ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) BENZINA 2) CAMPIONI, UN ANNO DOPO 3) CIAO

1) BENZINA

Oggi non lavoro: è festa. Mi alzo presto, esco di casa e mi avvio in silenzio ai cancelli del parco dell’Appagliatore. L’estate tarda a farsi valere in quest’ultima settimana di giugno. Un paio di belle giornate, spettacolari ma senza seguito, sono bastate a convincerci che il gran caldo è arrivato. Invece il cielo coperto e una volitiva tramontana minacciano spruzzi di pioggia. Provo a richiamare alla memoria la mia situazione familiare. Mi torna in mente la strana situazione del mio ufficio e un sospetto comincia a prendere forma. Ho iniziato a lavorare pieno di entusiasmo giovanile. Ora il mio viso, all’età di 52 anni, è segnato dall’amarezza e dal disincanto. Una speranza avvizzita nella routine. Nella certezza che si ottengono privilegi sono con l’aiuto di raccomandazioni. Sono troppo impegnato a contemplare l’enigma dei miei ideali smarriti. Ormai la mia mente serba quel suo nonsoché di sbiadito e di stantio, come il tanfo esausto di ricordi malinconici che sale da un cassetto rimasto chiuso troppo tempo. Troppo impegnato nel tentativo di ricordare, mi faccio sorpassare dall’arrogante prepotenza di colleghi con sponsor. Breve pausa. Io non li ho. Sono uno snob. Proprio uno snob all’ultimo stadio. Secondo me mi sto bevendo il cervello. Mi preoccupo. Mi preoccupa sia la mia salute mentale sia il mio benessere fisico. Comincio a sentirmi irrimediabilmente depresso, per cui mi avvio verso la strada di casa. Tra gli itinerari per tornarci c’è quella che costeggia il lungomare. E’ più lunga e io, per pura indolenza, l’ho spesso disdegnata: ora mi invita con la promessa di una vigorosa passeggiata e di una detergente brezza marina. Impiego pochi minuti a rendermi conto di aver commesso un errore madornale: ecco una pioggerellina fastidiosa. Entro in un bar. Bevo un caffè. Mi gira la testa. Mi bagno il viso con l’acqua fredda nella toilette degli uomini. Giungo alla decisione: bisogna uscire all’istante dal bar prima che cominci a piovere più forte. Chiaro. Falso allarme: è uscito il sole. Raggiungo, allora, la spiaggia di Faber Beach. In questo momento è poco frequentata. Mi siedo sulla riva. Il tempo è appena cambiato: all’improvviso fa caldo, un caldo che si vede solo alla fine dell’estate, senza una bava di vento e con un cielo sgombro, azzurro. Incredibile. E dire che solo pochi minuti fa pioveva! Sto fissando già da un po’ quell’azzurro a mente sgombra, quando mio figlio Gabriele si avvicina, tenendo Irene per mano. Vuole dirmi se voglio andare al porto con loro. Faccio una smorfia. Sul momento rifiuto la proposta, ma poi mi ammorbidisco, pensando di essere troppo cinico. Vado con loro. Arrivati al porto ci sediamo su una panchina. Faccio un risata senza allegria. Il che spinge Gabriele a chiedermi, sogghignante: “Tutto a posto?” “Sì. Tutto a posto, sì”. “Non sembri in gran forma, papà” replica. “Sì. Sì, è vero” dico con una certa titubanza. “Embè, che intendi dire?” ribatte. “Per carità” rispondo “Nulla di serio. Solo m’è andata la luna di traverso pensando a problemi in ufficio. Incarichi, reggenze, raccomandati, protetti e fortunati. Non è niente. Sto bene, sto bene” ringhio sottovoce. Gabriele prende Irene per mano e la conduce verso la riva. Appena sono a distanza di sicurezza penso con odio irriducibile alle mie vicissitudini lavorative. Ripugnanza. Disprezzo. Mmm, meglio pensare a altro. Fortunatamente incontro un amico. Ci mettiamo a parlare del più e del meno. Di politica. Di calcio. Di musica. Di teatro. Poi il discorso si sposta sul carovita. E sull’aumento del costo della benzina. Noi automobilisti che in questa estate percorreremo l’Italia per raggiungere le località vacanziere dovremo fare i conti con prezzi-record: fino a 1,4 euro al litro in alcuni impianti. Primi tra tutti quelli del Lazio dove - in virtù dell'addizionale regionale - un litro di carburante ha ormai superato la soglia delle 2.700 lire del vecchio conio. Ma la verde, anche senza considerare le regioni con sovrapprezzo, viaggia ormai vicinissima a quota 1,4 euro anche in autostrada dove, a fronte di un prezzo consigliato che in alcuni marchi è a quota 1,369 euro, si applica un 'differenziale' di 0,011 euro al litro in più. Mentre continuano le tensioni internazionali sui prezzi del barile che tra alti e bassi si mantiene sui 70 dollari, i prezzi della benzina alla pompa hanno ripreso da qualche settimana la loro corsa. E si sono riportati, sui listini consigliati dalle compagnie ai propri gestori già da giorni ad un soffio da quota 1,37 euro al litro. Ma percorrendo le strade e le autostrade italiane non è difficile trovare livelli più alti. A cominciare dalle autostrade e dalle tangenziali dove è previsto un differenziale fino a 0,008 euro in più rispetto al prezzo di vendita consigliato dalle compagnie, passando per le reti viarie di alcune regioni come il Lazio e la Campania che da tempo hanno applicato una tassa regionale di 0,03 euro al litro. E dove, quindi, il prezzo viaggia già sugli 1,4 euro al litro. Prezzi sopra gli 1,4 euro sono già possibili anche nei distributori notturni dove è presente il benzinaio (+0,011 il differenziali previsto per questa tipologia). E mentre i prezzi si avvicinano così al record storico di tutti i tempi (1,409 euro su alcuni listini consigliati l'estate del 2006), i rincari per noi automobilisti italiani si traducono, solo dall'inizio dell'anno, in un maggior aggravio di oltre 7 euro per ogni pieno di un'auto di medio-alta cilindrata. All'inizio del 2007 per un litro di verde erano necessari infatti 1,233 euro contro la punta di 1,369 euro raggiunta oggi in alcuni distributori. Il mio amico “ciao, allora”, mi dice soltanto. “Meglio rientrare” dico a Gabriele”. “Vai tu” mi risponde. “Io resto qui per un po’ con Irene”. Mi rialzo indolenzito. “Sicuro?”. “Sì”. Noto il suo viso non più preoccupato. “Stai tranquillo, papà, fra poco torno anch’io”. Bene. Torno a sorridere e riprendo a camminare verso casa.

2) CAMPIONI, UN ANNO DOPO

Altrochè. 9 luglio 2006, un anno fa, notte d'estate tedesca, Berlino: l'Italia batte la Francia ai rigori ed è campione del mondo per la quarta volta. Tenendo la giacca sul braccio, apro la porta e, cercato vanamente perchè oggi, 9 luglio 2007, il calcio italiano celebra silenziosamente il primo anniversario di un trionfo inaspettato, esco. Non mi volto indietro.

3) CIAO

Il 1 luglio 2007, è morto un mio amico, Giulio Cesare Filippi.

Era anche il Direttore della "Buchetta di Collevecchio" .

Ciao, Gege.

Approfondimenti