ARGOMENTO PROPOSTO DA Mario PULIMANTI: IL PONTE DI MESSINA

La sinistra ha vinto le recenti politiche per pochissimi voti, grazie all’aiuto della fortuna e di altro…. Certo è che quando Prodi ha illustrato il suo programma si sono aperti seri conflitti interni con Bertinotti, i verdi ed i candidati no-global con il passamontagna in testa, polemiche che tardano ancora a spegnersi, anzi mi sembra che negli ultimi tempi vadano addirittura aumentando. Inoltre a differenza di molti sono favorevole alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, d’accordo con i 10.000 siciliani che hanno manifestato a Roma. Non mi hanno convinto, infatti, i denigratori di questa importante opera quando parlano di problemi tecnici ed ambientali. Infatti questo Ponte, unendo la Sicilia alla Calabria, consentirebbe l'attraversamento dello Stretto in tre minuti, riducendo così le distanze che fino ad oggi hanno ostacolato lo sviluppo economico e turistico del meridione. Proprio per questo il ponte rappresenterebbe l'ultima delle grandi opere volute dall'Unione Europea per completare la continuità territoriale in Europa. Il Ponte di Messina non sarebbe quindi un'opera colossale ed isolata, bensì un'opera destinata ad entrare nella storia, portando la Sicilia in Europa e dando il via a una serie di processi di riqualificazione delle infrastrutture del Mezzogiorno tra i quali il completamento delle reti stradali e ferroviarie. Del resto ogni grande opera pubblica suscita dibattiti, opposizioni, lacerazioni politiche e sociali. Tanto più un ponte, come questo di Messina, che ha di per sé un particolare valore simbolico. Io, che sono un cinquantunenne di Ostia, appartengo anche alla maggioranza silenziosa degli italiani che vedono nel Ponte di Messina una buona occasione per la rinascita di Messina, dell'area dello Stretto ed, in definitiva, di tutto il meridione. Si al Ponte!

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