In quanti Comuni della provincia sparirà l'ufficio postale?

1250 Comuni a rischio - E in provincia?

1250 COMUNI
ITALIANI A RISCHIO

La decisione della Società delle
Poste italiane di chiudere gli uffici postali

nei comuni con meno di 500 nuclei familiari tende a penalizzare
1250 piccoli

comuni italiani. La scelta della società dettata da motivazioni
di carattere

economico rappresenta l'ennesimo atto di spoliazioni di servizi
alle famiglie

che vivono nelle piccole realtà locali. Una scelta che mette in
risalto

i ritardi della politica e del Senato della Repubblica in
maniera particolare

perchè non approva una legge, la Realacci-Bocchino, a favore dei
piccoli

comuni italiani che di fatto impedisce la chiusura degli uffici
postali

come di ogni altro servizio primario come scuola, medico e
distributore

di benzina. Una legge votata alla Camera dei Deputati nel
gennaio del 2003

e stranamente ferma in alcune commissioni del Senato. Una
chiusura del servizio

postale che potrebbe essere risolto con la possibilità per gli
esercizi

commerciali di erogare i servizi propri delle poste. Un sistema
che in molti

Paesi europei funziona da tempo e che in Italia non riesce a
decollare.

Per 1250 piccoli comuni italiani dalle valli alpine ai monti
siciliani si

tratta dell'esimo atto di abbandono da parte di una politica
parolaia che

non conosce i problemi reali delle famiglie e continua a vivere
arroccata
nei palazzi. Per queste ragioni spegneremo le luci nei
nostri piccoli comuni

che una logica perversa dei grandi numeri vuole spegnere per
sempre.

Virgilio Caivano



E IN PROVINCIA?


Se questa decisione delle Poste, che ora sono una società per
azioni che quindi deve seguire le regole del diritto societario,
andrà avanti quanti saranno i Comuni della provincia
penalizzati?

Sono 49 i Comuni in provincia sotto i 2.000 abitanti, 39 sotto i
1.500. Diciamo quindi che i Comuni con meno di 500 nuclei
familiari si aggirano sulla quarantina o poco più. Non
dappertutto c'é l'ufficio postale ma resta comunque alto il
numero di quelli destinati a perdere questo servizio.

Aggiungiamo che si tratta inoltre di Comuni che, data
l'orografia del territorio, sentirebbero pesantemente il
provvedimento.

Possiamo capire che Poste Italiane spa non intenda caricarsi di
oneri che riguardano aspetti sociali e non un servizio
economico, ma ci possono essere strade che consentano di trovare
una equa soluzione.

Provincia, Comunità Montane, Comuni é bene seguano il problema
da vicino eventualmente anche individuando le soluzioni più
opportune per far sì che non si aggiunga un altro tassello a
quelli già alle nostre spalle. Tasselli tutti tali da
incentivare lo spopolamento della montagna, l'esatto contrario
di quello che tutti, a parole, sostengono.

C'é però il piccolo particolare che la gente resta in montagna
non in base alle parole, agli auspici, alle dichiarazioni di
principio ma solo se ne esistono le condizioni.
Red



GdS 8 XII 03 
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Virgilio Caivano - Red
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