Convegno CAI dedicato all'ulteriore sviluppo del mini-idroelettrico

Nella Strategia Energetica Nazionale 2017 (SEN), si prevede un ulteriore apporto produttivo al 2030 pari a 4 terawattora (4x1012 Wh) fra captazione di acque libere in quota e quelli dello sfruttamento di acque già incanalate o condotte per usi irrigui

ECCESSO DI SFRUTTAMENTO IDROELETTRICO IN MONTAGNA? IL CLUB ALPINO ITALIANO NE DISCUTE A BOLOGNA

Sabato 16 giugno, la Commissione centrale tutela ambiente montano intende valutare gli impatti ambientali e i limitati benefici energetici dell'ulteriore sviluppo del mini-idroelettrico (che riguarderà anche i corsi d'acqua montani) previsti dalla Strategia Energetica Nazionale 2017 (SEN).

(Milano, 12 giugno 2018)   Valutare i probabili impatti ambientali e i limitati benefici energetici dell'ulteriore sviluppo del mini-idroelettrico incluso nella Strategia Energetica Nazionale 2017 (SEN), che prevede un ulteriore apporto produttivo al 2030 pari a 4 terawattora (4x1012 Wh, oppure 4 miliardi di kWh quasi la produzione annua in provincia). Questo l'obiettivo del convegno "Idroelettrico e montagna", che la Commissione centrale tutela ambiente montano del Club alpino italiano (CCTAM) organizza sabato 16 giugno a Bologna, presso il Centro Ricreativo e Culturale "A. Montanari" (via di Saliceto 3/21), dalle 9.30 alle 17.00.

"Focalizzeremo l'attenzione in particolare sulle migliaia di impianti inferiori a 1 megawatt di potenza installata, poiché si presume che lo sviluppo idroelettrico previsto dalla SEN 2017 possa riguardare le ormai residue disponibilità idriche montane", afferma il presidente della CCTAM del CAI Filippo Di Donato. "Confronteremo inoltre dal punto di vista quantitativo gli impianti con captazione di acque libere in quota e quelli previsti per lo sfruttamento di acque già incanalate o condotte per usi irrigui, industriali o civili".

L'iniziativa ha come riferimento l'appello nazionale delle maggiori associazioni ambientaliste italiane per la salvaguardia dei corsi d'acqua dall'eccesso di sfruttamento idroelettrico, sottoscritto nel 2014 dal CAI, ed è curata da Carlo Brambilla della CCTAM .  Il convegno si articolerà in una sessione mattutina di relazioni inerenti la situazione attuale e le prospettive dell'idroelettrico italiano, anche in relazione ai cambiamenti climatici in corso, e in una sessione poster pomeridiana, in cui saranno esposte situazioni e problematiche relative alle varie regioni italiane.

L'appuntamento, organizzato con la collaborazione del CAI Emilia Romagna e della Sezione di Bologna, è valido come aggiornamento nazionale per i Soci del Club alpino titolati TAM, ma intende rappresentare un momento utile per ogni cittadino interessato ai temi energia e tutela.

Ufficio stampa Club Alpino Italiano (Luca Calzolari - Responsabile Ufficio Stampa - Stefano Mandelli  Addetto Stampa - Lorenzo Arduini - Addetto Stampa)

 

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