Treni: un invito a venire in Valtellina lungo oltre 200 metri

Un'idea singolare, un'iniziativa di massa ma c'è anche dell'altro

Treni in anticipo. Incredibile, anche perchè non si sa che le ferrovie hanno difficoltà, specie ove le linee sono a senso unico, non solo se ci sono ritardi ma anche se ci fossero anticipi (salvo al terminale). L'anticipo non si riferisce però alla'orario ma ad una scadenza, quella del 19 agosto che non è stata rispettata come la foto dimostra. Altro che 19 agosto! Già da giorni infatti circola un invito a venire in Valtellina lungo oltre 200 metri. E' quello che si legge sulle fiancate dei vagoni, escluso solo quello centrale di prima classe con livrea rossa. Chiunque si trovi nelle stazioni da Milano a Tirano o sul percorso della ferrovia, come nei tratti in cui fiancheggia la statale 38, legge un interrogativo: “ Dove vai? Qui, in Valtellina con Trenord” e poi, sotto, l'indirizzo: www.valtellina.it/esperienze. La fotografia è eloquente con, oltre le scritte, anche l'immagine di attualità in questo periodo, di un gruppo di ciclisti. Un riferimento chiaro anche all'iniziativa di Trenord la quale, per suo conto reclamizza tre 'percorsi' (proposte free.time): Strade dei vini e dei sapori, Valtellina e Valchiavenna a tutto sport, Parchi di Lombardia.
L'iniziativa che documentiamo riguarda invece l'iniziativa promozionale della Dmo (altro orribile acronimo) d'intesa appunto con Trenord. Per un paio di mesi tre treni andranno avanti e indietro da Milano almeno tre volte al giorno (6 viaggi) rivolgendo l'invito ad almeno decine di migliaia di persone, utenti unici, a fronte di milioni di contatti.
Forse, ma non vorremmo esser presi per chi cerca il pelo nell'uovo, il colore avrebbe potuto essere quello da sempre tradizionale della Valtellina, il verde.
Da aggiungere che sui treni lombardi per un mese ci sarà una overdose di locandine  dedicate alla Valtellina ed in particolare ai sei temi indicati dalla residente dr.ssa Muscetti paesaggio in primo piano, ma neve tutto l'anno, sport estremi, terme, cultura, artigianato e poi, ovvio, l'enogastronomia.

Red
Angolo delle idee