I PROBLEMI DEL BIM NON SONO NE' DI DESTRA NE' DI SINISTRA

Meglio non giurare - Il caso
Sondrio - Non ci sono solo le nomine - Il BIM non é un Ente
esattore - Problemi di tutti - I contenuti - Il rompiscatole
(ma...)

Premessa: si tratta di un testo inviato

e pubblicato il giorno 8 u.s.,
con qualche riduzione, dal quotidiano "La Provincia di Sondrio"
che é utile riproporre, sia pure nella sezione "contributi" per
il suo carattere personale, in vista dell'assemblea del BIM che,
dopo una lunghissima gestazione superiore a quella umana
finalmente può tenersi, sabato prossimo 11 gennaio.


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MEGLIO NON GIURARE


Nell’ampio articolo, pubblicato da “La Provincia” di lunedì 6
gennaio, dopo un’analisi dei possibili candidati alla Presidenza
si legge questa frase ”…ma c’è chi è pronto a giurare in una
rentrée di Alberto Frizziero”.

E’ meglio che quei tali non giurino.



IL CASO SONDRIO


Io sono stato richiesto dal Sindaco di Sondrio, e per questo ho
accettato, di rappresentare il Comune-capoluogo in relazione al
grosso problema della determinazione della quota di sovracanoni
spettante al Comune di Sondrio. Com’è noto i Comuni-capoluogo
sono stati esclusi per legge dalle Comunità Montane, ma il
legislatore si è dimenticato che le indicazioni (programmatorie)
per l’utilizzo del fondo comune BIM devono essere date dalle
CC.MM.

La Regione ha scritto al BIM dicendo che se ne deve tener conto,
ma ciò nonostante la cosa non ha avuto seguito e la causa pende
di fronte al Tribunale delle Acque, che avrebbe dovuto cessare
il 31.12 ma prosegue dato che il Parlamento ha deciso
diversamente.

E’ una questione complessa che rischia di provocare qualche
guaio serio a tutti.

Ne parlerò sabato in assemblea in una con diversi altri
problemi.



NON CI SONO SOLO
LE NOMINE


All’odg infatti ci sono solo le nomine, ma se è vero
che occorre scegliere le persone che guideranno l’Ente è anche
vero e giusto che prima si discuta su quale deve essere il ruolo
dell’Ente e su cosa debbano fare i suoi reggitori. E magari che
il futuro Presidente ascolti e si pronunci in merito.

Tempo fa il Sindaco di Grosio aveva dichiarato che se il BIM
deve fare solo l’esattore è meglio chiudere baracca. Ha ragione,
anche se a suo tempo questa ipotesi era stata approfondita e
persino i più ferventi sostenitori della soppressione del BIM si
erano resi conto dei pericoli che ciò avrebbe comportato,
rinunciando al loro disegno originario.



IL BIM NON E' UN
ENTE ESATTORE


In realtà il BIM non è un Ente esattore ma conserva, in base
all’ordinamento vigente, ampia possibilità operativa sempre che
la si voglia esercitare.

L’occasione è propizia, visto che gli aumenti dei sovracanoni
del 2002 (i fondi sono ancora da impiegare dato che il bilancio
preventivo – sic! – 2002, da approvarsi nel 2001, deve ancora
essere discusso) e del 2003 hanno sostanzialmente raddoppiato le
disponibilità. C’é quindi la possibilità reale non solo di
mantenere ma anche di aumentare i fondi destinati alle Comunità
Montane, di risolvere il problema del Comune di Sondrio ed anche
di effettuare una serie di interventi di istituto, che
personalmente ritengo essenziali, a favore dei Comuni e della
provincia.

Qualcuno dei problemi che porterò all’attenzione dell’assemblea
- è un diritto il poterli esporre e in ogni caso credo che sia
interesse di tutti i Comuni, che sono gli unici “padroni” del
BIM, che se ne parli, ora e non nell’assemblea dei bilanci
quando le cose sono ormai fatte – è già stato oggetto di mie
iniziative. Pacifico che poi si decida come si vuole, ma dopo
averne discusso e motivandone eventuali risposte negative da
parte dei futuri organi del BIM.

Perché questo?



PROBLEMI DI TUTTI


I problemi di cui si deve occupare il BIM, ed altri di cui si
potrebbe occupare con riscontro positivo, non hanno etichetta,
si pongono sullo stesso piano per gli amministratori di destra,
per quelli di sinistra, per quelli, come me, senza militanza
politica. La definizione, ad esempio, del problema concernente
il capoluogo non cambia con il cambiare del Sindaco la prossima
primavera. Resta uguale qualsiasi sia il colore politico del
successore del dr. Molteni. Idem per quanto riguarda le Comunità
Montane o i problemi oggetto del mio intervento di sabato
prossimo.

L’ideale, probabilmente utopia, sarebbe un largo consenso sul
futuro Presidente ma più ancora sulle cose da fare ed in
particolare sul ruolo del BIM, da subito e non da dopo
l’approvazione del nuovo Statuto, guarda caso proprio nell’Anno
Internazionale dell’Acqua, di un elemento cioè che dovrebbe
avere una certa importanza per la nostra provincia e per il BIM.

Non mi interessa comunque più di tanto chi sarà il Presidente.

Ho letto e sentito in proposito vari nomi. Sia consentito di
chiedere se per caso il Presidente in carica, Belloli, sia una
scarpa vecchia da buttare. Una volta si usava che un Presidente
uscente, anche se con chanches ridotte, dovesse avere almeno
l’onore di rientrare nella rosa delle ricandidature… E, altro
esempio, perché non è stato citato da nessuno, pur essendo una
candidatura anch’essa degna girata in valle, il nome del Sindaco
di Mese, Severino De Stefani?

Interessa invece quello che il futuro Presidente vorrà fare, ivi
compreso il problema della incompatibilità che qualcuno ha
sollevato. Capisco che abbia un supporto giuridico, per usare il
linguaggio corrente, il da qualcuno ventilato conflitto di
interesse che porta ad escludere la doppia appartenenza, a
Comunità Montana e a BIM. Si tratta però di un problema, come
quello del Comune di Sondrio, che a mio avviso dovrebbe essere
affrontato e risolto con buon senso in sede istituzionale e non
nelle aule dei Palazzi di Giustizia.



I contenuti?


I contenuti sono stati totalmente assenti nel periodo
pre-assemblea e questo non mi pare rientri nella migliore
tradizione amministrativa della nostra provincia.

E’ un peccato.

Le soluzioni migliori sono sempre venute da un confronto di
idee, che poi, ripeto poi, dovranno marciare portate dalle gambe
delle persone scelte.

L’assemblea di sabato può essere importante al riguardo se verrà
scelta questa strada.

L’alternativa sarebbe cominciare a discutere dei kafkiani
ritardi, roba da Guiness dei primati, dell’assemblea e
proseguire con il resto, magari anche finendo a dissertare delle
economie di gestione degli interventi delle CC.MM. finanziati
dal BIM o con altre questioni, magari ugualmente reali, che con
gli interessi reali della nostra gente però nulla hanno a che
vedere.

Credo di essere stato chiaro nella risposta.

Sabato, in misura certamente marginale, come semplice
rappresentante di uno dei 78 Comuni “padroni” del BIM, ci sarà
sì la mia modesta “rentrée” in una sede amministrativa dopo
tanti anni, ma sui problemi, in tre punti vitali per la nostra
gente e con una precisa, sintetica, proposta di cose da fare,
pronto naturalmente a ritirarla se ce ne saranno di migliori.



Il rompiscatole
(ma...)


Sarò magari il solito “rompiscatole” ma vedo che magari ad
esserlo qualche risultato arriva, se è vero come è vero che di
questi tempi si sta riprendendo, dove l’avevo lasciato, un
grosso lavoro di rilevante interesse provinciale da me portato
in fase avanzata dieci anni fa, sino a scadenza del mio incarico
allora ricoperto, ma poi purtroppo rimasto al palo… Il tempo, si
sa, è galantuomo.
Alberto Frizziero


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Alberto Frizziero
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