Treni "locali" vuoti. Ridurli e noleggiare all'ATAC di Roma i restanti

La stazione di Sondrio registra giornalmente una dozzina di coppie di treni regionali, meta o provenienza Milano, e una decina di coppie di convogli locali oltre a qualche treno merci. A  veder passare i treni locali si resta male per la frequentazione. Si potrebbe dire che ogni tanto c'è la sorpresa nel vedere che sul treno c'è anche qualcuno. Non ci si dovrebbe lamentare dei rotabili adibiti al servizio locale perchè si tratta di 6 convogli 'revampizzati', e battezzati con i nomi dei nostri maggiori passi alpini sui quali erano stati fatti o rifatti:
Impianti di climatizzazione invernale
Impianti di climatizzazione estiva
Impianti di illuminazione
Servizi igienici
Diffusione sonora
Pavimenti
Sedili imbottiti e coperture Spazio Per biciclette e sci.
Dodici coppie giornaliere più quelle della Valchiavenna.
Anche senza arrivare alla totale eliminazione un ridimensionamento apparirebbe indifferibile.
E il materiale rotabile, lo mandiamo nei binari morti?
Che ne facciamo dei convogli che restano senza 'tracce'?
Una soluzione ci sarebbe: noleggiarli all'ATAC di Roma alla quale mancano decine di treni per rispondere alla domanda. Ci si faccia un pensierino.

A che pro?
A pro della circolazione e della puntualità per la riduzione degli incroci fra Lecco e Sondrio
Red

 

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