Cancano? Concessione A2A scaduta. Regime provvisorio

Prosecuzione temporanea”, per il grande impianto idroelettrico

Ma allora la concessione Cancano-Premadio? Non é scaduta a fine luglio?
Certo che lo è ma non siamo nell'anarchia perchè la Regione ha provveduto a tamponare la situazione in attesa che si proceda, su scala europea, per l'assegnazione della concessione: “Si dispone la prosecuzione temporanea a favore della Società A2A S.p.A. dell’esercizio delle derivazioni e degli impianti di cui alla concessione di grande derivazione d’acqua a scopo idroelettrico “Cancano Premadio”, scaduta il 28 luglio”.
La regione ha infatti deciso “di consentire alla società A2A s.p.a. la prosecuzione temporanea dell’esercizio degli impianti di cui alla scaduta concessione, a decorrere dal 29 luglio 2013, per un primo periodo di mesi 12 e quindi fino al 28 luglio 2014, nelle more dell’avvio e della conclusione delle procedure di assegnazione mediante le procedure ad evidenza pubblica di cui alla vigente normativa.Questo il provvedimento: “Fiume Adda – impianto idroelettrico «Cancano-Premadio I» – concessionario A2A s.p.a. – Applicazione dell’articolo 53-bis della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche) in materia di concessioni di grandi derivazioni d’acqua pubblica a scopo idroelettrico (a)”

Concessione scaduta il 28 luglio scorso
La concessione è scaduta il 28 luglio scorso essendo trascorsi 60 anni dall'avvio dei lavori anche se è arrivato solo nel 1957 il decreto definitivo (b) che concedeva all'AEM di attuare l’impianto idroelettrico detto di Premadio e precisamente:
1. di sbarrare l’Adda a Cancano in Comune di Valdidentro con diga in calcestruzzo per creare un serbatoio della capacità di mc. 115 milioni detto Cancano II;
2. di immettere in detto serbatoio, mediante canale di gronda, anche le portate derivate dai torrenti Cadangola, Foscagno, Viola, Verva, Cardonè, Lia e Bucciana, tributari in destra dell’Adda (Nuovo Canale Viola);
3. di immettere in detto serbatoio, mediante canale di gronda, anche le portate derivate dai seguenti tributari in sinistra dell’Adda, torrenti Alpe, Gavia, Frodolfo, Zebrù, Marè, Vitelli, Braulio, Forcola e altri rivi minori (Canale Forni-Braulio e Braulio-Cancano);
4. di derivare dal serbatoio di cui sopra moduli massimi 348,14 (34.814 l/s) e medi 64,90 (6.490 l/s) per produrre, sul salto di 647 m la potenza nominale media annua di
kW 41.167 in una centrale a Premadio;

Clausole e condizioni
E' del 8.2.1955 il disciplinare ( c) che fissa non solo le condizioni ma anche la data di scadenza, 60 anni dopo l'avvio dei lavori

Il collaudo
Occorre attendere gli anni '60 per il collaudo (d)

Ragioni della autorizzazione e condizioni
Perchè questa autorizzazione temporanea che peraltro, si noti, non é una proroga? Occorre, in buona sostanza, avere tempo a disposizione per procedere ad una nuova assegnazione, tanto è vero che questa possibilità ce l'hanno solo i concessionari che hanno scadenza entro il 2015. Per gli altri c'é tempo abbastanza senza bisogno di provvedimenti tampone. In questo modo comunque si assicura la continuazione dell'esercizio sia pure a determinate condizioni. Per quelle di natura economica c'è  l’obbligo
– di pagamento del canone demaniale per l’uso dell’acqua pubblica, dei sovracanoni e della cessione gratuita di energia già stabiliti negli atti di concessione scaduti, con esclusione di qualsiasi esenzione temporanea o totale dai canoni disposta nell’originale provvedimento di concessione;
−− versamento, durante il periodo di prosecuzione temporanea dell’esercizio, di un canone aggiuntivo rispetto ai canoni e sovracanoni e alla cessione gratuita di energia già in essere, da stabilirsi da parte della Giunta Regionale, sentite le Province interessate;
−− realizzazione, con oneri a proprio carico, dei necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per assicurare la piena efficienza dei beni e delle opere, ivi compresi gli interventi necessari per la sicurezza prescritti dagli organi competenti;
−− comunicazione alla Giunta Regionale, entro le date e nei modi da questa stabiliti, del programma degli interventi da effettuare a proprio carico, fatta salva l’applicazione
dell’articolo 26 del T.U. 1775/1933;

I numeri che contano
Seguono altri documenti di grande importanza per noi che non portiamo in calce ma direttamente. E' il caso del il decreto Div I/AE n. 1368 del 13 dicembre 1977 con cui
sono state definite le portate e le potenze dell’impianto di cui al D.I. n. 352 del 22 gennaio 1957 secondo il progressivo aumento della potenza media nominale prodotta, a seguito
dell'entrata a regime dell'impianto e delle derivazioni, fissando dal 1 febbraio 1962 la portata media in moduli 68,70 (6870 litri/secondo invece di 6490), che su un salto di 651,70 m (invece di 647 m. Sembr cosa da poco. Non lo è visto che la potenza è data dal rpodotto salto x portata)) determina una potenza nominale media annua di 43.894 kW, (comprensiva della potenza di 3.885 kW producibile con i deflussi della Val Viola), dei quali 25.122 kW esonerati da canone demaniale (ma ora dovranno pagare) ai sensi dell’art. 73 del T.U. 1775/1933 e 18.772 kW soggetti a canone;

Sanatorie
Ci sono sanatorie. Il Decreto Div. X n. 1449 del 8 aprile 1959 del Ministero dei
Lavori Pubblici, ha concesso, in via di sanatoria,1. di sbarrare l’alta valle dell’Adda, in località San Giacomo di Fraele del Comune di Valdidentro con diga già collaudata (certificato del Servizio Dighe del 15 febbraio 1953 approvato con ministeriale n. 1922 del 16 giugno
1953), a valle della confluenza con la Val Pettini e Ponte Forno, con formazione di un serbatoio, nel quale vengono immesse anche le portate derivate dai torrenti Forcola, Braulio e Vitelli (originariamente concessi come afferenti al serbatoio di Cancano); la concessione
è accordata per un periodo di 60 anni decorrenti dal 31 luglio 1939, data di autorizzazione provvisoria all’inizio lavori;
2. di utilizzare in sanatoria le acque del serbatoio come sopra concesso in una centrale ai piedi della diga per produrre, con le portate di moduli medi 9,89 (989 l/s) sul salto
di 74 m la potenza nominale media annua di kW 717; la concessione è accordata in via precaria, sino a quando la centrale non sia sommersa dal maggiore invaso di Cancano II di cui al D.I. n. 352 del 22 gennaio 1957;
3. il disciplinare n. 4116 di Rep. datato 11 luglio 1958 regolante detta concessione in sanatoria;

Variazioni
−− il decreto n. 54/SO del 19 aprile 1996 con cui il Ministero LL.PP. – Provveditorato alle OO.PP. per la Lombardia – ha autorizzato ai sensi degli artt. 217 e 49, comma 4, del T.U.
1775/33 una serie di variazioni rispetto al progetto esecutivo del 1961 afferente la concessione di cui al D.I. n. 352 del 22 gennaio 1957, relativamente ad un primo stralcio del
Nuovo Canale Viola, precisamente dallo sbocco del canale nell’invaso di Cancano alla presa sul torrente Verva;
−− il decreto della Regione Lombardia n. 7832 del 14 maggio 2003 con cui la società AEM s.p.a. è stata autorizzata ai sensi dell’art. 217 del T.U. 1775/1933 ad attuare le variazioni
chieste al secondo stralcio del progetto esecutivo del Nuovo Canale Viola relativamente al tratto Verva-Lia

Seguono nore della regione e altri decreti fra cui, importante,  3859 del 19 aprile 2010,
che ha approvato il disciplinare integrativo con altra sanatorie e variazioni. In particolare l’impianto idroelettrico detto «centrale del Braulio» sul canale allacciante Forni-San Giacomo in comune di Bormio già autorizzato provvisoriamente atto a produrre con la portata massima di moduli 146,90 (14.690 l/s) e la portata media di 26,03 (2.603 l/s) sul salto di 137,33 metri con potenza nominale media annua di 3.504,6 kW. Oltre a questo il secondo stralcio del Nuovo canale Viola a far data dal 1 dicembre 2005.

C'è poi sul Cancano II  un impianto idroelettrico in pozzo da realizzarsi sullo scarico della diga di San Giacomo, con una portata massima di moduli 230 (23.000 l/s) e media di moduli 67 (6.700 l/s) per produrre sul salto di 36,70 metri la potenza nominale media
annua di 2411 kW. Altro sempre a Cancano II con una portata massima di moduli 32
(3200 l/s) e media di moduli 14,30 (1.430 l/s) per produrre sul salto di 14,28 metri la potenza nominale media annua di 200 kW.
Conteggio finale
In definitiva, ricordato anche  Deflusso Minimo Vitale si è trattato di rideterminare la complessiva potenza nominale media annua dell’impianto idroelettrico detto di «Premadio» in 41.031,50 kW a cui aggiungere la potenza nominale ritraibile dagli impianti ausiliari detti «Braulio», «San Giacomo» e «Sbocco Nuovo Canale Viola», per la complessiva potenza nominale media annua di (41.031,50+3.504,60+2.411,00+2 00,00) = 47.147,10 kW;

Conti con l'oste
Viene demandato a successiva deliberazione, sentita la Provincia di Sondrio in quanto i conti senza oste non si possono fare, la definizione delle condizioni tecniche ed economiche riferite all’esercizio degli impianti nel periodo di prosecuzione temporanea dell’esercizio nonché la definizione del canone aggiuntivo e delle relative modalità di versamento.

Obbligo, oltre che di ad effettuare a propria cura e spese l’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti idroelettrici di competenza per assicurare la piena efficienza dei beni e delle opere di corrispondere alla Regione
- i canoni demaniali
- i sovracanoni
- la cessione gratuita di energia già stabiliti negli atti di concessione scaduti secondo le misure vigenti, con esclusione di qualsiasi beneficio di esenzione temporanea o totale dai canoni demaniali disposta negli originali atti di concessione, esenzione che viene pertanto a cessare con lo spirare della concessione a far data dal 29 luglio 2013;
Quanto alle condizioni tecniche ed economiche nel periodo di prosecuzione temporanea dell’esercizio nonché la definizione del canone aggiuntivose ne parlerà anche con la Provincia di Sondrio.
La strada è aperta
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a Il comma 4 dell’articolo 53-bis della l.r. 26/2003 prevede che la Giunta Regionale, al fine di garantire la continuità della produzione elettrica e in considerazione dei tempi necessari
per effettuare la ricognizione delle opere e per espletare le procedura di gara previste dal d.lgs 79/1999, possa consentire per le sole concessioni scadenti entro il 31 dicembre 2015 la «prosecuzione temporanea dell’esercizio» degli impianti di grande derivazione da parte del concessionario uscente per il tempo strettamente necessario al completamento delle procedure di assegnazione e comunque per un periodo non superiore a 5 anni;

b  Decreto Div. X n. 352 del 22 gennaio 1957 del Ministero dei Lavori Pubblici

c) Il disciplinare (d)  n. 3798 di rep. del 8 febbraio 1955, contenente le clausole e le condizioni a cui è subordinata la concessione assentita con il predetto D.I. n. 352 del
22 gennaio 1957 e con il quale è stata fissata una durata della concessione stessa pari 60 anni decorrenti dal 29 luglio 1953, data di autorizzazione provvisoria all’inizio lavori;

d) Il decreto Div. X n. 1055/65 del 5 luglio 1966 con il quale è stato approvato il certificato di collaudo datato 12 novembre 1963 delle opere dell’utilizzazione idroelettrica concessa
con il D.I. n. 352 del 22 gennaio 1957 ad esclusione di quelle costituenti il Nuovo Canale Viola, non ancora attuato;

a.f.