ARGOMENTO PROPOSTO DA Mario PULIMANTI: MONDIALI, SONO 24 ANNI CHE NON VINCIAMO, È ORA DI RITORNARE A FARLO

Ho 51 anni e sono un abitante del Lido della Città Eterna. Non sono un allegro ragazzo di campagna, cresciuto a fettuccine ed agnello alla cacciatora bensì un nativo romano, svezzato a spaghetti cacio e pepe, coda di bue alla vaccinara e pajata in umido, che non ama i cambiamenti ed ha bisogno di molto tempo per abituarsi alle novità. Anni fa ho avuto un capo severo, distaccato e autoritario, ma che nel contempo rappresentava una vera figura paterna per tutti noi, per l’ufficio intero ed anche per l’ufficio inteso come entità. Con lui condividevo una passione comune: il calcio. Erano i tempi dei mondiali argentini dell’86, quelli di Maradona e della sua ”mano de Dios”. In ogni caso, in questi ultimi anni, a momenti mi sento provato, invecchiato. Sta gradualmente morendo l’entusiasmo che mi faceva alzare ogni mattina dal letto. Per fortuna sono iniziati i mondiali di calcio. La nostra è una nazionale tutta cuore e coraggio. Impossibile non cadere ai suoi piedi. Divertente, entusiasmante, travolgente nonostante che i nostri calciatori siano sotto pressione a causa di tutti i problemi e degli scandali che stanno sconvolgendo il calcio italiano. Un simbolo di unità e di festa nazionale. Del resto ventitre milioni di telespettatori azzurri per Italia-Ghana del 12 giugno sono un primato. Ho letto che una nostra vittoria ai mondiali porterebbe un effetto benefico sull'economia italiana, secondo il Financial Times, come è già accaduto dopo la vittoria nei mondiali del 1982. Sembra, infatti, che se vinciamo saremo tutti così euforici da far salire il PIL dello 0,7%. Comunque, al di là di queste disquisizioni economiche, penso che l’Italia possa davvero fare tanto e arrivare in alto. “Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!”. Era l'11 luglio 1982 quando, dallo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, Nando Martellini annunciava, a noi italiani incollati davanti alla televisione per la finale dei mondiali di calcio, la vittoria (la terza e per ora l'ultima) della nazionale italiana guidata da Enzo Bearzot e trascinata al successo da giocatori come Zoff, Paolo Rossi, Tardelli, Conti, Scirea. Ora basta distrazioni. Sono 24 anni che non vinciamo, è ora di ritornare a farlo. Che vinca il migliore. Vale a dire, l’Italia!

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