ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) MI PIACE PAPERINO 2) TROPPI SOLDI A ROM E CENTRI SOCIALI

Paperino

Negli ultimi tempi fluttuo in un mare di dolori fantasma e sensazioni fasulle, create dal cervello per tormentarmi e confondermi. Sento il solletico di una mosca anche se non c’è nessuna mosca. Sono sempre più distratto. Non avverto nulla e mi rendo conto in ritardo al Bar che una tazza di caffè bollente mi si è rovesciata addosso e mi sta ustionando. Sarà perché ho 51 anni? Eppure ero convinto che la mia sensibilità fosse di recente perfino aumentata. Non mi ritengo un uomo coraggioso, fisicamente e moralmente. Ma prima no, era diverso. Prima ero sempre pronto a tutto. Ora invece il mio coraggio viene meno. Al lavoro cerco sempre di spuntarla, di essere all’altezza. Ho fatto castelli in aria, ho fantasticato, ma i risultati non sono stati del tutto quelli desiderati. Nella mia incessante battaglia non ho raggiunto nemmeno una delle importanti vittorie di cui sognavo. Buoni risultati sì, ma, alla fin dei conti, sempre piccoli successi. Sono convinto che per me è arrivato il momento della fine dei sogni. Dei veri sogni. Ho cercato invano un posto migliore. Dov’è quel posto? Nella Terra-che-non-c’è? A Oz? Temo che arrivino i pensieri più oscuri, che mi potrebbero sommergere come una marea crescente. In ogni modo potrei, una volta per tutte, anche lasciar stare, non essendo stato in grado di raggiungere l’obiettivo principale. Di fatto il risultato conseguito è diverso, molto diverso da quello sperato. Ho paura che, se non ci saranno altri miglioramenti, potrei precipitare nell’apatia. Nell’indifferenza. Di sicuro non tratterrò il fiato nell’attesa di altri miglioramenti. E’ giusto così! A questo punto mi chiedo quando tornerò a casa? Lì, la mia tana trabocca di libri di letteratura e di filosofia, di dischi jazz e di film di Woody Allen. A casa c’è mia moglie. Mi piace il calore della sua vicinanza, il dolce profumo di fiori del suo sapone, il solletico dei suoi capelli sulla mia guancia quando mi si avvicina. A casa ci sono i miei due figli. Ragazzi abituati a cavarsela nello studio e nello sport. Riflessi pronti. Allora, Mario, muoviti! Mentre cammino, ascolto Bob Dylan con il mio MD tascabile pensando a quando ero giovane. Che bei tempi! Mi è sempre piaciuto Paperino. L’ho sempre amato, e forse per questo sono simile a lui. Mentre non assomiglio per niente a Gastone, probabilmente perché l’ho sempre trovato insopportabile. Mi irrita, infatti, vederlo con una nuova macchina fiammante vinta alla lotteria, andare via con Paperina lasciando Paperino a dare testate sui muri. Infatti Gastone è sempre fortunato. Esce con Paperina sotto gli occhi di Paperino ed ogni volta riesce ad ottenere quello che vuole. Zio Paperone non è mai in grado di tiranneggiarlo. Oltretutto è prepotente, arrogante e non è mai generoso. Infatti Gastone, vestito con la sua elegante giacca verde con fiore all'occhiello, cappello rosso in testa e riccioli biondi sempre in ordine in testa, non ha mai bisogno di lavorare, tanto è la fortuna a pensare a lui. E' anche vero, però, che anche Paperino ha un pò di fortuna: non è solo! Gastone invece è sempre solo. Niente male. Questa volta ho fatto centro. Ma adesso basta. E’ ora di andare a letto. Effettivamente, penso, certe volte bisogna concedersi qualche indulgenza.

Troppi soldi

Il candidato a Sindaco di Roma, il Ministro Gianni Alemanno, ha fatto giustamente presente che troppi soldi vengono destinati dal Comune di Roma ai rom ed ai centri sociali. Si assiste, infatti, ad una vera e propria manovra pre-elettorale che destina fondi consistenti su capitolati discutibili, spartiti secondo criteri di esigenze opinabili. Tanto è vero che, a fronte dei 3,7 milioni di euro per manutenzione ordinaria e gestione dei campi rom, solamente 1.9 milioni di euro sono stati stanziati per l’emergenza abitativa. Per non parlare, poi, dei 20 milioni di euro destinati a interventi in strutture periferiche, che riguardano i centri sociali dell’estrema sinistra. Difatti Gianni Alemanno ha detto che sembra di assistere ad una manovra che viene fatta sottobanco. Io ritengo che questo non è un bel modo di chiudere i lavori comunali, specialmente nei confronti di noi elettori. Comunque non c’è da stupirsi molto se pensiamo che i nostri attuali amministratori comunali sono per lo più appartenenti ai DS, i quali sono come certi quadri che vengono dipinti e ri…dipinti, ma tela e cornice rimangono le stesse: scrosta che ti scrosto alla fine rispuntano sempre loro, la falce e il martello!

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