Elezioni 2013 Documento delle ACLI
Documento delle ACLI Provinciali di Sondrio sulle elezioni politiche: ITALIA TROVA LA TUA STRADA!
Un voto responsabile per contribuire al cambiamento
Quanto sta avvenendo per il prossimo appuntamento elettorale, evidenzia in tutti i suoi aspetti le fatiche del nostro paese a guardare avanti e trovare una propria strada.
La campagna elettorale ridotta a marketing, il confronto ridotto a scontro e la partecipazione dei cittadini sempre più passiva rappresentano un impoverimento della politica.
Nel frattempo il disorientamento rispetto al futuro aumenta: il mondo cambia; nuovi continenti sono avviati al pieno sviluppo; la tecnologia apre quotidianamente nuove frontiere; interi popoli si spostano per trovare condizioni migliori di vita; le regole economiche e finanziarie che hanno retto le nazioni più sviluppate sono insufficienti. Una nuova cultura mondiale è alle porte.
Quanto ci piacerebbe far parte di un paese coeso, le cui azioni siano frutto di collaborazione e pace sociale, dove libertà e uguaglianza si abbraccino scoprendo che sono incomplete se prescindono dalla fraternità. Solo nella fraternità esse possono trovare il loro pieno significato.
E invece l'Italia cosa fa? Il suo sguardo è rivolto al passato (prevalgono vecchi schemi) oppure al proprio ombelico (prevalgono interessi di parte), difficilmente esso è rivolto al futuro.
Non si è ancora realizzata la consapevolezza che il nostro debito pubblico di € 2.000 di miliardi, tra i più elevati nel mondo, è causato da molte e storiche storture: inefficienze, sprechi, corruzione, evasione fiscale, privilegi, e molte altre piccole e grandi furbizie quotidiane a danno del bene comune. Un malcostume che deve e può essere corretto.
Serve un moto di orgoglio, la voglia di mettersi in gioco, il coraggio di aprirsi al mondo, la forza di riscoprire le virtù per le quali in passato il nostro paese è sempre stato apprezzato: creatività, ingegno, passione, accoglienza, solidarietà e altre.
Abbiamo un vantaggio: non siamo soli. In Europa si sta facendo strada una nuova consapevolezza: per vincere le sfide della globalizzazione è necessario unirsi, procedere senza indugi verso un'integrazione dei paesi europei e un'armonizzazione delle proprie legislazioni.
Crederci renderà sicuramente più praticabile la strada delle riforme e l'Italia ne ha bisogno, iniziando dalla riforma della legge elettorale, il nostro paese è una democrazia parlamentare ma l'attuale legge l'ha privata della regola più importante ossia che i cittadini possano scegliere i propri rappresentanti mediante l'indicazione della preferenza. La conseguenza diretta che abbiamo visto finora è un abbassamento della qualità dei nostri rappresentanti e del loro lavoro.
Le ACLI chiedono innanzitutto di sperare e non permettere alle delusioni di uccidere la speranza in un futuro migliore.
C'è molto da fare e quindi con umiltà proponiamo in questo documento alcune nostre idee per cominciare a muovere dei passi verso la giusta direzione:
Lavoro per tutti, tutti al lavoro. Il tema dell'occupazione deve essere la priorità assoluta del prossimo parlamento, la situazione è preoccupante, serve urgentemente invertire la tendenza attuando politiche di sostegno all'economia reale finalizzandole alla creazione di nuovi posti di lavoro. Serve una visione di lungo respiro in cui prevalga la costante attenzione al lavoro come strumento di sviluppo dell'uomo e della sua comunità e all'uomo come soggetto e non oggetto del lavoro. Una persona senza lavoro è una persona priva della propria identità e dignità come lo è una persona asservita al lavoro. Un lavoro svolto senza passione priva l'economia della risorsa più importante per lo sviluppo: la capacità creativa insita nell'uomo; come un lavoro asservito alla cupidigia priva l'economia della sua dimensione più civile e sociale: la solidarietà.
La Solidarietà promuove la persona. Il welfare è a una svolta, passare da sistema di politiche d'assistenza a sistema di promozione umana, con ciò la risposta al bisogno sociale è innanzitutto un atto sussidiario rivolto alla persona, alle famiglie e alle comunità per aiutarli a superare il bisogno sia che esso rappresenti uno stato momentaneo oppure una condizione di disagio prolungato. Le politiche sociali di un paese sono il primo strumento di misurazione della propria civiltà.
Valorizzare i giovani per dare futuro. Oggi i giovani sono testimoni di un paradosso, una società con risorse maggiori rispetto alle precedenti ma meno attrezzata per accompagnarli e orientarli alla creazione di una professione e all'inserimento nel mondo del lavoro. Una società che ha allungato paternalisticamente l'età della giovinezza per lasciarli nella fase adulta in situazioni di elevata precarietà. Occorre quindi investire seriamente nella formazione, e in particolare nella scuola, nelle professioni tecniche, nella ricerca e nell'università che devono essere riqualificate per formare cittadini e lavoratori capaci di operare per la costruzione di un paese migliore. Contemporaneamente è necessario investire sull'inserimento lavorativo dei giovani, loro possono apportare dinamismo e innovazione al nostro sistema economico.
Sostenere la famiglia rafforza la società. Nel nostro Paese la famiglia ha confermato di essere una preziosa risorsa di coesione sociale e di solidarietà, soprattutto nelle fasi di crisi. Chi mette alla luce dei figli garantisce al paese nuove preziose risorse umane e sociali, opera per il futuro del nostro paese. Serve un rilevante sostegno: dall'equità fiscale sui carichi familiari all'ideazione di politiche che permettano alle famiglie di avere il numero di figli desiderato; dall'attivazione di servizi di sostegno per la conciliazione famiglia-lavoro al supporto delle funzioni di cura che le famiglie si accollano in situazione di persone fragili e non autosufficienti.
Sono riflessioni che prendono spunto dalle nostre azioni quotidiane e con le quali vogliamo aiutare i cittadini della provincia di Sondrio a sentirsi parte del destino del nostro bel paese.
Febbraio 2013