I nostri muretti sono da Unesco

(LNews - Milano, 21 mag) Il prestigioso riconoscimento
dell'Unesco ai muretti a secco, entrati dallo scorso novembre a
far parte della lista degli Elementi Immateriali del Patrimonio
dell'Umanità, potrebbe essere presto esteso anche al paesaggio
rurale e vitivinicolo della Valtellina, con i suoi irripetibili
terrazzamenti vitati. Se ne è parlato oggi a Sondrio, al
convegno 'Valtellina, un Patrimonio chiamato territorio' a cui
sono intervenuti, tra gli altri, gli assessori regionali alla
Montagna e all'Agricoltura e il ministro alle Politiche
agricole, alimentari e forestali.

MURETTI A SECCO, NON SOLO 'MONUMENTO' DA PRESERVARE 
I muretti
a secco valtellinesi, primi ad essere realizzati uno sopra
l'altro con una metodologia straordinaria ed unica, oltre ad
aiutare la qualità del vino prodotto con i vigneti che qui si
coltivano, hanno il compito di combattere il dissesto
idrogeologico. Per chi non vive sul territorio essi
rappresentano un vero e proprio 'monumento' che Ermanno Olmi
seppe raccontare, qualche anno fa, in un cortometraggio,
cogliendo la fatica, la passione e il sacrificio che stanno
dietro alla loro realizzazione. Per i valtellinesi, che si sono
dati il compito di preservarli, oggi costituiscono una
possibilità di sviluppo concreto e un elemento di attrattività
turistica.

ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA: RICONOSCIMENTO HA APERTO LE PORTE -
"Il riconoscimento dell'Unesco ha aperto al mondo le porte della
Valtellina, che ora ha la speranza di poter cogliere
un'ulteriore opportunità come quella delle Olimpiadi. I muretti
rappresentano l'importanza identitaria del paesaggio e la
determinazione dell'uomo nel vivere in un ambiente tanto bello
quanto sensibile come la montagna. Questi insediamenti - ha
dichiarato l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione
e Sistemi verdi - hanno anche un'altra importante funzione.
Senza questi manufatti non avremmo in montagna un'agricoltura
produttiva e una serie di prodotti che rendono unico questo
territorio. La nostra agricoltura vince nel mondo non per la
quantità e per i prezzi, ma per la qualità, la distintività e la
sicurezza alimentare dei nostri prodotti unita alla possibilità
di offrire insieme qualità naturalistiche, paesaggistiche e
territoriali uniche che dobbiamo difendere e promuovere".

ASSESSORE MONTAGNA: LAVORARE ASSIEME PER VALORIZZAZIONE -
"Stiamo lavorando - ha spiegato l'assessore alla Montagna
Massimo Sertori - per far conoscere la Valtellina in tutto il
mondo e abbiamo tutte le caratteristiche per far entrare il suo
paesaggio rurale nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità e tutti i
rappresentanti istituzionali devono lavorare assieme in questa
direzione per rilanciare il territorio, difendendone e
valorizzandone i prodotti e gli elementi distintivi. Ma - ha
sottolineato - ci sono delle difficoltà oggettive, perché i
muretti a secco necessitano di aiuti concreti per scongiurare
l'avanzamento del bosco e perché senza dubbio in Valtellina i
costi e i sacrifici di produzione sono maggiori rispetto a
quanto avviene in pianura". (LNews)