SI VOTA PER IL SINDACO DI SONDRIO (fra 139 giorni). E' DURA. OCCORRONO A SONDRIO 1000 NUOVI RESIDENTI
Si avvicina il giorno del voto per scegliere l'inquilino della Stua di Palazzo Pretorio per il prossimo quinquennio, sia un volto nuovo oppure 'il solito Alcide' che cerca di fare bingo per la quarta volta. Lui é sceso in campo già da tempo, sicuro del sostegno politico e prima ancora che il suo Partito, e gli abituali alleati, si pronunciasse. Per questi comunque va bene così perché sanno che se le cose sono andate splendidamente per loro in passato é stato per chi era candidato a Sindaco (oltre, la prima volta, al personaggio che c'era in cabina di regia con Molteni). Sanno anche che non sarebbe bastato questo fattore se non ci fosse stato, tutte e tre le volte sia pure con connotazioni diverse, il determinante aiuto 'degli altri' ogni volta impantanati su problemi solo in parte reali e in altra parte artificiali.
Voteranno i cittadini di Sondrio? Sondrio non é la Sicilia. Gli amministratori non sono certo catalogabili come casta. Sul tavolo non ci sono problematiche astruse. Ci sono i problemi quotidiani di ciascuno di noi. Non ci sono ragioni reali per non andare ai seggi.
In questo quadro c'é solo da sapere chi sarà l'altro, o altra, candidato o candidata (la voce che gira é interessante... E di sicuro meglio rispetto a quella di un rientro a Sondrio, dopo qualche anno). Perché uno, o una, soltanto? L'altra volta c'era la fila, con ben sei candidati, ma ci si é accorti che non é un bel sistema. Ce ne fossero questa volta anche solo tre a competere con il Sindaco uscente il consiglio sarebbe di non spendere neppure un €uro per manifesti, santini e quant'altro in quanto assolutamente inutili per persone ineluttabilmente votate alla sconnfitta. Se il match fosse a due, magari anche M/F (maschio - femmina), sempre che i competitori non commettano l'errore del 2008 scegliendo all'ultimo minuto, la contesa potrebbe riequilibrarsi anche perché questa volta il bilancio dell'Amministrazione uscente, al di là di realizzazioni che partono da tempi lontani, non é così entusiasmante...
Cosa cé dietro l'angolo
Chiunque vinca deve sapere che non é consentita la saga dei Capuleti e Montecchi. Non il consociativismo certo ma un rapporto diverso da quello che c'é stato sino adesso definito dal consigliere Massera di Sondrio Liberale "dittatura della maggioranza". Lo esige la situazione del capoluogo e del Comune. Quelli che abbiamo chiamato i "104 capi d'accusa' contro l'Amministrazione, sono un sintomo della situazione. 104 vetrine nel centro con le scritte 'Vendesi' oppure 'Affittasi' non sono solo lo specchio della crisi generale ma in parte non indifferente della situazione locale, come si é dimostrato in precedente articolo (x), a scelte e non scelte dell'Amministrazione comunale. Da tale articolo pubblicato alla vigilia del voto del 2008: "E' evidente che con le imminenti elezioni si debba cambiare marcia. Tutti, anche le formazioni attualmente in maggioranza. Qualcuno si é già messo a lavorare. Per quel che possiamo la nostra mano (e anche qualcosa di più se occorre a chiunque, senza caratterizzazione politica. E' il momento di quello che é mancato (sentita l'assenza in Comune di Stefanelli, fuori di Carnini), il momento delle idee. Ne abbiamo già fornite diverse, qualcuna c'é ancora". Una volta di idee ne giravano parecchie e la stampa locale contribuiva a diffonderle in profondità. Il primo dato positivo era la possibilità di confronto con quel che positivamente ne derivava. Il secondo era il ruolo. Questa circolazione di idee da un lato serviva a correggere il tiro se questa necessità emergeva dal dibattito, dall'altro costituiva alimento culturale che é lievito di crescita. Per fare un esempio, senza polemica ma oggettivo e tale da riflettere pareri diffusi in proposito, in un clima di confronto, e magari anche di attività dei Partiti, certe scelte sarebbero state confermate? Non citiamo il sottopasso ciclopedonale del Lungomallero essendo stato un argomento ripetutamente trattato con un diluvio di firme che probabilmente aumenterà ancora e di parecchio (e forse anche con intervento di una trasmissione satirica nazionale). Ci riferiamo alla pista ciclabile lungo Via Vanoni dal costo astronomico. Sul cartello di rito figura la cifra di 540.000 € mentre in delibera si parla di quasi 700.000. Non diciamo che é inutile, tutto é utile ma in momenti neri come gli attuali... A chi dovesse obiettare che si tratta di opera rientrante nell'intervento dell'area Carini si risponde che lo paghiamo tutti noi visto che viene considerato a scomputo degli oneri di costruzione e che, come si sono cambiati, giustamente, alcuni vincoli si poteva cambiare anche per tale pista ciclabile che muore una volta arrivata all'area Carini.
Tant'é. Non resta che prenderne atto e non solo alla cittadinanza ma persino ai consiglieri comunali. Obiettivamente non possiamo non riconoscere che ha ragione chi chiede se la partecipazione é solo quella delle manifestazioni, alle inagurazioni e cosette simili?
Torniamo ai guai.
I guai
Mentre Castione fiorisce e si allarga - il momento per approfondire era quello del PGT di Sondrio, quando una soluzione era possibile; se manca una politica urbanistica le conseguenze arrivano; come mazzate - Sondrio langue. E non ci sono solo le vetrine vuote con le eccezioni (la Via Trieste ad esempio - che dovrebbe insegnare qualcosa in fatto di revisione viabile di un piano che doveva valere solo fino alla tangenziale e che é nella sostanza ancora quello del 1984!
Le gru. Continuano ad edificare. Basta salire in quota e guardare giù. Nuovi appartamenti, nuovi negozi o attività commerciali-direzionali (i capannoni a Castione).
L'invenduto, o l'inaffittato, cresce e cresce e cresce. Non c'é più nessuna attività nel capoluogo che offra opportunità di lavoro. Decadimento del capoluogo, impoverimento di tanti e questo al di là della crisi generale. E domani l'azzeramento o quasi nel bilancio della voce oneri di urbanizzazione e costo di costruzione.
Il rimedio
C'é un rimedio?
Sul piano teorico sì.
1000 residenti in più
Abbiamo fatto i conti degli edifici in costruzione. Abbiamo aggiunto quelli già autorizzati. Li abbiamo sommati con lo sfitto in città. Partendo da questi conti siamo arrivati alla conclusione che per risolvere la situazione c'é bisogno che in città vi sia un incremento di residenti di circa un migliaio. Anche meno se però si verifica un incremento di attività che determinino posti di lavoro possibilmente qualificati.
Follia?
Follia? No, per niente. Ci sono in Sondrio esempi del passato che idee allora definita follia si sono tradotte in realtà. Nel nostro caso si tratta di una impresa per la quale ci si é lasciati sfuggire l'occasione quando poteva essere più propizia e quando il Comune ne aveva facoltà. Oggi é cosa molto più complicata ma non impossibile se si pensa in grande, unico modo per innovare e dare un futuro migliore alle giovani generazioni. Tocca al nuovo Sindaco, M o F, chiunque sia, porsi quest'obiettivo, tempo cinque anni, il mandato intero e nel frattempo fare quegli interventi urgenti, boccata d'ossigeno per le attività del capoluogo, lasciando a parte l'ideologia, vedasi questioni viabilità - pedonalizzazione.
Di che si tratta ci guardiamo bene dal dirlo per non fargli fare la fine della galleria in corso Italia, una realizzazione certo strategica e per il Comune meno costosa di quella, non molto utile, pista ciclabile di Via Vanoni (e quella di Via Ventina?). Che si poteva fare. Che si potrebbe ancora fare pensando alle esigenze della città, non solo a quelle dopo le cinque, ma soprattutto a quelle della giornata che vogliono dire sviluppo.
f.
(x) http://www.gazzettadisondrio.it/37134-3__comune_di_sondrio__a__duecentot...