ARGOMENTO PROPOSTO DA Nando MASCHERPA (x): CI AUGURIAMO CHE IL REFERENDUM VENGA APPROVATO

Partiti di governo minacciano crisi dando dell’Italia una immagine negativa a livello internazionale. Ministri preannunciano ripetutamente le dimissioni ma rimangono incollati alla loro poltrona. Leggi importanti passano per decreto. Il Parlamento è esautorato dalle sue funzioni legislative. La confusione regna sovrana nella compagine governativa e rischia di portare l’Italia nel caos. Assomigliamo sempre di più ad una “repubblica delle banane”. Ma la democrazia esiste ancora in Italia?

Ci auguriamo che il Referendum venga approvato per fare un po’ di pulizia nell’Italia della politica salottiera. I piccoli partitini dall’Udeur ai Verdi, dall’Italia dei Valori ai Comunisti Italiani, dallo Sdi alla Democrazia Cristiana e altri ancora sono tutti in fibrillazione perché saranno quelli giustamente penalizzati da una nuova legge elettorale. Ma questi hanno già pensato, sembra, a fare intrallazzi. Formare cioè unioni partitiche al fine di superare le probabili soglie di sbarramento … per poi, il giorno dopo, dividersi ancora una volta prendendo per i fondelli tutti gli elettori. Noi auspichiamo che queste furbizie italiche non siano più realizzabili e che la nuova legge elettorale possa finalmente offrire presupposti di governabilità.

Anche le così tanto decantate primarie del Pd assumono sempre più l’aspetto di una farsa. C’è già il vincitore incoronato re e le Bindi o i Letta della situazione non rappresentano altro che candidati di lieve disturbo i quali, per dirla con Parisi, in gergo militare sarebbero chiamati “sottufficiali”. Questo è un altro limite del nascente Partito Democratico ed inoltre a nessuno sfugge che nello schieramento di Veltroni c’è tutto e il contrario di tutto.

Ma dov’è finita la società civile che avrebbe dovuto dare vitalità a questa nuova formazione partitica? Era davvero tutto un pretesto per la fusione a freddo di due partiti in crisi di identità e di rappresentanza? Le primarie arlecchinate serviranno forse a far scucire agli elettori Pd (già impoveriti da Prodi …) altri soldi per un progetto nebuloso dai contorni incerti e neppure confortato da una qualche forma di tesseramento. E poi … questo è proprio un confronto democratico?

Attenti: all’orizzonte si preannuncia un altro evento interessante. Si sta concretizzando il progetto politico dell’ex sindacalista Pezzotta, a cui già parecchi parlamentari guardano con particolare simpatia. E sta già facendo proseliti in ambedue gli schieramenti.

Si spera che il governo Prodi cada presto. Magari ad ottobre e per mano della sinistra radicale. La maggioranza degli italiani, tartassati, sarebbe certamente felice. La soluzione auspicabile e utile potrebbe essere allora un governo istituzionale a termine che ci porti alle elezioni.

Il malumore che serpeggia per il caro-vita è stato anche amplificato dal provocatorio intervento di Bossi riguardante le tasse. Prova ne è che i previsti aumenti settembrini già preoccupano tutte le famiglie italiane. Proprio in questo contesto siamo stati diretti testimoni delle lamentele di una pensionata ultraottantenne: “... neanche al tempo del fascio hanno aumentato il pane e il latte”.

(x) Coordinatore Regionale “Moderati-Riformisti”

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