Insigniti insieme, quest'anno a Chiavenna

SICUT GRANUM SINAPIS
Il Rinascimento del cuore dell’antica Chiavenna incastonata tra Spluga e Maloja, coi suoi cinquecenteschi portali di pietra ollare, le sue eleganti corti, i suoi loggiati affacciati sulla Mera, l’antico castello tra Caurga  e San Lorenzo dove il tesoro custodisce  il segreto prezioso della Pace, suggestivo scenario del 19° Convegno Anioc, l’associazione degli insigniti di onorificenze cavalleresche.  Accolti dal presidente della Provincia Luca Della Bitta e dall’assessore Silvana Snider nella Sala consiliare del Comune, i soci hanno poi avuto come perfetto Anfitrione lo storico Guido Scaramellini in un affascinante viaggio nel passato lungo il centro storico chiavennasco, fino al Museo del Tesoro e a Palazzo Pestalozzi. Spirito di sincera comunione cementato da un rapporto di grande cordialità e fratellanza tra tutti i presenti che si sono poi ritrovati nell’antica chiesa di Santa Maria per partecipare ad una intensa celebrazione eucaristica che si è conclusa con la lettura della preghiera all’arcangelo Gabriele antesignano di tutti i cavalieri, annunciatori di bene e fedeli custodi della luce della giustizia nel mondo.  Ricevimento infine al ristorante San Lorenzo prima della consegna degli attestati ai nuovi insigniti. “C’è un legame particolare che mi unisce alla Valtellina e alla famiglia di voi cavalieri. Ricordiamoci che non basta un semplice distintivo appuntato al petto per ritenersi tali, perché senza scolpire nei nostri cuori valori irrinunciabili come l’onestà, la lealtà, la moralità, la disponibilità, il vero senso dell’umiltà troppo spesso dimenticato, sarebbe solo un’inutile patacca. Non siate segno di vuota vanità, ma di fecondo di impegno, uomini dal forte senso di servizio verso gli altri, siate l’esempio nella famiglia, nella comunità, nel mondo in cui operate”, è stata la testimonianza del delegato provinciale Anioc, il Grand’ Ufficiale Giovanni Piazza, una delle più autorevoli voci italiane nell’ambito del Design, della Cultura e dell’Arte. “Un vero testamento spirituale per gli insigniti di onorificenze cavalleresche votati alla fratellanza, al senso di Patria, onore e libertà, che rappresentano per ognuno di noi un percorso di vita ancorato alle nostre virtù civili”, ha confermato  il presidente Anioc provinciale, Elvira Valenti Tralli che ha poi consegnato il titolo onorifico ai neo cavalieri Giuseppe Gerosa, Sandro Fay, Norberto Gualteroni e Valentino Zoaldi, mentre lo storico Guido Scaramellini ha potuto fregiarsi del titolo di Cavaliere Ufficiale. “Sicut granum sinapis”, si diffonda il seme delle virtù cavalleresche in un mondo dell’apparenza in cui sembrano regnare solo odio e sopraffazione, retti da egotiche pulsioni nell’agone della vita. E allora ecco l’Anioc baluardo sicuro del rispetto e della dignità dell’uomo, sorretto da una fede divina che sa compiere mirabilie e mietere allori che nessuna umana impresa potrebbe mai conquistare.

 

Nello Colombo