Canone RAI: 1) Sindacati - 2) sen. Crosio

Due interventi sul canone RAI:

1) Sindacati tante bollette con canoni non dovuti
In questi giorni nei nostri uffici si stanno presentando numerosi utenti che, pur avendo presentato la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo nei termini previsti, si sono visti recapitare una bolletta che comprende anche 70 euro di canone. Oppure, altro errore estremamente diffuso, casi di utenze intestate a componenti dello stesso nucleo familiare, come seconde case o la luce di scale e cantine, o addirittura casi di utenti deceduti per i quali è stato inviato, allegato alla lettera raccomandata, il certificato di morte.
Si sta quindi verificando quanto si temeva, e cioè una inadeguata attenzione nella complessa operazione di incrocio delle diverse banche dati, con i conseguenti errori nella fatturazione. 
E’ evidente che la macchina burocratico – amministrativa si sta muovendo, ancora una volta, all’insegna della lentezza e dell’inefficienza, smentendo coloro i quali avevano assicurato ai cittadini che l’operazione di inserimento del canone in bolletta sarebbe stata indolore.
Quello che riteniamo inaccettabile è che, pur trattandosi di un operazione le cui problematiche erano perfettamente prevedibili, i costi ed i disagi si ripercuotano, come sempre, sui cittadini.
Segnaliamo a chi si trova in queste situazioni che è possibile pagare la sola quota energia secondo le modalità stabilite dal gestore, oppure, per chi ha già pagato, chiedere il rimborso del canone non dovuto seguendo una procedura che deve essere ancora definita: a questo proposito si attende un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe essere emanato entro il 4 Agosto.
 
Sondrio, 28 luglio 2016                               Le Segreterie Provinciali Federconsumatori    CGIL    SPI CGIL
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2) sen, Crosio: non paghiamo
Canone Rai in bolletta: «Un furto legalizzato ma incostituzionale al quale i cittadini devono opporsi rifiutando di pagarlo» «Un furto in qualche modo legalizzato da un Governo capace soltanto di tartassare i cittadini, ma illegittimo e incostituzionale, per questo la Lega Nord invita all’obiezione fiscale che non comporta nessuna conseguenza penale. Esercitiamo il sacrosanto diritto a dire no, ad opporci a una tassa iniqua, ingiustificata e che, alla luce delle notizie diffuse sui lauti stipendi a dipendenti nullafacenti, appare come una colossale presa in giro». Così il senatore Jonny Crosio lancia in provincia di Sondrio la nuova iniziativa della Lega Nord, presentata a Milano dal segretario nazionale Paolo Grimoldi, che invita i cittadini a non pagare il canone Rai finito, per decisione di Renzi, nella bolletta dell’energia elettrica con le inevitabili disfunzioni e gli attesi errori. «Solo un modo per vessare i cittadini, diciamolo chiaramente - dichiara il senatore Crosio, membro della Vigilanza Rai -: obbligano a pagare anche chi non è tenuto a farlo, abbonamenti Rai doppi e tripli per le seconde abitazioni: un caos assoluto. Tutto ciò mentre sono stati resi noti i lauti stipendi di chi lavora e di chi non lavora per la televisione di Stato: centinaia di migliaia di euro per non fare nulla, improbabili incarichi per amici di Renzi e per amici degli amici». Proprio in settimana, il senatore Crosio, presente alla riunione della commissione che aveva ascoltato gli interventi della presidente della Rai Monica Maggioni e del direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, aveva pesantemente criticato le imposizioni di Renzi, poiché di queste si tratta: «Al grido ‘fuori i partiti dalla Rai’, la sinistra l’ha colonizzata smentendo se stessa - conclude -: i dirigenti scelti da Renzi hanno saputo solo circondarsi di consulenti dalle dubbie capacità ma dai lauti stipendi, senza valorizzare le risorse interne, come sarebbe stato opportuno anche per risparmiare sugli esorbitanti costi di gestione. Prima di chiedere soldi ai cittadini si dimostri di avere un’azienda che funziona».