ARGOMENTI PROPOSTI DA Gustavo VITALI: 1) TAPPA DI COPPA DEL MONDO DI PARAPENDIO IN ITALIA 2) DA BERGANO IN AUSTRIA !

1) TAPPA

A Suello, vicino Lecco, si è conclusa la tappa italiana della Coppa del Mondo di parapendio alla quale hanno partecipato 124 piloti provenienti da ogni angolo del pianeta. Organizzata dall'Aero Club Lecco, dalla scuola di volo Parapendio Lecco e dal Parapendio Club Scurbatt, per sei giorni uno sciame di vele multicolori è decollato simultaneamente dal Monte Cornizzolo, riempiendo i cieli delle province di Lecco, Como e Bergamo. Il direttore di gara Giorgio Corti ha assegnato percorsi tra i 70 e 108 km, che hanno portato gli atleti a sorvolare monti e pianure delle tre province, limite il Canto Alto nella bergamasca, da un lato, a Brunate (Como), dall'altro, il monte San Primo nel

triangolo Lariano, la Valsassina ed altre luoghi che visti dall'alto

guadagnano in spettacolarità.Alla fine saranno esattamente 500 i chilometri percorsi, volando con un mezzo che si sostiene sfruttando unicamente le correnti ascensionali di aria calda, dette "termiche". Queste permettono al pilota di guadagnare quote considerevoli, la vera "benzina" del volo libero, e procedere "bruciando" metri d'altezza, fino a trovare un'altra ascendenza. I parapendio da gara superano i 60 km/h ed hanno un'efficienza tale da consentire un avanzamento di 9-10 metri per ogni metro di quota perso.Sul podio Christian Maurer, seguito da Andy Aebi e Christian Tamegger. Due svizzeri ed un austriaco ai primi posti; migliore tra gli Italiani il trentino Christian Biasi, decimo. Prima fra le donne Anja Kroll, Svizzera.

Festa di chiusura con uno spettacolo d'acrobazia offerto al pubblico assiepato sul lungolago di Lecco da parapendio, deltaplani, paracadutisti ed i velivoli a motore del Team Pioneer, preceduto dalla parata delle Vespe, gli scooter che hanno fatto la storia del trasporto in Italia. La Coppa del Mondo, dopo le tappe in Giappone, Spagna ed Italia, riprende a Kayseri in Turchia a fine agosto per finire a Tucuman in Argentina a metà

ottobre.

DA BERGAMo

Volare senza motore, sulle ali del vento, sfruttando come propulsore le correnti ascensionali d'aria calda, salire a quote mozzafiato, percorrere centinaia di chilometri, sorvolare gli scenari incontaminati delle valli alpine, è un progetto che Fabrizio Giustranti, bergamasco, pilota di deltaplano Dell'associazione Volo Libero Bergamo, ha pianificato per molti

anni ed infine realizzato. Decollato alle 13,45 di sabato dal Monte Farno in Val Gandino insieme a Marco Cereda, i due deltaplanisti raggiungevano subito quote notevoli. La quota è la sola "benzina" del volo libero, quella che permette di percorrere

grandi distanze, alla ricerca di nuove correnti ascensionali, dette

"termiche", da sfruttare per riguadagnare quella persa nel frattempo, e così via, verso nuove montagne e nuove valli, fino alla meta. La difficoltà maggiore è individuare lungo il percorso quale montagna, cresta o crinale garantisca le condizioni favorevoli per proseguire il volo. Non è cosa da poco.

I due piloti hanno volato sopra la Val Seriana, la Val di Scalve, la Val Camonica per passare in Trentino e sorvolare quella di Sole, D'Ultimo, Venosta, Passiria e raggiungere Vitipeno. Nel frattempo Marco Cereda abbandonava il compagno per atterrare oltre Merano, dopo ben 180 km. Giustranti, invece, proseguiva caparbio lungo la Val di Vizze per passare in Austria ed atterrava a Wattens, oltre Innsbruck. 210 i chilometri percorsi

in sette ore, 40 km/h in media, anche se un deltaplano è veloce fin'oltre i 100 km/h; quota massima 3600 metri, emozioni a non finire. Giustranti, elettrotecnico di Lallio, 44 anni, sposato con due figlie, vola dal 1985, una passione che assorbe interamente il suo tempo libero, e sogna oggi di raggiungere Monaco di Baviera, oltre 300 km di volo da Bergamo.

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