Esce di casa. Torna in galera

Nonostante si trovasse agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, non ha resistito alla tentazione di recarsi al bar, ma è stato notato e riconosciuto da una pattuglia di carabinieri della Stazione di Sondrio, in servizio di controllo del territorio e prevenzione dei reati, che lo ha tratto in arresto in flagranza di reato, per evasione.

E’ successo ieri pomeriggio, verso le ore 16:00, a Sondrio.
A finire in manette il 31enne S.P.. Lo stesso era stato ammesso a fruire del beneficio degli arresti domiciliari a seguito dell’arresto, eseguito lo scorso 24 aprile, sempre ad opera dei Carabinieri della Stazione di Sondrio, per rapina aggravata, in quanto ritenuto il responsabile della rapina commessa, con un taglierino, il precedente 5 aprile, ai danni di una coppia di fidanzati che stava passeggiando nel centro storico, in via Lavizzari.
Al termine delle formalità di rito, per l’arrestato, si sono aperte nuovamente le porte del carcere di Sondrio.

Il precedente

E’ stato identificato e tratto in arresto ieri sera (24 aprile) dai Carabinieri della Compagnia di Sondrio, in esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, il rapinatore che, lo scorso 5 aprile, aveva colpito in pieno centro a Sondrio. Erano le 9 di sera e una coppia di fidanzati (43 anni lui, 34 lei), stava passeggiando nel centro storico quando, in via Lavizzari, uno sconosciuto si era avvicinato alle loro spalle e, afferrata la donna con un braccio, mentre nell’altra mano brandiva un taglierino tipo “cutter”, puntato proprio alla gola della malcapitata, aveva ordinato all’uomo di consegnargli tutto il denaro che aveva nel portafogli: un magro bottino, in realtà, solo 50 euro. Poi il rumore di alcuni passanti in avvicinamento aveva fatto desistere il rapinatore che, arraffata la banconota, si era dato precipitosamente alla fuga. La coppia, ancora sotto shock per l’aggressione subita, si era immediatamente recata al Comando Carabinieri di Sondrio, dove aveva sporto denuncia. Le indagini, prontamente avviate dai militari dell’Arma, hanno portato in meno di 3 settimane, a dare un nome e un volto all’autore del grave episodio: si tratta di POZZONI Simone, sondriese classe 1983, disoccupato e già noto alle FF.OO.. Presso la sua abitazione, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita dai Carabinieri, sono stati rinvenuti e sequestrati gli abiti indossati dal giovane durante la rapina e immortalati dalle telecamere della città e il taglierino utilizzato per la commissione del reato. Inevitabili, a questo punto, le manette. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato quindi accompagnato al carcere di Sondrio, con l’accusa di rapina aggravata.