ARGOMENTO PROPOSTO DA Nemo CANETTA: FOIBE; STRAGIE DINTORNI

Temo il mio scritto non risultasse chiaro; non ero io ad essere scandalizzato ma il lettore sloveno.

Avendo vissuto lungo dieci anni, in Slo, per mesi e mesi, ho imparato sin troppo bene a leggere la storia "dalla parte slovena".

Ciò però che non condivido (io personalmente) è il tentativo di pretto stampo leninista di disinformatia in merito ad avvenimenti, come le foibe ma non solo, di cui oramai vi sono prove inoppugnabili.

E non solo e non tanto da parte italiana, etnia che, in fondo fu interessata dalla cosa in modo (storicamente) marginale ma sopratutto dagli storici dei Paesi "eredi" dell'ex Yu: Sloveni, Croati, Serbi, Montenegrini. Che hanno oramai raccolto prove inoppugnabili della "mattanza" perpetrata su ordine di Tito (e senza regolari processi) da parte sopratutto della Polizia Politica dell'Esercito di Liberazione.

Fatti del resto noti da decenni e restati sino ad oggi, come ha giustamente rilevato il Presidente Cossiga, ma pure Kucian, del tutto ignorate dalla grande massa della ns popolazione, per non parlare del resto dell'EU occidentale.

Tutto ciò in assoluto parallelismo con quanto l'Armata Rossa, i cui meriti antinazisti sono peraltro innegabili, faceva in Polonia, Ungheria, Romania, Paesi Baltici, Ucraina e nello stesso territorio dell'URSS. Oggi in quegli stessi Paesi, come lei certo ben sa, gli storici hanno iniziato a riscrivere la storia degli ultimi 50 anni, mettendo in luce come molti accusati di essere "fascisti" - e come tali eliminati - in realtà erano solo patrioti non comunisti.

E qui sta il punto: il "negazionismo" di stampo leninista dei crimini di Tito o di Stalin è in assoluto parallelo con quello, forse più noto, degli imbecilli che vogliono negare l'olocausto ebraico. Ma la stupidità degli uni non giustifica la stolidità degli altri.

Per moltissimi italiani dell'Istria, di Trieste e del Goriziano ma pure per molti slo e cro delle stesse aree, quella di Tito non fu una liberazione ma un'ulteriore passione.

Passati dagli sgherri di Hitler a quelli di Tito, dietro il quale, nel '45, ghignava baffone.

Questo era il senso del mio scritto.

E quanto alle foto mi riferivo ovviamente pure a quelle delle manifestazioni "pacifiste" ad Aviano, quanto un governo progressista di centrosn inviò aerei e truppe, nel Kossovo (regione che ho la fortuna di conoscere), per salvare migliaia di kossovari dal massacro che i serbi di Milosevich avevano iniziato.

Il ns Presidente del Consiglio D'Alema lo ha detto in tutti i modi.

Non volere ammetterlo è non riconoscere che l'intervento in Kossovo e nella Bosnia (ricorda certo i 2 anni d'assedio inumano di Sarajevo ... ) fu un "male necessario".

Mi pare che oggi gran parte della sn moderna ed europea sia su queste posizioni.

Nemo Canetta

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Il giorno 15-06-2006 15:07, Claudia Cernigoi, nuovaalabarda@yahoo.it ha scritto:

Caro lettore, anche a noi le foto che abbiamo inserito nel sito hanno provocato un profondo disgusto, e non le nascondo che abbiamo riflettuto molto prima di pubblicarle. Però abbiamo considerato che si tratta di storia, di crimini commessi non molti anni or sono ed il cui ricordo è ancora vivo, ed abbiamo deciso che era giusto pubblicarle, come documentazione inequivocabile di cosa ha portato il nazifascismo nelle nostre terre.

Dato che appunto si tratta di foto che denunciano i crimini fascisti e non quelli delle "stelle rosse", non comprendiamo però il senso del suo scritto. E' necessario essere comunisti per condannare dei crimini di guerra commessi da qualcuno? Oppure pesa il fatto che si ricordino ancora queste cose? Ecco, non lo riusciamo a capire.

In ogni caso, se la verità le fa male, non è sicuramente colpa nostra, ma solo di chi quelle azioni ha commesso. Non ci fossero stati quei crimini, non sarebbe stato necessario renderli pubblici.

E non lo abbiamo fatto per nostalgia di stelle rosse, ma solo per un'esigenza di far conoscere dei fatti che non dovrebbero più ripetersi.

Un tanto non a scopo polemico ma soltanto chiarificatore.

La Redazione de La Nuova Alabarda

Canetta Nemo ha scritto:

Un carissimo amico sloveno DOC mi ha inviato, non senza espressioni di

profondo disgusto, le foto del vs sito.

Premetto che è di Lubiana e fiero nazionalista antifascista, il cui

nonno fu internato a Dacau.

Ma quando è troppo è troppo!

Non credo, da ciò che ho imparato a conoscere della "nuova" Slo, paese che

amo ed apprezzo, che siano in molti a condividere le vs idee ed ideologie,

dall'altra parte di un confine che tra breve più non sarà.

Alla faccia di tante stelle rosse che oggi - a quanto pare - non sono più

tanto di moda neppure a Belgrado o, ancor meno, a Podgorica.

Statemi bene.

Nemo Canetta

Carissimi amici, di dx e sopratutto di sn, vi invio questa mia conversazione, via internet, con l'amico Boris, come molti di voi ben sanno "sloveno DOC", tuttaltro che di dx e filo mortadellinano.

Come potrete vedere un altro sloveno gli ha inviato notizia di un sito (che se ne avrete lo stomaco potrete contattare, indirizzo qui di sotto), sito di triestiti ITALIANI che inneggia alla "vecchia"YU, pubblica foto (quelle che hanno "fatto star male" l'amico Boris) in cui si inneggia alla Serbia di Milosevic, alla ex Yu, si contesta D'Alema per il Kossovo, ecc. L'amico Boris ne è restato costernato e sbigottito ...

Inoltre, bisogna ridere per non piangere, nello stesso sito vi è un lungo scritto che vorrebbe dimostrare che le foibe sono un'invenzione angloamericana in funzione anticominista, sviluppata da Gladio.

Francamente credo che fosse dai tempi di baffone che non si leggevano notizie tanto assurde, ammantate di realtà.

Per fortuna ora anche la sn italiana, la Slo, la Cro e persino gli altri paesi dell'ex Yu ammettono il fenomeno.

Fenomeno che non si verificò solo con gli italiani ma con tutti coloro che "davano fastidio": bianchi slo, cattolici slo e cro, cro nazionalisti, nazionalisti serbi e montenegrini, ungheresi, tedeschi, albanesi, bulgari, macedoni e via di seguito; pubblicazioni Slo e Cro recenti parlano sino ad UN MILIONE di persone eliminate tra il 44 ed il 50!

E da noi, a Trieste, città che vide molti (e non solo italiani) "sparire" c'è chi vuol far credere che "...nelle foibe furono gettati partigiani dai nazifascisti e qualche criminale che si era travestito da partigiano, gettato dagli stessi "liberatori" di Tito ... " !!!

Più o meno il teso dice ciò.

E' purtroppo l'esempio palpabile di come l'odio ideologico possa arrivare: negare ciò che tutti già sapevano ed ora è acclarato in 1000 modi, praticamente da tutti!

Perché mi sono rivolto "in particolare agli amici di sn" ?

Perché queste, più o meno, sono le stesse persone che vogliono a tutti i costi e subito, il ritiro dall'Irak, che inneggiano alla "resistenza irakena" (che al momento massacra sopratutto civili irakeni ...), che pretendono sempre più ad alta voce il ritiro anche dall'Afganistan, paese ove la NATO, non dimentichiamocelo, è SU MANDATO ONU !

Ma per questi personaggi tutto va bene, pur di abbattere l'odiato nemico di classe, il moloc capitalista, gli USA ed i loro lacché.

La storia, per loro, si è fermata a Lenin e Stalin.

Stare al governo con elementi di tal fatta, non credo sarà facile e non vorrei essere in mortadella.

Che purtroppo, sinora, si è dimostrato più abile a nominare ministri e sottosegretari che a dettare una chiara linea di politica estera ed economica (e non lo dice il Canetta ma Scalfari, nume tutelare della sn ...).

Se la sn riformista non avrà il coraggio di "prender le distanze" da simili figure, che in fondo tutti noi ben sappiamo essere abbondantemente presenti nella sn radicale, rischierà domani di essere travolta con loro: non è concesso "mettere indietro gli orologi" di 50 anni!

Sempre disponibile al dialogo.

Nemo Canetta

Nemo Canetta
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