ARGOMENTO PROPOSTO DA Andrea GISOLDI: LA POLITICA DEMITIANA FINISCE NELLA SPAZZATURA (E NOSTRO COMMENTO)

Duecento, tra Sindaci, Consiglieri Comunali, Sindacalisti, ambientalisti e imprenditori, i partecipanti all’incontro promosso dal Sindaco di Lacedonia(AV), Mario Rizzi e dal Capo gruppo consiliare del Prc Antonio Dininno, per dire no alla proposta indecente di stoccare una massa enorme di rifiuti in alcuni capannoni dell’Area industriale “Calaggio” a cento metri dal Casello autostradale di Lacedonia, proprio sul confine campano con la Regione Puglia e la Provincia di Foggia in particolare. Una scelta frutto più dell’improvvisazione che di un piano organico serio e realmente teso a risolvere concretamente il disastro dell’emergenza rifiuti in Campania. “Una situazione ha detto con forza il Segretario provinciale della Cisl di Avellino, Ciro Ferrara, voluta dalla politica che in questi anni si è letteralmente ingrassata sulla questione dei rifiuti. Sono arrabbiato e non sopporto più la incapacità e nello stesso tempo la voracità di questa classe politica che ha fatto della Campania una grande pattumiera per i cittadini ed una grande fortuna economica per qualcuno. Quali risultati hanno prodotto i consorzi, se non quello di pagare stipendi da favola ai consiglieri? La domanda inquietante lanciata dal sindacalista della Cisl di Avellino”. Dichiarazioni pesanti quelle del Segretario Cisl che hanno trovato il consenso pieno dei tantissimi Sindaci che hanno voluto con la loro presenza testimoniare solidarietà al Sindaco di Lecedonia, Mario Rizzi, e nello stesso tempo hanno rimarcato la necessità di fare qualcosa, di agire senza più tutele politiche di nessun genere. “Il territorio è nostro - ha detto il Sindaco di Lacedonia - e tutti insieme dobbiamo lavorare per rilanciare lo sviluppo nelle nostre aree interne. Dobbiamo lavorare a progetti intercomunali per superare inutili campanili che hanno solo creato problemi.

Applaudito l’intervento del Portavoce del Coordinamento nazionale dei Piccoli Comuni italiani, Virgilio Caivano, -che ha dichiarato: -“Occorre la consapevolezza da parte di tutti di una rinnovata azione politica che parta dal basso e trovi il protagonismo vero dei Sindaci e delle popolazioni intorno ad un progetto condiviso a partire dalla prossima programmazione 2006-2013. I rifiuti sono un problema, ma possono trasformarsi i una grande opportunità se inseriti in ragionamento di filiera, collegato al rilancio delle aree industriali del Cratere ed aperto alla aree produttive del versante pugliese. Costruire una nuova interreggionalità, l’orizzonte politico verso il quale tendere”, ha concluso.

Questa è stata la politica Demitiana in questi ultimi anni, che inizia negli anni ’90 quando barattò i destini della sua terra e della sua gente come mercanzia da carni da macello; una politica campana fondata sul vassallaggio senza prospettive, senza speranza tra immondia, suicidi e droga. Una terra l’Irpinia e la Campania da ripulire nella morale, una politica finita appunto nella spazzatura.

Andrea Gisoldi

Il nostro commento

Dal 1999 con Andrea Losco e dal 2000 con Antonio Sassolino il centro-sinistra governa la Regione Campania. Dal 1993, prima con Bassolino e poi con la Jervolino il centro-sinistra governa il Comune. Noi non parteggiamo per nessuno e abbiamo aperto il nostro giornale a tutti, ma non ci va che le cose vengano presentate all’insegna, da parte di qualcuno, del “non c’ero e se c’ero dormivo”.

Qua, in cima all’Italia, non riusciamo a capire la logica di laggiù per la quale con Sassolino e Jervolino al vertice da una vita la colpa sarebbe demitiana… Magari è così ma allora lo si spieghi documentando. Poi, per quanto riguarda il problema, visto che i Sindaci convergono, se ne trovi almeno uno fra loro che si dichiari disponibile per ospitare i rifiuti. Sta bene con i discorsi di principio ma, fatti questi, arriviamo al sodo. Macedonia non li vuole? Sta bene. Chi altro si fa avanti di quelli che hanno dato la loro solidarietà? Uno almeno lo si troverà. Non c’è nessuno? Allora le solidarietà sono ipocrite e Macedonia li ospiti (sia pure a pagamento, s’intende).

Come pure l’affermazione del Sindaco di Napoli che ha testualmente detto in TV “…la finissero di gettare fango su Napoli”. Se è venuto lì addirittura d’urgenza il Presidente del Consiglio vuol dire che qualche problemino c’é. E il fango su Napoli, signora Jervolino, lo sta gettando a piene mani una parte dei napoletani che infangano l’altra parte che sarà fatta di gente allegra e ridanciana ma, verificato, più che laboriosa e che non merita le facili etichette (Così come la nomea dei Borboni ai quali invece i Savoia arrivavano non oltre il polpaccio!).

Certo che se si comincia a non vedere i due sul motorino, il casco che manca, il semaforo il cui rosso non è un obbligo ma un invito e via dicendo si scoraggiano gli onesti. Ci sono problemi seri, una situazione sociale complessa, una classe dirigente dipinta come messianica e ora, denudato il re, in panne.. Ma se non si comincia dalle piccole cose i grandi problemi non si risolveranno mai. (NdR)

Approfondimenti