Nascerà in provincia il Partito dei senza-Partito?
 
Girando ed ascoltando valutazioni e commenti per le prossime 
 elezioni del capoluogo una cosa mi ha impressionato: la 
 solitudine dei Partiti.
 Si dice che una volta, nella Prima Repubblica, ci fosse una vita 
 politica molto viva. Mi ha impressionato leggere su queste 
 stesso nostro giornale che la DC aveva più di cento sezioni in 
 provincia. Mi ha incuriosito la notizia di tante persone che 
 partecipavano alla vita politica e a quella pubblica.
 Qualcuno sostiene che la società si é trasformata, qualcun altro 
 che la caduta di interesse é la conseguenza negativa di 
 tangentopoli. Se anche quel tarlo non c'era in Valtellina, 
 dicono, l'effetto generale attraverso stampa e TV ha prodotto il 
 distacco della gente. Qualcun altro, e si tratta degli 
 oppositori nel centro-destra alla candidatura Muffatti, addebita 
 questo al fatto che se le nostre cose si debbono decidere a 
 Milano o Roma viene meno la voglia di 
 occuparsene a Sondrio. Qualcun altro, e siamo a sinistra, 
 addebita a Berlusconi, e al suo avvento al potere il nuovo 
 clima. C'é chi dà spiegazioni nazionali e chi individua le 
 ragioni in provincia ove c'é una maggioranza di centro destra ma 
 manca la leadership. A questo proposito alcuni indicano la 
 mancanza di persone all'altezza  e altri l'assenza sul 
 territorio. Singolare il fatto che quasi nessuno tiri in ballo 
 il centro-sinistra, anche se questo viene spiegato da qualcuno 
 col fatto che i principali Enti provinciali, o tre parlamentari 
 (due leghisti e uno di FI) e uno dei due consiglieri regionali 
 siano del centro-destra.
 Sentendo molti si ha la sensazione che il Partito maggioritario 
 sia proprio quello dei senza Partito ma fra i senza Partito 
 dall'indifferenza si stia passando al fermento. Non é dato 
 sapere se questo potrà tradursi in concreto nelle elezioni del 
 prossimo anno ma potrebbe anche succedere visto che si dovrà 
 votare in una settantina di Comuni. Esclusi i maggiori ove la 
 politicizzazione si farà sentire, negli altri potrebbe anche 
 succedere qualcosa di nuovo.
 L.A.
 
 GdS 18 IV 03  
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