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Devo ammetterlo: non leggo l'Unità, non mi piaceRiceviamo. Argomento proposto da NEMO CANETTA

Carissimi

devo ammetterlo: non leggo l'Unità, non mi piace.

Una volta era un giornale schieratissimo ma con quel
rude Comunismo di stampo Sovietico, certo assai
criticabile ma che aveva perlomeno solide basi
ideologiche.

Ora mi pare un foglio sul radical-massimalista, del tipo
" ... noi che tutto sappiamo diciamo a voi, popolo bue
(che in fondo disprezziamo) cosa fare e pensare ...". La
brutta copia dei giacobino-giustizialisti di
Repubblica. Robespierre e compagni, per intenderci!


Ma veniamo a noi.

Oggi passeggiando sulla piazza principale di Lavagna (Ge)
mi cade l'occhio sul ns foglio, messo in bella mostra
sui tabelloni pubblici.

Leggo il titolo e - francamente - sogghigno : "... Chi è
il regista delle intercettazioni (telefoniche sui DS,
immagino) ..?".

Se non fosse tragico, ci sarebbe veramente da
sganasciarsi.


Negli anni '90 i più importanti partiti di Governo, la
DC + il PSI, senza contare gli altri, Socialdemocratici,
Liberali, Repubblicani, furono di fatto "eliminati"
dalla scena politica italica, con manovre di questo
genere. Appena partiva un Avviso di Garanzia, assai
prima dell'indagato, la notizia arrivava alle redazioni
dei principali giornali della Penisola, Corriere e
Repubblica, in testa.

I politici indagati (sovente pure in base ad una ridda
di intercettazioni, più o meno legali) protestarono ma
tutto fu inutile: nessuno - in nome della "libertà di
informazione" - fece nulla e chi ci provò fu duramente
colpito ed allontanato dalla stanza del potere.


Poco dopo successe lo stesso al Berlusca; ricordate
quando fu emesso, da Di Pietro (forse non era lui,
comunque la Procura di Milano), un
avviso a suo riguardo, mentre il nostro era a Napoli
a presiedere una conferenza sulla criminalità ? Fu un
colpo da maestri, della "giustizia" (colpo che poi
risultò, se ben rammentate, privo di fondamento).

Anche allora i giornali seppero della cosa in "tempo
reale", in modo da poter svergognare il Berlusca prima
che potesse rendersene conto.


Ma se il Berlusca, gli ex DC, gli ex PSI osavano
affermare che "c'era una regia occulta" e che "tutto era
guidato" la sinistra, specie quella
radical-giustizialista, insorgeva in difesa del giudici,
della stampa, affermando che chi protestava, in realtà,
voleva solo "coprire" i suoi crimini.


Ora è la volta dei DS.

Personalmente non ho difficoltà a credere che la
"giustizia" (con molte virgolette e la g minuscola)
abbia deciso di mettere a terra l'ultimo dei "grandi"
partiti storici italiani.

L'unico che poteva sbarrare la strada ad un potere
giacobino-giudiziario. Eliminando - o mettendo in crisi
- politici dello stampo di D'Alema e Fassino che
"possono dare fastidio".

Ma il punto non è questo.

Sinché gli indagati erano gli altri, tutto andava bene,
ogni abuso era lecito, non c'era nessuno "dietro".

Ora che lo stesso succede ai DS apriti cielo, i metodi
non sono legali (... sai la novità ...) e "c'è un
regista occulto ...".

Il solito sistema: se succede agli altri è bene, se
succede a noi è male;


Mi chiedo: ma quando questa ns Italia diverrà (... ma lo
diverrà mai ..?!) un PAESE NORMALE, in cui la Politica
(con la P maiuscola) si fa al Parlamento, nelle sedi dei
Partiti e non nelle aule di "giustizia" ed ove il fine
ultimo sia "eliminare" l'avversario ?

Attendo Vs risposte al difficile quesito.

A presto.

Nemo (Canetta)



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