'Bilancio idrico': Ambrosi ping, Della Bitta pong

AMBROSI

Desta una certa preoccupazione la delibera del Presidente della Provincia n. 79 del 9 luglio 2015 con oggetto “INDICAZIONI PER LA CORRETTA INTERPRETAZIONE DEL PIANO DI BILANCIO IDRICO DELLA PROVINCIA DI SONDRIO “.
La delibera propone di mettere mano al delicato tema delle derivazioni ad uso idroelettrico modificando di fatto il piano di bilancio idrico per alcune casistiche.  La premessa parte dalla considerazione che alcune fattispecie non siano contemplate nel modo corretto nel piano. Ci si riferisce in particolare alle  derivazioni puntuali in corrispondenza di briglie esistenti e all’uso delle acque di drenaggio di frane attive. Per questi casi, essendo l’acqua già derivata, nulla osta nel permettere anche lo sfruttamento idroelettrico.
Più delle premesse sembrano pericolose le proposte: annullare le limitazioni del piano di bilancio idrico per alcune casistiche (“A condizione che siano rispettate le predette condizioni, le nuove derivazioni d’acqua per le quali è accertato, dall’autorità competente, il positivo contributo alla riduzione dei fattori di rischio idrogeologico, non rientrano tra quelle che subiscono specifiche limitazioni per effetto delle norme di piano.”).
La norma si presta ad essere attuata potenzialmente ad una miriade di richieste di nuove derivazioni su piccole valli e torrenti in provincia. E’ del tutto evidente che togliendo l’acqua si può dimostrare una riduzione del rischio idrogeologico.
Quali le aree interessate? Anche quelle di elevato interesse naturalistico e paesaggistico individuate nel PTCP adottato, nei Parchi Nazionali e Regionali, nelle Riserve Naturali, nei SIC e nelle ZPS.
Dopo la fatica e il lavoro fatto dai comitati e dalle istituzione per avere delle norme di tutela sulle acque della provincia si rischia di rimettere in discussione i risultati ottenuti.
A chi interessa tutto questo? E’ stato ampiamente dimostrato quanto sia pervasivo lo sfruttamento  idrico in provincia e quanto poco le piccole derivazioni contribuiscano al bilancio energetico nazionale.
Se si vuole ragionare su alcuni temi bisogna aprire un dibattito ed un confronto con le istituzioni, gli amministratori ed i portatori di interesse sul tema acqua e sfruttamento idroelettrico. Confronto che non c’è stato.
Non vediamo la necessità di allentare le norme rischiando un altro assalto allo sfruttamento idrico. Vogliamo riaprire la strada a nuove speculazioni? 
La proposta dovrà acquisire il parere dell’Autorità di Bacino e della Regione e poi essere approvata dal Consiglio Provinciale. C’è ancora tempo per ragionare, modificare o annullare la proposta sempre che ci sia la volontà dell’amministrazione provinciale. Il Segretario Provinciale

 Salvatore Ambrosi

DELLA BITTA

Il Presidente Luca Della Bitta risponde alle dichiarazione del segretario provinciale del PD Ambrosi apparse ieri sui giornali, precisando che non si sta pensando a nessuna modifica del Piano di bilancio idrico, strumento di pianificazione dell’uso delle acque, di cui la Provincia di Sondrio, unica in Italia, si è dotata nel 2010, grazie ad un’intesa con l’Autorità di bacino e la Regione.

Il Piano che ormai da cinque anni rappresenta lo strumento di programmazione di riferimento per la valutazione delle domande di nuove derivazioni nella nostra Provincia, si è dimostrato uno strumento utilissimo che, come riconosce lo stesso Ambrosi, fissa regole ben precise, alle quali devono attenersi sia i richiedenti nella presentazione delle domande, che la pubblica amministrazione per la loro valutazione.

 

Della Bitta rassicura che non vi è alcuna volontà della Provincia di allentare le norme di Piano. La delibera “incriminata” (la numero 79 del 9.07.2015, disponibile per chiunque volesse leggerla sul sito della Provincia), si riferisce esclusivamente a tre fattispecie circostanziate, per le quali sono stati evidenziati dubbi interpretativi. Dopo aver acquisito i pareri di Autorità di bacino e Regione (le altre due amministrazioni che assieme alla Provincia avevano concorso alla formazione e approvazione del Piano) ed aver recepito le loro eventuali richieste di integrazione o modifica, la proposta sarà  sottoposta per l’approvazione definitiva al Consiglio provinciale.

"Devo dire che le dichiarazioni di Ambrosi sono quantomeno sconcertanti. Le ritengo fuori luogo e soprattutto non corrispondenti alla realtà dei fatti. Ambrosi dimentica che la nostra Provincia é stata la prima a livello nazionale a trovare una programmazione che tuteli le nostre acque con il piano di bilancio idrico. Ambrosi dimentica che con quello strumento abbiamo fronteggiato il far west delle richieste di captazioni sui nostri torrenti e abbiamo posto regole chiare. Tutti coloro che si documentano prima di parlare e non cercano la pura demagogia sanno che il piano di bilancio idrico ha bisogno di documenti interpretativi su situazioni specifiche e sta richiedendo un percorso di monitoraggio che é in corso. Sono certo che questo mio intervento sia condiviso anche da parte di coloro che hanno condotto, con le istituzioni, una battaglia storica ovvero lo IAPS.

Ambrosi non lo sa evidentemente e preferisce gridare "al lupo, al lupo".

Noi invece, con gli uffici e gli amministratori, stiamo lavorando perché il territorio sia sempre più protagonista in questa partita delle acque, anche alla luce delle recenti norme regionali che ci riconoscono un ruolo di regia.

Stiamo giocando una battaglia unica e nuova sul tema delle acque e tutti coloro che vogliono portare il loro contributo sono ben accetti.

Per questo Ambrosi potrebbe aiutarci..

Ci aiuti a convincere il Pd Nazionale, il presidente del Consiglio Renzi, a scrivere nella costituzione le forme di autonomia della Provincia di Sondrio così come paventate dalla legge Del Rio. Ci aiuti a scrivere nella costituzione che i rinnovi delle concessioni idroelettriche e la gestione delle risorse idriche sono competenza del nostro territorio e non venga centralizzato come previsto nell'attuale testo di riforma costituzionale.

Ambrosi e il Pd della Provincia, oltre alla demagogia ed alla critica pretestuosa, ci dicano da che parte stanno... Insieme a noi con i cittadini della Valtellina e la Valchiavenna nel difendere gli interessi della nostra terra o con il processo di accentramento che il suo partito vuole realizzare togliendo le prefetture, chiudendo gli uffici statali, riducendo i comandi delle forze dell'ordine, mettendo a rischio le scuole nei nostri paesi di montagna e molto altro?

Sulle acque stia tranquillo, noi lavoriamo nell'interesse del territorio e, se vorrà, dopo un corso introduttivo per evitare di dichiarare ancora qualcosa fuori luogo, ne potremo parlare.

Luca Della Bitta  Presidente Provincia di Sondrio