CHI È IL PROTETTORE DEI PROTETTI?

Riceviamo e pubblichiamo:

Disparità di trattamento da regione a regione: è l’assurda ed incredibile situazione in cui si sono imbattuti i precari della scuola della Lombardia, che rispetto ad altri colleghi di altre regioni non si sono visti riconoscere il certificato d’iscrizione all'albo speciale per l'impiego obbligatorio dai Centri per l’impiego.

Fino al 1998 con la Legge 482/68 basata su una concezione meramente assistenziale e risarcitoria questa categoria veniva chiamata “protetta”, in quanto consentiva assunzioni per i docenti e gli impiegati in una percentuale del 15% e per i bidelli pari al 40%.

Oggi con la legge 68/99 nata con una visione mirante a creare occasioni,opportunità,interesse e vantaggi non solo per il disoccupato inabile si parla di “diversamente abili” ed hanno diritto all’assunzione obbligatoria con incarico a tempo indeterminato nelle varie graduatorie, dai Dirigenti scolastici ai Docenti ai Bidelli, anche presso le scuole statali tutti nella misura del 15% .

La possibilità di essere assunti in quanto presenti nelle categorie protette nella scuola Milanese risale ai metà degli

anni settanta e nel corso degli anni gli ex provveditorati hanno provveduto, dopo aver determinato l’anagrafe dei riservisti con i requisiti idonei e beneficiari in servizio della legge 482/68, a disporre la saturazione delle percentuali di assunzioni previste per le categorie riservatarie. A tutela e rispetto dei riservatari provvedeva un ampio e scrupoloso stuolo di associazioni di invalidi e mutilati a cui i diretti interessati si rivolgevano per essere assistiti.

Anche oggi come oggi i precari vanificando lo spirito della legge 68 ricorrono da soli o come gruppo organizzato alla stessa normativa in modo da risultare idonei ad avere una documentazione che li faciliti nell’ottenere un’assunzione a tempo indeterminato.

Ed è qui che si registrano notevoli anomalie burocratiche: in Lombardia succede che per procurarsi la documentazione necessaria per essere iscritti all’albo delle categorie riservatarie agli aspiranti residenti nella regione il Centro per l’impiego richiede una dichiarazione in base alla quale l’aspirante riservatario dichiara di non aver superato 7000 euro al momento della presentazione della domanda per l’inserimento nella graduatoria del concorso per titoli, mentre per gli aspiranti di altre regioni la questione viene liquidata in altro modo, in quanto i Centri per l’impiego considerano disoccupati a tutti gli effetti i precari e rilasciano il certificato richiesto in modo da farli beneficiare della riserva dei posti.

La corsa contro il tempo era iniziata già prima della data entro la quale bisognava presentare domanda per l’aggiornamento delle graduatorie 2007 . Qualcuno addirittura si è lasciato convincere a dimettersi dall’incarico in proprio possesso, annulare o meno che fosse, mettendosi in una posizione quanto meno antipatica agli occhi dei presidi, per poi magari non vedersi riconoscere la riserva. Qualcun altro invece a luglio, una volta uscite le graduatorie, si è sentito dire che veniva escluso proprio perché occupato nella scuola…Anche quest’anno l’Ufficio Scolastico Provinciale di Milano nella programmazione delle nomine in ruolo ha previsto per qualche graduatoria posti nella misura del 50% a favore delle categorie riservatarie, che vengono considerati forti e potenti senza la preventiva verifca dei riservisti in servizio e/o beneficiari della legge 68.

Chi anche quest’anno è già pronto a gridare allo scandalo facilmente si dimenticherà di sollecitare ai "tavoli di trattativa di Contratti Decentrati Nazionali e Contratti Decentrati Integrativi "in tempo utile la definizione della effettiva anagrafe dei riservisti in servizio, che una volta nominati in ruolo, scompaiono dall’anagrafe. A questo punto ci chiediamo: chi è il Protettore dei protetti?

Leonardo Donofrio (x)

(x) Presidente IUniScuola

Leonardo Donofrio
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