ARGOMENTO PROPOSTO DA enne enne (nn): SU GRILLO AMARILLI ALCOLICO?

Buon pomeriggio Direttore,

dall'articolo presente anche sul vostro sito

http://www.gazzettadisondrio.it/12362-vaffan_grillo_comico.html

non si riesce a capire se l'articolo sia stato scritto da un rappresentante del vostro giornale (tale Amarilli) o se è frutto di un allucinazione post alcolica di qualche internauta.

La voglia di poter sfigare una frustrazione ..credo endemica.. non lascerebbe dubbi ma prima di poterLe esprimere il mio parere..ne vorrei la certezza.

La ringrazierei molto se potesse illimunarci su tale "veritá"

grazie

enne enne (nn)

LA NOSTRA NOTA

Non tocchiamo nulla, neppure l'errore di battitura. Abbiamo risposto alla e-mail che avremmo sentito l'autore dell'articolo per una eventuale risposta. E' arrivata: "ripubblica il mio commento senza nessuna aggiunta; lasciamo il giudizio a chi legge". E noi facciamo così, Giudicate! (ndd).

IL COMMENTO PUBBLICATO SUL NUMERO SCORSO

Titolo: "VAFFAN GRILLO COMICO"

Testo: "Secondo Vaffan Grillo siamo rimasti all'8 settembre del 1943. I giovani che lo ascoltano magari, in buona fede, ci credono anche. Lui però nel 1943 non c'era e quindi non sa com'era la vita nel '43, nel '44, nel '45 eccetera.. Ci fosse stato non direbbe - bisogna modernizzare il linguaggio adeguandolo al suo - simile colossale stronzata.

I casi sono due:

- O sa che si tratta di una simile stronzata e in tal caso si deve parlare di disonestà intellettuale.

- O non lo sa e allora dovrebbe andare a scuola con tanto di maglietta recante sul petto la scritta "ignorante" (non sa) e "presuntuoso" (crede di sapere).

Secondo Vaffan Grillo tutto è da sbatter via. Però, per evitare la facile e dimostrabilissima accusa che si tratta di una posizione definibile, anche questa, come grande stronzata, si salva in corner puntando il dito contro il Ministro Mastella reo di "leso-Grillo". Ma come, dice, il Ministro di Grazia e Giustizia si abbassa a polemizzare con un comico! Voce dal sen fuggita. UN COMICO. Un comico che vuol fare il mattatore, che condisce alcune cose giuste, esasperandone la rappresentazione, con una serie di altre all'insegna della più sconcertante Masanielleria.

Sconcertante perché la platea è soprattutto di giovani che prendono sul serio il novello Giustiziere quello che è semplicemente - l'ha detto lui - un comico. Aggiungiamo noi: di successo. Ma sempre un comico. Un comico cui ricordare l'apologo di Apelle e il ciabattino, quello che tradotto nel nostro dialetto suona "ofelée fà el tò mestée". Un comico che in tanti hanno preso troppo sul serio".

PS Chiunque goda dei diritti politici può candidarsi - lo hanno fatto persino Cicciolina e Toni Negri -, presentarsi alle elezioni, ottenere i voti, entrare in Parlamento. Lo faccia. Vada a dimostrare non solo di saper parlare, di essere uno show-men ma anche di agire. Dimostri che fra il suo dire e il suo fare non c'è affatto di mezzo il mare

Firma: "Amarilli"

Oggi, domenica 27 luglio 2008 veniamo diffidati a togliere nome e cognome in testa alla presente lettera pubblicata sul n. 28 (del 2007) in data 10 ottobre. Obbediamo.

ndr

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