ARGOMENTO PROPOSTO DA Ernesta ALOISI: L?EVOLUZIONE DELLA CUCINA

Ecco: ormai è davanti agli occhi di tutti noi come il progresso abbia cambiato le nostre abitudini. Io, nata a Testaccio da madre trasteverina e residente alla Garbatella, sono una vera “romana de Roma”. Ho tre figli (ormai adulti) e sono nonna da tempo, ma quanto rimpiango il focolare domestico! Proprio dell’evoluzione della cucina vorrei parlare. Io conservo un ricordo di questa stanza che è diametralmente opposto alla realtà odierna. Negli anni della mia infanzia la cucina era la stanza più importante della casa, spesso la più grande ma anche la più calda perché all’epoca le cucine erano di ghisa e rilasciavano un tepore costante. Era il regno di mia mamma, Jole. Il luogo in cui ci si riuniva non solo per preparare i pasti e per mangiare, ma anche per chiacchierare, per fare i compiti al ritorno da scuola, per accogliere gli ospiti quando la sala da pranzo non era stata ancora scoperta! Insomma, era il centro della casa, il luogo in cui respirare gli umori della famiglia. Negli anni ha perso progressivamente questa valenza primaria, forse perché non è più il regno della donna che a casa ci sta sempre troppo poco, o forse perché a casa si mangia sempre meno e il fornello a microonde la fa da padrone! Che dite, ho ragione io a ricordare con la nostalgia di una nonna testaccina i cari tempi di una volta, appartenenti alla mia Roma sparita? Quanto ricordi, memorie, nostalgie, rimpianti ho per la vita “de ’na vorta” quando ero una giovane romana di un tempo che non c’è più!

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