Di tutto un po': Che scarpe avevamo! Ora ci sono tacchi che sembrano basi di cemento armato

di Simonetta D'Ippoliti

Non dico certo una cosa nuova affermando che l’Italia è
stata sempre all’avanguardia nel campo dell’industria
calzaturiera per stile, ricercatezza, eleganza e gusto
delle proporzioni.

Le nostre scarpe erano notevolmente
superiori a quelle indossate dai turisti in visita da
noi. Negli ultimi anni, invece molti nostri brillanti
disegnatori che operano nell’ambito delle calzature
hanno fatto gara ad ideare modelli sempre più insoliti
con tacchi che sembrano basi di cemento armato o pezzi
di tronco appena segato, con punte che assomigliano al
becco delle papere o con punte ritorte all’insù come Alì
Babà od allungate a dismisura, modello spadaccino.

Non sarebbe meglio se i nostri bravissimi designer
ricominciassero ad usare la classe della tradizione
italiana senza tentare di imitare mode che poco
appartengono al buon gusto ed alla nostra cultura,
basata su prodotti di qualità e di vera eleganza?

Simonetta D'Ippoliti


GdS 20 III 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Simonetta D'Ippoliti
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