ARGOMENTO PROPOSTO DA Nemo CANETTA: “A TUTTI GLI AMICI INTERESSATI ALLE NS RICERCHE SULLA STORIA DELLA GRANDE GUERRA IN VALTELLINA”

Da circa 2 gg siamo nella Capitale, attualmente impegnati all'Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.

Più "scaviamo" in questa terra incognita, più ci rendiamo conto della messe incredibile di dati che sono (relativamente) disponibili e che - sino ad ora - sono stati poco o punto utilizzati.

Dati che sovente possono offrire una lettura corretta e definitiva di quei lontani avvenimenti. Ad esempio oggi abbiamo messo le mani sui rapporti, per il 1915, sulle perdite del III Corpo d'Armata; leggi: quanti morti, prigionieri, feriti, dispersi. Persino quanti binocoli o muli perduti (o danneggiati). Rapporti dell'epoca, scritti al momento, non per "addomesticare" realtà difficili o controverse. A questo punto mi è venuto un dubbio, da definire una volta per tutte: la "battaglia dello Scorluzzo", ci provocò perdite, come sostengono i SudTirolesi, sempre pronti ad enfatizzare le loro gesta, oppure no? Ebbene, le aride cifre parlano chiaro: il 4.6.1915, nell'area del Battaglione Tirano, ovvero il Sottosettore Valtellina, nessuna perdita, neppure un Alpino che si fosse rotto un'unghia! Non solo: le prime dolorose perdite, invero le sole del 1915, le abbiamo in due scontri, in area Stelvio, tra fine luglio ed inizio agosto dell'anno. In tutto l'anno 8 morti, compreso il Ten. Tarabini caduto in incidente alpinistico sulla Thurwieser. Un fronte abbastanza poco sanguinoso, per il vero!

Dovremmo restare settimane a "scavare" negli archivi; purtroppo è impossibile, sia per ovvi motivi economici (del resto dal dopo finanziaria, ogni giorno a Roma ci costerà 10 Euro in più, grazie a Prodi ..!), sia perché l'accesso agli archivi diviene sempre più difficile e complesso. E non per motivi militari, beninteso, ma solo per ottusità burocratica, specie della Soprintendenza archivistica e per mancanza di personale, causato dai continui "tagli" al settore militare, archivi, musei e biblioteche comprese.

Al ns ritorno vi comunicheremo cosa e come abbiamo fotografato, qui a Roma.

AGGIUNTA SUCCESSIVA:

un'altra informativa su come vanno le cose qui a Roma ... e non solo, dato che oggi abbiamo telefonato un po' dovunque, per cercare quei "maledetti" Bollettini di cui più sotto.

Qui di seguito quanto scrivo all'editore della ns Storia della GGuerra in Valtellina, in merito alle ultime vicende di ricerca.

" ... ... ...

Anche peggio! Non c'è limite!

Oggi dovevamo andare alla Biblio Centrale Militare, con visita preavvisata e confermata circa 10 gg orsono.

Telefonata di controllo e ... " ... ci spiace, stiamo riordinando - per UNA SETTIMANA ! - su disposizione dello Stato Maggiore ...".

A questo punto telefonate a mezza Italia per vedere ove si possano consultare i fantomatici libri dell'Ufficio Storico, introvabili a Mi, come ad esempio, i Bollettini e le Memorie Storiche dell'Ufficio St. dell'Esercito, ove sono vari ed interessanti articoli sulla Valtellina (negli anni 1909/33); nulla da fare: numeri telefonici sbagliati, che non rispondono o che, pur gentilmente, non hanno ciò che cerchiamo.

In conclusione pare che nessuno sappia nulla.

E la biblio centrale chiusa? Due le versioni: non ci sono più soldi, anch'essa viene chiusa sine die; oppure (parere di un TenCol dell'Ufficio Storico) "... ci fanno delle feste (in una biblio ?!?) senza preavviso ... è bella, grande e vicina ai Comandi ...".

No comment.

... ... ...

Spero di sopravvivere all'esperienza romana che - questa volta - è stata demenziale; domani saremo alla GG di FF ove, spero, le cose vadano meglio.

Ti saprò dire.

Al rientro passeremo all'IGM di Firenze, per farci mostrare (almeno speriamo!) le carte al 50.000 ed al 25.000 del periodo bellico.

Anche in questo caso, ti sapremo dire.

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