ha ragione tremaglia

di Gian Franco Spotti

Riceviamo e
pubblichiamo perché é giusto dare spazio a chiunque fa funzionare
le meningi e sottopone i prodotti di tale funzionamento
all'esercizio critico da parte degli altri, nel bene come nel
male. E' giusto però fare alcune annotazioni. Innanzitutto
l'accostamento é del tutto improprio.

- I pedofili sono una disgrazia dell'umanità tale da meritare
l'applicazione della legge araba.

- I "culattoni" - che per fortuna non sono maggioranza sennò il
genere umano andrebbe ad estinguersi dato che é possibile
scimmiottare il matrimonio ma per la figliolanza la cosa non
funziona... - sono persone che si accontentano del surrogato ma
tutto sommato, salvo i frustrati che per contrappasso
manifestano "l'orgoglio gay" (quale orgoglio???) non
danneggiano.

- Tutt'altro discorso per i massoni. Non inseguiamo il luogo
comune della massoneria anticlericale, trafficona e via dicendo.
I massoni di oggi sono persone rispettabili, in genere in
posizioni elevate nella scala sociale, che operano nel rispetto
delle leggi, magari con un reciproco aiuto che é lo stesso di
ciascuno di noi nei riguardi dei suoi amici più cari.


Quanto al termine usato dal Ministro Tremaglia vale la pena di
ricordare che un tempo era, salvo espressioni dialettali,
l'unico termine che veniva usato per identificare gli uomini che
preferivano (ahi loro...) gli uomini. Semplice l'etimologia: da
"culatta" che lo Zingarelli definiva "parte di dietro, o
inferiore, di molte cose". Poi nei linguaggio corrente é stato
sostituito dal termine "invertiti", anche questo di etimo
semplice a spiegarsi. Non andava bene neppure questo ed allora
si é diffuso, per poco tempo, il termine "omosessuali".

- Intanto era sparito lo spazzino, sostituito dall'operatore
ecologico.

- Era sparita la serva sostituita prima dalla domestica o donna
di servizio, poi da collaboratrice domestica, infine da colf.

- La "puttana" attraverso modifiche varie era diventata
"lucciola".

- Ed ecco allora ingentilirsi anche l'omosessuale, trasformatosi
in gay, dalla pronuncia quasi musicale, ma sempre lo stesso,
sempre amante del proprio sesso.

- Le donne unisex invece sono state più di carattere: lesbiche
erano e lesbiche sono rimaste.


Sia chiaro: nessuna discriminazione.

A casa propria e nel proprio privato ognuno faccia come crede.
Se tornando a casa alla tenerezza femminile uno preferisce
l'abbraccio di un bel maschione, chiusa la porta sono affari
suoi. Non venga però a vantare la sua condizione, a teorizzarla,
a vantarsi e via dicendo se non vuole sentirsi dire da chi viene
provocato, a questo punto, che non siamo la stessa cosa, che
siamo diversi, e che i "diversi" sono loro visto che se
l'umanità, da Adamo ed Eva in poi, é arrivata ai sei miliardi e
rotti di bipedi non é dovuto a chi ha chiuso le porte in faccia
all'altro sesso.

(NdR)

Gian Franco Spotti
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