In Valle Spluga, Rifugio Bertacchi, da Pozzebon

Qualche giorno fa, anche per sfuggire almeno per qualche ora alle feroci temperature della pianura, con un caro amico sono salito in  Valle Spluga, con l'intenzione di fare visita a Luigi Pozzebon, che ha gestito per otto anni la Capanna Monza sul Resegone e ora gestisce il rifugio Bertacchi, sopra Madesimo, a 2175 metri di quota.

Giunti al rifugio dopo un'oretta di facile cammino e salutato Luigi, che è arrivato poco dopo di noi con un pesante zaino in spalla pieno delle vettovaglie necessarie agli escursionisti che numerosi hanno approfittato della bellissima giornata per salire in quota, abbiamo proseguito verso il vicino confine con la Svizzera e fino alle pendici del pizzo Emet che, con i suoi 3210 metri, domina la zona.

Tornati alla baita, chef-Luigi e suoi simpatici collaboratori hanno proposto anche a noi un menu cui era difficile "opporsi" a base di appetitosi pizzoccheri e gnocchetti ben conditi, polenta con costine e scaloppine con funghi ma anche gustosi formaggi di monte, squisiti dolci della casa e altre leccornie che è bene gustare di persona, perché ne vale proprio la pena.

Nel primo pomeriggio, dopo una rapida visita al vicino lago d'Emet dalle acque di un azzurro indimenticabile, siamo ridiscesi per fare tappa anche al paese di Montespluga, che dalla diga si scorge in fondo della valle.

All'ingresso della Capanna Alpinisti Monzesi campeggiava questa suggestiva  frase del grande  alpinista ed esploratore Walter Bonatti: "La montagna più alta resta sempre quella dentro di noi". Luigi Pozzebon non  l'ha certamente dimenticata ed è proprio con questo spirito che ora sta affrontando la nuova e stimolante avventura nell'ambiente, splendido  e severo, dell'alta Valle Spluga.

Al gestore del Bertacchi, un caro saluto.

Claudio Baruffaldi