Riordino Rete Ospedaliera: Riorganizzazione, tagli e qualche novità 11 12 10 33
Riceviamo e pubblichiamo:
In merito al Piano di Riordino della nostra Rete Ospedaliera (2011-2015), SEL provinciale con gli esponenti di SEL dell'Alta Valle esprimono la loro preoccupazione per questo riordino, considerando quello già avvenuto nel recente passato.
Un passato che ha avuto, come caratteristica principale, una riorganizzazione fatta di "tagli": parola tanto disprezzata ma che rende perfettamente l'idea di qual è il cammino sin qui fatto. Un cammino imposto in primo luogo dal Governo, in secondo dalla Regione Lombardia e per finire dai vari amministratori. Sarebbe molto interessante, in merito a ciò, confrontare quanti posti letto sono stati tagliati nel pubblico e quanti ne sono stati accreditati al privato.
Anche questo piano ha ovviamente la stessa caratteristica: "giustificata" dalla pesante crisi in atto dove sembra che l'unica soluzione sia solo il tagliare e screditare il servizio pubblico,cosa molto cara anche al precedente governo (Berlusconi).
Non poteva quindi essere altrimenti.
Nonostante tutto ciò si potrebbero scorgere, all'interno del Piano, alcune novità per i nostri cittadini. Usiamo il condizionale perché, per esperienza, sappiamo quanto i precedenti Piani organizzativi abbiano più eliminato che creato.
I cambiamenti riguardano prevalentemente il presidio di Sondalo, dove con la scelta di instaurare il modello che si basa sull' "intensità di cura" si accorpano diversi reparti. Tale modello infatti prevede di mettere al centro il paziente con i suoi bisogni in un sistema flessibile dove "la sanità ruota intorno a lui". Modello ormai diffuso che però in provincia di Sondrio, per storia, tipi di strutture, dislocazione dei presidi e non ultime le esigenze dei cittadini, avrà difficile realizzazione e non gradiremmo poi scoprire che sia stata soltanto una buona "legittimazione" ad un taglio di posti letto. A questo modello infatti dovrebbe poi corrispondere un risultato in termini di efficienza ed efficacia che non vorremmo fosse a scapito del personale e, soprattutto, dei cittadini.
Le novità invece riguardano la realizzazione di un Centro per i disturbi alimentari e un'unita operativa per le cure dei sub-acuti.
Inoltre un'importante collaborazione tra enti (aovv-terme-enti privati) potrebbe dare vita ad un Centro di Rieducazione funzionale, ambientale e occupazionale.
Sulla carta quindi progetti rilevanti che, se realizzati compiutamente, darebbero nuova linfa alla AOVV, all'alta valle e non solo.
Un dubbio rimane sulla scelta di trasferire il CAL - Dialisi di Bormio all'interno dell'ospedale Morelli non essendoci chiarezza su quanti sono i cittadini che poi dovranno effettuare viaggi dall'alta valle per 3-5 volte la settimana, con notevole disagio che si andrà ad aggiungere allo stato di salute precario.
Da capire meglio e approfondire è l'intenzione di costituire comunità psichiatriche all'interno del presidio di Sondalo in uno dei padiglioni rimasti inutilizzati.
Negli altri presidi gli interventi sono prevalentemente di carattere strutturale e riorganizzativo. A Sondrio si resta in attesa del completamento del nuovo blocco operatorio che darà un assetto più definitivo al presidio.
A Morbegno dovrebbero venire avviate e potenziate le attività di Oculistica e Odontoiatria con annesse prestazioni complesse di chirurgia orale che, se da un lato caratterizzerebbero il presidio, dall'altro rischierebbero di svuotarlo dei servizi di prima necessità per i cittadini. Come la chiusura di Ortopedia e Chirurgia che hanno portato anche un notevole calo di ricoveri, presumibilmente riversatisi su Lecco.
A Chiavenna verranno messe in atto solo riorganizzazioni per ridare all'ASL spazi sinora utilizzati dall'AOVV.
Ci si augura che per questo Piano non avvenga ciò che è già accaduto per i precedenti e cioè che le buone intenzioni rimangano solo tali e invece prevalgano gli interessi che fanno risparmiare in termini puramente economici.
Il dubbio è che non avvenga come per l'Unità Spinale che, a detta di tutti i Direttori, era il fiore all'occhiello ed invece ha visto in pochi anni ridursi i posti letto del 50%, pur avendo tassi di saturazione altissimi soprattutto da fuori provincia e fuori regione. Emblematici i titoli dei giornali provinciali che ad ogni presentazione di Piano titolavano: "la Riabilitazione decolla al Morelli".
La scelta di "riorganizzare" deve essere quindi fatta con la seria volontà di far funzionare al meglio ciò che rimane, assicurando in questo modo i principi di efficacia ed efficienza a vantaggio di pazienti, dipendenti e cittadini della provincia di Sondrio.
Claudio Protto (x)
(x) SEL provinciale (Sinistra Ecologia Libertà )