2 28 LETTERA APERTA AL SINDACO DI SONDALO. PER UN VERO RILANCIO DELL'OSPEDALE DI SONDALO E DELL'INTERA SANITA' PROVINCIALE, NO A INIZIATIVE ESTEMPORANEE
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono firmatario della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il rilancio dell'ospedale Morelli di Sondalo sostenuta da 9800 cittadini della provincia che ha come suo fondamento l'autonomia giuridica e gestionale della struttura. Ho firmato tra i primi 10 sottoscrittori in qualita' di presidente provinciale delle Acli. Questa richiesta di autonomia credo che sia la condizione essenziale per un vero rilancio di questa struttura. Purtroppo nel documento, ricco di progettualita', stilato dalla Provincia non si fa menzione dell'autonomia gestionale della struttura, per cui non si da' una risposta ai firmatari della proposta di iniziativa regionale e non si danno quindi le basi perche' i pur lodevoli progetti possano concretizzarsi. Nel documento della provincia non si fa menzione all'autonomia perche' la Regione e' contraria. E questo il nodo politico della questione.
Ricordo che fino a pochi anni fa quando l'ente ospedaliero Morelli di Sondalo aveva una valenza regionale era classificato come presidio multizonale per la Riabilitazione, e in seguito alla fusione nell'azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna ha perso questa connotazione diventando di fatto un ospedale zonale. Questo ridimensionamento ha una ragione squisitamente politica. Nel momento in cui alcuni finanziamenti per la riabilitazione come i fondi dell"Inail vengono dirottati su altri ospedali come quello di Lecco , oppure si accreditano 120 posti letto per la riabilitazione ad un ospedale pivato ai confini provinciali e' evidente che non c'e'la volonta' politica provinciale e regionale di potenziare l'ospedale di Sondalo. Ritengo fondamentale riconoscere la missione fondamentale della struttura ospedaliera nella Riabilitazione che ha un elevato valore e puo' avere una valenza non solo regionale, ma nazionale e internazionale.
Lasciamo quindi perdere altre iniziative estemporanee come quella del trasferimento della scuola universitaria per infermieri professionali da Faedo- Sondrio a Sondalo che non porterebbe un valore aggiunto alla sanita' provinciale ma sarebbe solo uno spostamento di risorse. Ricordo che qualche anno fa la scuola universitaria era fortemente a rischio, per l'accorpamento a Lecco, ed il sottoscritto, allora consigliere comunale di Sondrio, aveva difeso l'importanza di questa presenza. Oggi dopo alcune difficolta' il corso universitario si e' consolidato e il suo trasferimento potrebbe mettere a rischio l'esistenza della scuola stessa. Infatti vanno tenuti in considerazione i pareri degli studenti che sono fortemente contrari ad una sede disagiata. Credo che sia invece piu' logico studiare la possibilita' di un centro di formazione per profili professionali legati alla Riabilitazione in collaborazione con i Centri universitari e di Ricerca con sede a Sondalo.
Ho partecipato alla prima riunione del comitato istituzionale a Milano, in qualita' di esperto invitato dal Presidente della Conferenza dei Sindaci, ma purtroppo non si e' preso in considerazione l'unico strumento per un vero rilancio della struttura che e' quella dell'autonomia giuridica e gestionale. Ho proposto una Fondazione sanitaria di diritto pubblico regionale, con i rappresentanti delle istituzione locali, per la Riabilitazione con un sua direzione che e' l'unica possibilita' per una vero rilancio dell'ospedale di Sondalo. Tutto il resto sono delle iniziative estemporanee che hanno il respiro corto che hanno il sapore elettorale.
Sono convinto che la sanita' provinciale intera debba essere rilanciata, tutelando un bene comune fondamentale come quello della tutela della salute, in modo particolare in una provincia interamente montana come la nostra,valorizzando maggiormente le risorse umane che sono fondamentali a questo disegno, in modo unitario evitando le divisioni e aprendo un tavolo istituzionale permanente che condivida le scelte strategiche, che non possono essere demandate solo al controllo regionale, e che monitorizzi costantemente le problematiche aperte.
Gianfranco Cucchi (x)
(x) candidato UDC al Consiglio della Regione Lombardia.