Come festeggiare l’otto marzo, Giorno internazionale delle donne, senza cadere nel trito e ritrito ritornello?
Vi pare che le donne del nostro tempo abbiano bisogno ancora del mazzolino di mimose, scelto in illo tempore (all’inizio del movimento di liberazione della donna), per sentirsi aggregate e “libere” dalle catene maschilistica che però anche oggi stringe tremendamente i polsi delle donne fino a farle morire? Il nostro tempo per le donne- in generale- è sicuramente più pericolo ed infame di quello di ieri, però non si può negare che la parità di genere è quasi raggiunta e- forse- emozionalmente ed intellettualmente- è molto più in avanti in tutti i campi del sapere (scienza, matematica, lettere, arti). Ovunque rifulgono come stelle e di alcune di esse- seppure in campo diversi- vogliamo scrivere.
Cominciamo con la condizione della donna nell’Iran
Ha fatto furore in Occidente sapere che le ultime elezioni svoltosi in Iran , ha visto la vittoria dei moderati rispetto i conservatori, tant’ è che sono state elette al Parlamento 13 donne!
Una vittoria stragrande, visto il clima oscuro piuttosto ancora presente , sebbene l’avvicinamento all’ Occidente sembra la scelta politica del presidente Rohani, che sempre però dipende dal grande Kamanej.
Prima come stavano le donne???
Sotto il regime di Khomeini
Le donne venivano viste come l'incarnazione della seduzione sessuale e del vizio, e per nascondere tale potere seduttivo, venne imposto un severissimo codice del costume che doveva essere rispettato da tutte le donne nei luoghi pubblici. Il hijab (il velo, quella specie di banda che si pone sui capelli), doveva essere indossato da tutte le donne: i capelli ed il corpo ad eccezione della faccia e delle mani, dovevano essere coperti. Era proibito inoltre l'uso di cosmetici e sorridere per strada. Alle donne veniva nuovamente negato l'accesso all'istruzione superiore e fu proibito il lavoro senza il consenso del marito. Chiunque avesse infranto queste leggi veniva sottoposto a punizioni: queste variavano dalla reprimenda verbale a 74 frustate fino all'imprigionamento da un mese a un anno. La più grave di tutte era la morte per lapidazione. Questa, ad oggi abolita, era una forma di punizione legale in caso di condotta sessuale indegna, il cui scopo era quello di infliggere grandi sofferenze e dolore prima del sopraggiungere della morte. Per quanto riguarda il matrimonio, l'età legale nella quale le ragazze potevano sposarsi era di 9 anni lunari. La poligamia era legale: gli uomini potevano avere fino a 4 mogli ed un numero illimitato di mogli temporanee, in base all'istituto della mutʿa al-nisāʾ, ammesso dal solo Sciismo ma non dal predominante Sunnismo nell'Islam. Il potere di prendere tutte le decisioni riguardanti la famiglia, inclusa la libertà di movimento delle donne e la custodia dei figli, spettava solo ed esclusivamente all'uomo. Nel marzo del 1979 Khomeini mette fine alle pressioni dei suoi seguaci ribadendo che le donne hanno uguali diritti degli uomini in campo politico, nello studio e nel lavoro, ma che per poter esercitare questi diritti devono essere velate.
Le donne sotto la presidenza Khatami
Quando Mohammad Khatami fu eletto Presidente, nel 1997, vennero introdotte nuove leggi e adottate nuove severe politiche sia nel campo dell'istruzione che della sanità che avevano come obiettivo quello di disgregare donne e uomini. Nel 1997 alcuni membri del parlamento suggerirono l'attuazione di alcune misure restrittive che trasformassero le scuole femminili in "zone vietate agli uomini" implicando la condizione che tutti i componenti del corpo docente e del personale fossero donne. A partire dal settembre 1999 alle insegnanti donne fu impedito l'accesso in aule maschili e, viceversa, agli insegnanti uomini fu vietato l'accesso alle classi femminili. Anche nel campo della sanità furono applicate misure disgregative, e nell'aprile del 1997 il Parlamento approvò una nuova legge secondo la quale gli ospedali dovevano separare, a seconda del sesso, tutti i servizi ospedalieri.
Sempre nel 1997 il Centro Giudiziario Martyr Ghodusi, una delle più importanti branche della magistratura, specializzata nella lotta contro le manifestazioni della cultura occidentale, considerata decadente e satanica, su richiesta della fazione più estrema del regime, introdusse delle nuove regole particolarmente rigide sull'abbigliamento femminile, emanando una hejab, o codice del costume, rigorosissima. La pena prevista in caso di non rispetto delle regole andava dalla prigione (da tre mesi a un anno) all'ammenda e alla flagellazione. Le donne che indossavano «un foulard leggero che non copra completamente la capigliatura o il collo» delle «gonne senza indossare un lungo mantello sopra», dei «mantelli corti» o dei «tagli alla moda» o dei «colori sgargianti» correvano seri rischi di essere arrestate, caricate su pulmini e portate a un centro contro la «corruzione sociale». A causa di questo regime così oppressivo, durante il periodo di Khatami, l'età media delle prostitute è passata dai 27 ai 20 anni, e il numero delle ragazze fuggite da casa è salito del 30%. È inoltre aumentato il numero dei suicidi delle donne; ben quattro volte di più rispetto agli uomini.
Le donne di oggi
Con l’avvento del nuovo secolo, le donne sono state le protagoniste delle cinque maggiori manifestazioni in Iran e hanno fatto emergere il loro odio per il regime misogino dei mullah gridando "abbasso Khatami, abbasso Khamenei". Ma la presa di coscienza, sebbene rappresenti un passo avanti rispetto al passato, non basta a modificare la situazione.
Il bersaglio privilegiato dei gruppi paramilitari e delle polizie private sono le giovani donne, prese di mira per cercare di non far perdere le antiche tradizioni islamiche basate sul rispetto del Corano. Nella città di Shahin-Shahr, il tribunale ha reso noto, tramite pubblici annunci, che coloro che violeranno il codice d'abbigliamento verranno portate in giudizio e condannate alla pena di 100 frustate in pubblico. Ali Khamenei, il supremo leader religioso iraniano, sostiene che le donne del suo paese non hanno diritto a un’attività politica e sociale, in quanto il loro unico scopo nella vita deve essere quello di rimanere a casa, di mettere al mondo i bambini, allattarli, crescerli ed educarli. Anche dal punto di vista fisico, psicologico ed emotivo, sempre secondo Ali Khamenei , le donne, sono troppo deboli rispetto all’uomo ( ah sì ,e venisse a vedere quello che fanno in occidente le donne per gli uomini!!!!).
Con l’ultima performance politica- forse- le donne in Iran saranno più libere di essere se stesse.
Questo è già un segno della parità di genere, però voglio citarvi anche la storia di :
Alicia Vikander, da Goteborg all'Oscar, un'irresistibile ascesa
Chi è l'attrice che con The Danish Girl ha vinto alla prima candidatura.
Un exploit in meno di 5 anni, così Alicia Vikander, svedese di Goteborg, classe 1988, ha scalato Hollywood vincendo l'Oscar come migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione in The Danish Girl alla prima candidatura per il ruolo di Gerda, la pittrice moglie innamorata e comprensiva di Einar Wegener (Lili Elbe quando riuscirà a cambiare sesso). Fino a pochissimi anni e film fa era praticamente sconosciuta, invece l'Academy l'ha preferita a Rooney Mara (Carol), Kate Winslet (Steve Jobs), Rachel McAdams (Il caso Spotlight) e Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight). Essendo andato l'Oscar a Leonardo Di Caprio non c'è stato il premio alla coppia: candidato attore protagonista (per Steve Jobs) era infatti anche Michael Fassbender con cui ha da mesi una molto riservata relazione.
I primi passi a livello internazionale sono del 2012 : la Vikander era Kitty nell'adattamento di Anna Karenina di Joe Wright con Keira Knightley e poi coprotagonista dell'acclamato film danese Royal Affair dove ha interpretato Carolina Matilde di Hannover, moglie del re di Danimarca vissuto a fine Settecento.
Nel 2014 ottiene il ruolo di protagonista in The Light Between Oceans, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo, diretto da Derek Cianfrance, accanto a Rachel Weisz e Michael Fassbender, con il quale, nell'autunno dello stesso anno, durante le riprese del film, inizia segretamente una relazione che continua tuttora. L'uscita cinematografica della pellicola è prevista per il 2 settembre 2016 negli Stati Uniti.
Ben cinque film nel 2015: Il quinto potere di Bill Condon su Julian Assange, Testament of a Youth ma è una commedia d'azione con costumi anni '70 , Operazione U.N.C.L.E. di Guy Ritchie che le ha dato visibilità. Altro ruolo d'impatto e per il quale è stata lodata la sua interpratazione è Ex Machina (Oscar per i Migliori effetti speciali) in cui interpreta Ava, un robot umanoide dotato di intelligenza artificiale.
Tra i suoi prossimi film Tulip Fever di Justin Chadwick in cui recita anche Cara Delevingne e Jason Borne (il quinto della serie) con Matt Damon.
Abbiamo amato Alicia, per la sua modestia e nel suo ruolo di essere una moglie fedele e innamorata fino al tragico finale in cui incorre il bellissimo marito. Oggi di tale donne è pieno il mondo, ma nessuno conosce la loro storia, ma sicuramente gli danno una spinta per andare avanti.
Il nostro augurio è che ciascuna sia se stessa e non si faccia imbrogliare dalle arti mefitiche del nostro tempo. Viva la vita, viva la donna che n’è portatrice!