RAPPORTO LOMBARDIA oggi, 17, su Il Sole 24 Ore

Le inchieste del Rapporto Lombardia:   Ordini record per la meccanica, produzione ai livelli pre covid - Pressing delle imprese, sì alla fermata Tav del Basso Garda - Amministrative: Milano, test per il centro destra

Il nuovo numero del Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore in edicola venerdì 17 settembre con il quotidiano dedica l’apertura al settore della meccanica lombarda alle prese con una ripresa robusta e superiore alle attese, come testimoniato anche dal balzo del 40% di Brescia e Bergamo nel secondo trimestre. I numeri macro confermano le sensazioni individuali testimoniate dagli imprenditori, con un utilizzo degli impianti (78,3%) già oltre la media 2019 e ordini che garantiscono 95 giorni di produzione, 20 in più rispetto all’era pre-Covid, il massimo nella serie storica delle rilevazioni Unioncamere.

Il quadro è in parte diverso invece per chi opera nell’auto, dove gli stop produttivi dei costruttori legati alla carenza di chip si riverberano sui fornitori a monte. Il primo semestre è andato molto bene ed è stato in linea con il 2019. Fare previsioni è impossibile, gli stessi clienti vivono alla giornata. Lo stop dell’auto tuttavia per ora non impatta sui settori contigui, come i veicoli industriali, che continuano a garantire commesse alla filiera dei componentisti. Ordini in ripresa anche per le macchine utensili, che vedono un balzo a doppia cifra nel primo semestre. Anche qui, con qualche distinguo legato all’auto. Infine il mercato estero che alla Lombardia in generale sta riservando grandi soddisfazioni. Tra aprile e giugno le vendite salgono del 47% ma il dato più interessante è il confronto storico: i 35 miliardi venduti rappresentano il dato trimestrale più alto di sempre.

Infrastrutture. Pressing delle imprese, sì alla fermata Tav del Basso Garda. ll sistema economico bresciano, con l’appoggio di Regione Lombardia, chiede con forza la creazione della stazione Tav del Basso Garda lungo la futura linea ferroviaria ad alta velocità Brescia-Verona. L’opera vale 2,5 miliardi ed è lunga 48 chilometri.  L’appello di imprese e istituzioni lombarde è rivolto a governo e Ferrovie dello Stato: per Confindustria e Coldiretti «La nuova stazione è strategica  per dare  impulso a turismo, enogastronomia, commercio e artigianato». Al momento, la Tav Brescia-Verona non prevede fermate intermedie. La stazione potrebbe sorgere nei pressi del casello autostradale di Sirmione, ma le alternative in campo sono almeno due – spiega il Rapporto del Sole 24 Ore dedicato ai territori lombardi - con costi che oscillano tra i 35 e i 58 milioni di euro, a seconda del progetto.

Tra le esclusive del numero di venerdì 17 anche il focus sulle nuove Divisioni regionali di Intesa SanPaolo. La tempesta del Covid è alle spalle e i distretti lombardi sono vivi e battono un colpo anche se resta da percorrere ancora l’ultimo miglio per traghettare l’economia regionale fuori dalle secche riportandola ai livelli del 2019, precedenti alla pandemia. Intesa Sanpaolo, che ha riorganizzato le Divisioni regionali in tre nuove macroaree - da un lato la Divisione Sud, con Brescia, Cremona, Lodi, Mantova e Pavia, dall’altro la Nord, con Bergamo, Como, Lecco, Sondrio, in mezzo Milano con Monza e Brianza - prova a tracciare un possibile indirizzo verso la ripresa.

Il Rapporto Lombardia di venerdì 17 settembre propone anche l’intervista a Regina De Albertis, la nuova presidente di Assimpredil Ance, secondo cui “serve un rebranding dell’edilizia per attirare le  nuove generazioni  e per innovare il settore”. Per la nuova presidente, classe 1983, “la formazione delle nuove generazioni è fondamentale per accompagnare il settore nella transizione ecologica e digitale e cogliere le opportunità del Pnrr”.

Sullo stesso numero si parla anche dell’ufficio del futuro che attira capitali e investitori. Uffici moderni, aperti sull’area circostante, invitanti per i residenti dei quartieri, studiati per diventare hub di tendenza e soprattutto luogo di scambio di idee e di confronto. Tra le nuove tendenze, anche causate dagli effetti sul modo di vivere gli uffici generati dalla pandemia, la necessità di maggiori e più confortevoli spazi per socializzare e collaborare, meglio se all’aperto in giardino o in terrazze attrezzate (Cordusio, Verziere/Cavallotti, viale Regina Giovanna 27-29), ma anche il miglioramento tecnologie per partecipazione a video conference individuali e in sale riunioni per video di gruppo.

Sullo stesso numero anche un’analisi sulle prossime elezioni amministrative. Le campagne elettorali di centrodestra e centrosinistra per le amministrative di Milano hanno finalità diverse. Il centrosinistra ricandida Giuseppe Sala, che attira da solo l’elettorato moderato, e rispetto al quale i partiti stanno in secondo piano. Il centrodestra candida il pediatra Luca Bernardo, ma sembra che utilizzi la tornata elettorale per realizzare una conta interna alla coalizione. E infatti i manifesti elettorali vedono la presenza ingombrante dei leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che non si presentano alle elezioni. Il Rapporto Lombardia spiega che ci sono poi altri 11 candidati, tra cui Layla Pavone, candidata del Movimento 5 Stelle, che corre da sola (e che durante un possibile ballottaggio dovrebbe dare il sostegno a Sala).