ARGOMENTO PROPOSTO DA Virgilio CAIVANO: PLURALISMO E LIBERTÀ NELLA RADIOTELEVISIONE E NELLE TELECOMUNICAZIONI

Il conflitto d¹interessi non può prescindere dal diritto dei cittadini ad avere una buona e libera comunicazione. Il dibattito aperto in questi giorni sulla necessità di un rapporto serio e regolato tra comunicazione e potere politico è strategico per il futuro delle democrazie e sempre di più presente nella vita quotidiana di ognuno di noi.

I fortissimi interessi economici e la pericolosa concentrazione di potere di controllo della comunicazione ad oggi in pochissime mani non deve lasciare indifferente la pubblica opinione e necessita di regole chiare e forti per tutti. La nuova legge deve essere l¹occasione per colpire la cattiva comunicazione ed evitare che potere politico e informazione stiano nelle stesse mani per garantire un pluralismo reale nel settore della radiotelevisione e delle telecomunicazioni. La politica ha il dovere di stabilire il recinto dentro il quale occorre muoversi e non aspettare che i grandi gruppi consolidati trovino da loro gli equilibri per i loro interessi per poi essere ratificati con una legge ad hoc. Occorre quindi un nuovo dibattito pubblico e popolare dal quale partire per costruire regole condivise per definire un rapporto chiaro tra i cittadini e i grandi gruppi di comunicazione. Una nuova e moderna legislazione che favorisca un modello di sviluppo non imperniato sul controllo dei pochi ma sul pluralismo attivo di tutti. Fuori i Partiti politici dalla RAI e fuori i monopolisti privati dalla politica. Per i Piccoli Comuni la buona comunicazione libera e di qualità è fondamentale per costruire dal basso il rilancio vero delle piccole comunità locali. Un Paese libero dal controllo della Radiotelevisione e delle telecomunicazioni è un Paese dal grande futuro e questo è un preciso dovere della politica.

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