Rigenerazione urbana incentivata con risparmio di suolo

Questo l'obiettivo dei progetti di legge di modifica della legge regionale 12/2005

(Lnews - Milano, 12 nov) Facilitare e rendere piu' convenienti gli interventi di rigenerazione urbana nelle aree dismesse e di recupero edilizio degli edifici, a completamento della strategia regionale per la riduzione del consumo di suolo. E' questo l'obiettivo dei progetti di legge di modifica della legge 12 2005, focalizzati sulla rigenerazione urbana e gli incentivi al recupero, approvati oggi dal Consiglio regionale, dopo che la Giunta regionale aveva licenziato la relativa delibera il 17 giugno scorso.

PRIMA REGIONE IN ITALIA - Soddisfazione e' stata espressa dall'assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni, secondo il quale "non ci sono al momento in Italia esempi come questo: la rigenerazione urbana e' fondamentale per evitare consumo di suolo, recuperare l'esistente e abbattere i costi; se vogliamo preservare la Lombardia dal consumo di suolo, dobbiamo investire nel recupero dell'esistente, sia esso un immobile abbandonato o un'area dismessa o da bonificare. Recuperare edifici fatiscenti serve a rendere piu' belle, vivibili e sicure le nostre citta', costa meno in termini di denaro e burocrazia, ma serve anche a sottrarre spazio al degrado e alla criminalita'".

PATRIMONIO SE VALORIZZATO E'LEVA IMPORTANTE - "Questa normativa - ha commentato l'assessore Foroni - vuole avere un effetto shock sullo sviluppo urbanistico, segnando una linea di Demarcazione precisa e avendo un impatto immediato. Dal giorno dopo l'entrata in vigore della legge, recuperare l'esistente diventera' piu' vantaggioso che costruire ex novo. E' una legge che taglia tasse e burocrazia. Snellimento burocratico e procedure semplificate permetteranno di procedere piu' velocemente. Il patrimonio immobiliare puo' essere una leva di sviluppo per il territorio se sapremo valorizzarlo, rispondendo ai bisogni reali delle persone che lo abitano. Senza l'incentivo del taglio degli oneri di urbanizzazione il settore edile continuerebbe a restare fermo". In tema di bonus volumetrico del 20 % sul costruito, l'assessore Foroni ha confermato che "non sara' automatico ma legato alla qualita' dell'intervento, in base a criteri che stabilira' la Giunta regionale con un'apposita delibera".

OBIETTIVI E AZIONI PREVISTE - La legge individua misure di incentivazione come riduzione di oneri o bonus volumetrici, per rendere piu' convenienti i progetti di rigenerazione urbana e di recupero del patrimonio edilizio; introduce semplificazioni procedurali per rendere piu' veloci i processi (procedura speditiva per individuare gli ambiti di rigenerazione, per recuperare immobili dismessi, per i cambi d'uso, normativa sugli usi temporanei); riallineandosi alla normativa edilizia statale con deroghe alle norme edilizie (distanze, altezze) punta a facilitare gli interventi di rigenerazione urbana e recupero del costruito e introduce premialita' nei finanziamenti regionali per gli interventi. Sono infine stati previsti l'istituzione di un fondo per finanziare interventi di rigenerazione, studi di fattibilita' e strumenti finanziari innovativi per il partenariato pubblico privato. "Una legge fortemente ecologica - ha rimarcato l'assessore - perche' punta a ridurre gli oneri per chi recupera e ad aumentarli a chi costruisce ex novo".

ATTENTI ALLE DIFFERENZE - "Abbiamo deciso di dare vita a un apparato uniforme per tutta la Lombardia dando lo stesso tempo la possibilita' di optare per scelte 'elastiche'. Non e' una legge contro qualcuno, ma per tutta la Lombardia - ha spiegato Foroni - perche' offre agli enti locali la possibilita' di affinare e declinare le normative secondo le loro differenti esigenze e fattispecie territoriali. Non possiamo pensare che un piccolo Comune delle nostre montagne abbia le stesse problematiche di un capoluogo di Provincia o di una cittadina della Bassa, e viceversa. Ci sono luoghi nelle nostre campagne che possiamo recuperare, dove il bonus non andra' a incidere piu' di tanto. E' una norma che consentira' anche di investire in ambito agricolo. Milano e' un caso unico, dobbiamo certamente salvaguardare il capoluogo, forse l'unica realta' dove il recupero delle aree dismesse e degli edifici abbandonati e' gia' da tempo realta', almeno per una parte della metropoli". (LNews)
 

Angolo delle idee