on. CROSIO IN PISTA. Riceviamo: 1. RIELLO: "VOLETE ANDARVENE? RIDATECI I NOSTRI SOLDI" - 2. ACQUE - 3. TANGENZIALI 12.6.30.14

1. RIELLO

In aula, a Montecitorio, la risposta del sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti: il Governo è disponibile ad aprire un tavolo sulla Riello, ma la richiesta dovrà arrivare dal territorio. Benino ma certamente non abbastanza per il parlamentare leghista Jonny Crosio,che nel suo accorato intervento in aula ha richiamato la gravità della situazione in una zona, quella della Bassa Valtellina, già provata dalla crisi, che non offre alternative praticabili in termini di ricollocazione per i dipendenti della Riello.

2. "Lei non mi ha proprio convinto - ha esordito Crosio nella replica al sottosegretario De Vicenti -: la Valtellina non è l'hinterland milanese. Noi 180 persone non sappiamo proprio dove metterle: il valore assoluto può essere limitato, ma non quello relativo, e il governo deve capire la gravità della situazione". Poi l'affondo rabbioso nei confronti di un'azienda che ha dato sì al territorio ma che soprattutto ha preso. "La Riello - ha detto Crosio - si era insediata a suo tempo in provincia di Sondrio raccogliendo a piene mani gli incentivi messi a disposizione dalla Legge Valtellina e le agevolazioni dell'area industriale Morbegno-Talamona: ora se ne vuole andare? Che lo faccia, ma non senza prima restituire quanto ha avuto. Si tratta di soldi garantiti dallo Stato a seguito di una calamità che ha portato distruzione e morte, meritano rispetto: sono soldi dei cittadini che sono stati messi a disposizione per lo sviluppo della valle. La Riello non può pensare oggi di rinnegare quel patto siglato col territorio col pretesto della crisi e andare a produrre in Cina e in Iran abbandonando un sito produttivo e i suoi dipendenti. Per noi si tratta di un oltraggio che non possiamo tollerare".

3. ACQUE

"Il Governo Monti è stato ancora una volta ingiusto nei nostri confronti: questi professori-banchieri dicono di pensare ai conti dello Stato ma dimostrano quotidianamente la mancanza di sensibilità nei confronti dei territori e dei cittadini. E chi ci rimette sono sempre e solo i cittadini, che vedono calpestati i loro diritti". Il commento del parlamentare valtellinese è pesantemente critico nei confronti del Governo: poche settimane dopo aver sollevato l'errore nella delibera del Cipe sulla tangenziale di Morbegno, deve intervenire nuovamente per quello che ha assunto le sembianze di una ruberia. Il Decreto Sviluppo parla chiaro: le gare per le nuove concessioni delle dighe saranno indette dallo Stato e la gestione affidata al miglior offerente. Come a ratificare che i diritti dei territori, la volontà di compartecipare, non contano nulla.

"Sono sempre più sconcertato dalle sortite del Governo - sottolinea Crosio -. Ogni giorno siamo alle prese con errori, come nel caso della delibera del Cipe, o con decisioni che ci penalizzano pesantemente. Ma anche qui c'è la possibilità di intervenire, e lo faremo. Da federalista convinto, infatti, devo ammettere a malincuore che tutto si decide a Roma e che soltanto qui, con gli strumenti di cui come parlamentari disponiamo, potremo salvare il futuro della nostra valle. Le acque sono la nostra grande ricchezza ma, finora, sovraccanoni a parte, non siamo stati adeguatamente ripagati per quanto cediamo: il rinnovo delle concessioni, lo sappiamo da tempo, rappresenta la grande occasione che abbiamo per cambiare le cose e non sarà certo il Decreto Sviluppo a impedirci di lottare".Crosio ha immediatamente investito della questione i vertici della Lega Nord, dal presidente della commissione Bilancio della Camera Giancarlo Giorgetti al capogruppo Gianpaolo Dozzo, "ma non c'è stato nemmeno bisogno di sottolineare l'importanza che riveste per la provincia di Sondrio", aggiunge. Il nostro parlamentare è stato incaricato di seguire la questione dal capogruppo Dozzo: sarà proprio Crosio a vigilare nella commissione competente, la Attività produttive, sulla questione delle acque, e lo farà presentando emendamenti per la Lega Nord a sua prima firma. L'obiettivo è di modificare il contenuto del fatidico articolo 37 a nostro favore, riconoscendo al territorio quanto gli spetta. "Faremo tutto il possibile per ottenere ciò ci è dovuto, cambiando l'assurda decisione del Governo di escludere dal rinnovo delle concessioni delle dighe il territorio".

TANGENZIALI

Crosio: "La delibera per la tangenziale al prossimo Cipe"

Dopo l'errore, il testo è stato corretto: i ribassi d'asta saranno destinati a Tirano

Nella prossima riunione del Cipe, che verrà convocata presumibilmente nel prossimo mese di luglio, dovrebbe essere nuovamente approvata la delibera relativa alla realizzazione della tangenziale di Morbegno, questa volta, però, nella versione corretta, con l'esplicito riferimento riguardo alla destinazione dei ribassi d'asta per la variante di Tirano. Il parlamentare valtellinese Jonny Crosio ha appreso la notizia, ancora ufficiosa, da fonti Cipe. La novità è rappresentata dal fatto che le delibere, a stretto giro, saranno due: una, appunto, che sancisce quanto concordato nel Collegio di vigilanza, l'altra, successiva, che quantifica l'ammontare dei ribassi d'asta. Per Crosio si tratta di un'ulteriore garanzia: quei fondi saranno utilizzati per la tangenziale di Tirano, e per nient'altro.

"Dopo l'impegno assunto dal viceministro Mario Ciaccia, che aveva riconosciuto l'errore commesso, la presa d'atto del Cipe è un provvedimento in grado di prevenire eventuali obiezioni della Corte dei Conti riguardo all'esatto ammontare dei ribassi d'asta che non possiamo conoscere fino all'espletamento della gara - sottolinea Crosio che, per primo, aveva denunciato l'errore del Cipe -. Mi sento a questo punto di rassicurare tutti: il problema è stato risolto. Il mio non era stato un procurato allarme, come troppo frettolosamente aveva sentenziato qualcuno, bensì un intervento reso necessario da un errore che avrebbe potuto vanificare tutto il nostro lavoro per la viabilità provinciale. Fortunatamente, nel giro di poche settimane, si risolverà tutto".

Dunque le delibere del Cipe saranno due: quella relativa alla realizzazione della tangenziale di Morbegno con la destinazione dei ribassi d'asta per Tirano, che dovrebbe essere assunta il mese prossimo; quella che definisce l'esatto ammontare dei ribassi d'asta, dopo che la gara li avrà individuati, probabilmente nella prima metà del 2013. Due provvedimenti per un sospiro di sollievo, dopo i timori per l'errore commesso dal Cipe: i fondi per le tangenziali saranno presto al sicuro.

Approfondimenti