Alla Popolare Paolo Biglioli ha presentato il suo libro

Prima che un tecnico il medico e' un uomo  che cura il proprio simile rispettando la sua dignita'e la medicina e' un arte umana prima che una tecnica. Con queste parole di saggezza universale il  valtellinese Prof. Paolo Biglioli, tra i maggiori protagonisti della cardiochirurgia italiana ed internazionale, gia' presidente della societa' europea di cardiochirurgia, ha raccontato in un libro la sua cinquantennale esperienza professionale. Il titolo e' accattivante: “Ho visto cose che noi umani - buona e mala sanita', buona mala umanita' “(Novecento editore) . In 350 pagine ha confessato alla giornalista Paola Salvadori gli aspetti positivi e negativi della sanita' italiana.
Ha scelto la sua Sondrio, presso la Sala Besta della Banca Popolare , per presentare in anteprima questa sua opera.
Di fronte ad un folto pubblico ha rappresentato l'evoluzione della cardiochirurgia a livello mondiale : dai tempi in cui si operava a cuore battente con la mortalita' molto alta, a quando e' stata inventata la cardioplegia, con il raffreddamento degli organi vitali , tra cui il cuore ed il cervello, per cui si interviene a cuore fermo con grandi risultati in termini di sopravvivenza che oggi ha raggiunto il 97%.  Ha manifestato lo stupore della vita che si ferma e che poi riprende e l'interrogativo di che fine fara' l'anima in quel momento accompagnando l'uditorio in una dimensione spirituale che non puo' essere aliena da una buona pratica medica e da un buon medico.
Nonostante i notevoli progressi per la cura delle malattie cardiovascolari rimangono ancora numerosi gli interrogativi, i dubbi ed i misteri sul motore del corpo umano  affermando che la fisiologia del cuore la conosce soltanto Iddio . Basti pensare che non si conosce il perche' una persona colpita da infarto miocardico acuto possa andare  incontro ad arresto cardiaco rispetto ad  un' altra.
La ricerca clinica cardiovascolare e' fondamentale per garantire un ancor piu' penetrante e diffuso progresso medico .
"Abbiamo in Italia molte eccellenze – racconta il Professor Biglioli,  - ma anche dei 'buchi neri' in cui sarebbe meglio non andare. Ma, soprattutto, accanto a qualche medico discutibile, abbiamo tanti giovani che senza stipendio o per pochi spiccioli passano con entusiasmo giornate intere in corsia, infermiere che dedicano piccole attenzioni ai malati, gesti importanti che a volte sfuggono" di fronte alla risonanza data ai casi di presunta malasanità In 50 anni di carriera ho visto passare  83 ministri della sanita' . Cosa volete che possa fare  un ministro  in carica anche solo per meno di un anno ?  Nonostante cio' alcuni  danni sono stati fatti, come ad esempio i Direttore generali di nomina politica: Ma ho visto  anche tanti piccoli  e grandi gesti di umanita' in corsia, che mi fanno dire che la sanita' italiana è fra le prime al mondo per l'assistenza universalistica , la preparazione dei medici e l'umanita' del personale “
Infine un invito ai giovani medici di resistere perche' l'Italia nel campo medico e' un grande Paese. Ma che ha bisogno di una rinnovata azione ed investimento nella formazione riconoscendo la loro professionalita' e per arrestare la fuga in Paesi vicini.
Il libro e' nelle librerie dai primi di novembre e i proventi dei diritti d'autore saranno devoluti all'associazione che cura i bambini in Africa “  Il Seme della Speranza Onlus”.

 

Gianfranco Cucchi
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