Vuole le dimissioni. No, Sindaco di Genova: non gli dia retta!

Spett. redazione@gazzettadisondrio.it

Sul Vostro giornale c'è l'invito ai lettori di segnalare notizie. Quella che vi mando non è una notizia ma un commento che spero vorrete pubblicare. La tragedia di Genova per intanto ha per molti il suo responsabile, la burocrazia. Chi come me è un pubblico dipendente invita tutti, prima di dare colpe, a riflettere. In tutte le sedi interessate i funzionari non fanno di testa loro ma obbediscono a direttive con la sola eccezione della Magistratura, I politici? In tutte le precedenti alluvioni le polemiche li hanno presi di mira. Ma allora c'era Berlusconi al Governo, personaggi del centro-destra nelle Regioni e così via. Questa volta la colpa è invece “della burocrazia” Il Comune è di sinistra, la Provincia è di sinistra, la Regione è di sinistra, l'ARPA dipende dalla Regione, il Governo è di sinistra. Allora abbiamo capito perchè si cerca di buttare la croce addosso a noi dipendenti pubblici!
Si dicano le cose come stanno e qualcuno vada a casa cominciando dal Sindaco Doria.
Un burocrate arrabbiato.
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I contributi non firmati di solito vanno nel cestino, virtuale o cartaceo secondo la loro natura. Facciamo eccezione in questo caso perchè ci offre la possibilità di offrire ai lettori qualche riflessione. Non entriamo nel calderone delle polemiche politiche. C'è del vero in quanto detto dianzi perchè, pur con le attenuanti, responsabilità politiche ci sono, qualcuna financo delle opposizioni seppure ovviamente molto minori. Se la vedano a Genova ma, per favore, a fango sparito e vita quasi normale ripresa.
L'intervento nostro parte dalla richiesta di dimissioni del Sindaco. Facile chiederle, sbagliato darle. Intanto Doria è l'ultimo avello della catena visto che è appena arrivato, due anni fa. Se un Sindaco in quelle condizioni come quelle di Genova, e se non ha effettive rilevanti responsabilità, getta la spugna compie non solo un errore ma provoca una seria ferita alla sua comunità. Vale non solo oggi per Doria ma per chiunque si trovi in situazioni di questo genere
Dimissioni? Ci fossero si va ad elezioni. Arriva un Commissario Prefettizio che per 6 o 7 mesi almeno gestisce l'ordinarissima amministrazione in momenti in cui bisogna invece operare con un'amministrazione di carattere straordinario. Per 6 o 7 mesi, e oltre, il Sindaco deve dedicarsi completamente al ritorno alla normalità non solo della città ma anche di famiglie, di persone, di tante piccole aziende con una pletora di problemi, difficoltà, dubbi, incertezze che noi abbiamo sperimentato uscendone benissimo  in entrambe le calamità, quella del 1983 e quella del 1987. Ma in tali casi – detto senza presunzione ed in particolare ricordando quello che scrisse Montanelli, che ogni volta che lo si rilegge continua a commuovere – spirito e valori avevano connotati valtellinesi che allora ebbero come ulteriore carta vincente un impegno comune, da “tutti sulle mura”. Il Sindaco  chieda ai suoi ma anche agli altri di salire sulle mura. Per quanto lo riguarda si tenga stretta l'urbanistica, ambiente compreso, e per tutte le altre materie, bilancio compreso, dica ai suoi assessori di arrangiarsi da soli e così deleghi a 360° per quanto riguarda l'area metropolitana. Consideri tutto questo anche il “burocrate arrabbiato” e quanti sono oggi sulla stessa linea. In frangenti simili le situazioni si dominano, come è indispensabile, parlando il meno possibile, agendo il più possibile, guardando avanti il più possibile, andando avanti il più possibile. Questo in particolare perchè riuscendo ad essere davanti è più facile, quantomeno meno difficile, dire a chi oggi guarda tremando l'indomani “su avanti, seguitemi, a sistemare le case, riaprire negozi, riparare aziende, a recuperare serenità e fiducia nei giorni, mesi, anni che ci attendono.

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Nota del Direttore

(Nella foto tratta da Bing la freccia indica il punto in Via Fereggiano dove il torrente si intuba e corre verso il mare sottoterra, come oltre 100 altri corsi d'acqua. Il filmato che, eloquenza somma,: Maria Principalli ha avuto il coraggio di registrare - le date un riconoscimento ufficiale per questo? Se lo stramerita!!! - in 4 minuti e 20 secondi documenta lo sviluppo della situazione, resa drammatica dai commenti. All'inizio acque limacciose, velocità notevole e quindi portata notevole che però non fuoriesce. Poi, poco alla volta ondate fuoriescono, sempre più massicce fino a quando o per l'aumento della portata o per le resistenze a valle la sezione sotterranea non è più in grado di smaltire l'acqua in arrivo. Singolare che nella foto nell'alveo del torrentello si nota una vegetazione diffusa.

Indirizzo del filmato: https://www.facebook.com/video.php?v=896545500358260&set=vb.100000084569... - See more at: http://www.gazzettadisondrio.it/territorio/13102014/genova-nel-fango-ins...
 

Angolo delle idee