POLO FORMAZIONE PROFESSIONALE: BOTTA CGIL, RISPOSTA PFP 12.4.20.70
La Segreteria Provinciale FP Cgil ha diffuso questa nota:
"Da tempo a far discutere sono soprattutto i comportamenti della Direttrice Lorena Bonetti, che ha instaurato all'interno dei Centri un clima pesantemente autoritario nei confronti dei lavoratori ed anche degli alunni, un clima che ha creato malcontento e diverse controversie legali, e che la Funzione Pubblica CGIL ha più volte denunciato alla Provincia. Ora però pare che nuvole pesanti si addensino proprio sul Direttore: su richiesta esplicita dell'Amministrazione Provinciale il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Alberto Frizziero, è stato costretto ad annullare la proroga del Contratto di lavoro per altri tre anni. Il testo della delibera è appena stato pubblicato sul sito del PFP, ma risale al 5 aprile. In una seduta durata parecchie ore, il Consiglio di Amministrazione, a maggioranza, ha dovuto prendere atto delle precise indicazioni provenienti dalla Provincia, che avevano diffidato lo stesso CDA a procedere con rinnovi di Contratti al personale, compreso quello Dirigente. In sostanza il fallimento del colpo di mano di porre tutti di fronte al fatto compiuto: il Contratto di lavoro del Direttore scade il 31 Dicembre di quest'anno, ma si è tentato di anticipare le indicazioni della Provincia deliberando un rinnovo per ulteriori tre anni. Non è questa l'unica delibera che il Consiglio di Amministrazione ha dovuto rimangiarsi: il 13 marzo è stato revocato anche l'incarico ad un esperto dell'Università Bocconi che avrebbe dovuto produrre un studio sulle prospettive del Centro Vallesana di Sondalo. Costo: 28.000 euro, una cifrache la Provincia ha evidentemente ritenuta eccessiva. E' quindi necessario un cambiamento al vertice della Formazione Professionale provinciale. La Funzione Pubblica CGIL chiede che venga innanzitutto ripristinato un clima di collaborazione tra Direzione e lavoratori, e che vengano create le premesse per un rilancio della FormazioneProfessionale con un ampliamento dell'offerta formativa".
La Segreteria Provinciale FP Cgil
Il commento della Presidenza del PFP:
Leggo il comunicato della CGIL che il giornale cortesemente mi fornisce chiedendo un commento. Si apprende che la città è dominata su un poggio dal castello Masegra e sull'altro dal castello del terrore ove si registrano comportamenti nefandi nei confronti dei lavoratori. Che, si noti, quando siamo arrivati noi, come CDA e poi non per chiamata ma per concorso l'attuale direttrice, erano due a libro paga, 21 in posizione né carne né pesce in quanto comandati e ventisette precari, perfino da 22 anni. Questi nemici dei lavoratori, noi, superando difficilissimi scogli, hanno sistemato la situazione come neppure i sindacati pensavano: oggi a libro paga ce ne sono 34 e tre con disponibilità a risolvere anche quest'ultimo problema.
Quanto alle romanzate vicende del comunicato finite le preiscrizioni è iniziata la preparazione dell'anno 1012/2013 in un Ente ormai a regime anche economico (i conti parlano, e come!). Il contratto della direttrice scadeva in corso d'anno formativo, 31.12 ma con decisione da assumersi entro il 30.6. Il CdA ha deciso il rinnovo triennale sulla base del contratto, basato sul bando, allora avuto e non predisposto da noi, a sua volta basato sullo Statuto tuttora vigente.
La Provincia ha fornito una disanima giuridica secondo la quale tale rinnovo non è possibile. Noi non siamo entrati - ofelè fa el to mestè - nel merito della stessa. Prendendone atto abbiamo, in autotutela come si fa in questi casi, revocato la precedente delibera con quella che si può leggere nel sito con grande dovizia di dettagli. Per il resto avremo occasione di tornare.
Alberto Frizziero (x)
(x) Presidente Polo Formazione Professionale - Sondrio
L'indomani, sabato 28, la Presidenza ha diffuso ulteriori note. Pubblichiamo quella che ripeiloga:
A quanti di interesse
Per conoscenza la nota che ho inviato a Botta, Segretario FP CGIL che, immagino, vorrà documentare le sue affernazioni
Frizziero
Claudio.Botta@cgil.lombardia.it
x Claudio Botta - Segreteria FP CGI
e, p.c., a quanti di interesse
Contrariamente a quanto ha fatto Lei - invio della Sua nota agli organi di informazione, non al CdA, - ritengo doveroso secondo il mio costume e per quella trasparenza che non ho mai predicato ma sempre praticato (vedasi la delibera pubblicata sul sito del PFP, dettagliatissima al punto da raggiungere quasi le 10.000 battute-) inviarLe la nota che mi è stata chiesta dalla redazione de Il Giorno, e pubblicata anche se non integralmente. Le invio anche la nota oggi inviata agli organi di informazione e che poi diffonderò in modo adeguato.
Mi permetto anche, visto il quadro negativo che Ella ha prospettato alla stampa, di chiederle se per caso, visto il clima di terrore che secondo Lei vige al PFP, non preferisce una situazione come quella precedente quando gli interventi della CGIL non pare siano stati così zelanti vista la drammatica situazione del personale che abbiamo trovato quando per quasi tutti loro l'orizzonte era più che fosco: la strada dopo 22, 20, 15 anni e così via di abnorme precariato, con un solo caso messo a posto.
Sorrido al Suo auspicio di un nuovo vertice per il semplice motivo che in più di un'occasione è capitato che ci fossero tutti i motivi per rimettere un mandato impegnativo data una situazione che mi ha di fatto costretto per senso di responsabilità ad una presenza quotidiana. Mi è toccato invece di restare. Peccato. Il mio giornale sarebbe stato, come sarebbe ora, contento di vedermi tornare ad occuparmene a tempo pieno. E sono sicuro che arriverebbero al PFP amministratori di ben altro livello rispetto alla modestia del nostro.
Questo precisato resta l'aspetto dell'accusa pesante che si legge sull'articolo de "La Provincia di Sondrio" (questione "intimazione" della Provincia che sarebbe stata ignorata dal CdA). Non è chiaro dal testo se la responsabilità, grave anche sotto il profilo della onorabilità personale, di una offensiva bufala di questo genere è Sua con la giornalista che riceve la notizia e la pubblica (comunque grave per non averla verificata), o si tratta di una posizione personale della stessa. Con l'onorabilità personale, di amministratore e di persona, non si scherza e non si va a spanne. La richiesta ha carattere formale. Ovviamente la dimostrazione che si tratta di un'offensiva bufala é a Sua disposizione, con note, date, protocolli.
Alberto Frizziero, Presidente PFP
Sondrio 28.4.2012
La nota richiesta dal Giorno (in neretto le parti non pubblicate):
Leggo il comunicato della CGIL che il giornale cortesemente mi fornisce chiedendo un commento. Si apprende che la città è dominata su un poggio dal castello Masegra e sull'altro dal castello del terrore ove si registrano comportamenti nefandi nei confronti dei lavoratori. Che, si noti, quando siamo arrivati noi, come CDA e poi non per chiamata ma per concorso l'attuale direttrice, erano due a libro paga, 21 in posizione né carne né pesce in quanto comandati e ventisette precari, perfino da 22 anni. Questi nemici dei lavoratori, noi, superando difficilissimi scogli, hanno sistemato la situazione come neppure i sindacati pensavano: oggi a libro paga ce ne sono 34 e tre con disponibilità a risolvere anche quest'ultimo problema.
Quanto alle romanzate vicende del comunicato finite le preiscrizioni è iniziata la preparazione dell'anno 1012/2013 in un Ente ormai a regime anche economico (i conti parlano, e come!). Il contratto della direttrice scadeva in corso d'anno formativo, 31.12 ma con decisione da assumersi entro il 30.6. Il CdA ha deciso il rinnovo triennale sulla base del contratto, basato sul bando, allora avuto e non predisposto da noi, a sua volta basato sullo Statuto tuttora vigente.
La Provincia ha fornito una disanima giuridica secondo la quale tale rinnovo non è possibile. Noi non siamo entrati - ofelè fa el to mestè - nel merito della stessa. Prendendone atto abbiamo, in autotutela come si fa in questi casi, revocato la precedente delibera con quella che si può leggere nel sito con grande dovizia di dettagli. Per il resto avremo occasione di tornare.
La nota diffusa in data odierna
Direzione
Leggo il comunicato della CGIL che un giornale cortesemente mi ha fornito chiedendo un commento. Si apprende che la città è dominata su un poggio dal castello Masegra e sull'altro, Via Carlo Besta 3, dal castello del terrore ove si registrano comportamenti nefandi nei confronti dei lavoratori. Che, si noti, quando siamo arrivati all'allora CFP, prima noi come Consiglio di Amministrazione e poi, non per chiamata ma per concorso, l'attuale direttrice, erano due a libro paga, 21 in posizione né carne né pesce in quanto comandati e VENTISETTE PRECARI, QUASI TUTTI DA ILLO TEMPORE, PERFINO DA 22 ANNI.
Non è dato di sapere quali iniziative sindacali fossero state svolte in tutti quegli anni, in ogni caso con risultato zero o quasi.
Questi nemici dei lavoratori, noi, superando difficilissimi scogli, hanno sistemato la situazione come neppure i sindacati, lontanamente pensavano: OGGI A LIBRO PAGA CE NE SONO 34 e tre con disponibilità del CdA a risolvere anche quest'ultimo problema.
Quanto alle romanzate vicende del comunicato di Bottà-CGIL: finite le preiscrizioni è iniziata la preparazione dell'anno formativo 2012/2013 in un Ente ormai a regime anche economico (i conti parlano, e come! L'intervento annuo a sostegno dell'Azienda è passato da 240.000 € Provincia, 100.000 Regione, circa 50.000 teleriscaldamento, totale 390.000 agli attuali circa 50.000 di bilancio proprio).
Il contratto della direttrice scadeva in corso d'anno formativo, il 31.12 ma con decisione di eventuale rinnovo da assumersi entro il 30.6. Il CdA ha deciso il rinnovo triennale non a capocchia ma sulla base del contratto, a sua volta basato sul bando, allora avuto dalla Provincia e non predisposto da noi, a sua volta basato sullo Statuto tuttora vigente, quello approvato a suo tempo dal Consiglio Provinciale.
a Provincia ci ha fornito una disanima giuridica - integrale in delibera consultabile sul sito - secondo la quale tale rinnovo non è possibile. Noi non siamo entrati - ofelè fa el to mestè - nel merito della stessa. Prendendone atto abbiamo, in autotutela come si fa in questi casi, revocato la precedente delibera con quella che si può leggere nel sito pfpvaltellina.it Ho personalmente predisposto la proposta per il CdA volutamente con grande dovizia di dettagli. (quasi 10.000, diconsi diecimila, battute e una nutrita serie di elementi documentali che non tutti, prima di scrivere, evidentemente hanno avuto la pazienza, e la serietà, di leggere) per quelle esigenze di trasparenza che non ho predicato ma praticato in tutta la serie di pubblici incarichi che ho svolto.
Studio Bocconi
Quanto all'altro argomento trattato in sintesi: tutti concordano che il Vallesana è strutturalmente punto debole ma nessuno propone. Si era dunque ritenuto che una via possibile fosse quella di coinvolgere non un dr. Scarpasacchi qualsiasi ma la Bocconi, che pare essere una Istituzione seria, per ricercare ipotesi di soluzione. In una mattinata l'ipotesi é stata presentata in dettaglio dal qualificato esperto della Bocconi alla Presidente del BIM e all'assessore provinciale del settore (l'ipotesi era di una spesa al 50% fra BIM e Provincia) con adesione convinta e quindi con il via libera. L'iniziativa del resto venne poi richiamata nella seduta, nella sede del PFP, della commissione consiliare della Provincia presenti assessori e consiglieri provinciali oltre che CdA e Direzione. Se, successivamente però è emerso che il co-finanziamento da parte della Provincia non sarebbe stato possibile, il CdA non poteva ovviamente dare corso all'iniziativa. Ha dunque deliberato di rinunciare al progetto passando la relativa documentazione alla Provincia. Fa del resto fede di tutto questo la deliberazione n. 5 del 13.3 u.s. che non tutti, prima di scrivere, evidentemente hanno avuto la pazienza, e la serietà, di leggere.
Polemica
Non seguo il filone polemico, così caro oggi a molti colleghi della stampa e quindi evito di alimentarlo chiosando quanto pubblicato.
Parte riservata unicamente a "La Provincia di Sondrio"
Fa eccezione una bufala sul quotidiano "La Provincia di Sondrio" di una collega normalmente apprezzata che, ritenendo vangelo le affermazioni del sindacalista della CGIL - che, leggendone le affermazioni, si potrebbe ritenerlo così informato da essere stato presente alla seduta del CcdA...! - se ne è uscita un'affermazione accusatoria pesante ovvero che noi avevamo "ignorato le indicazioni provenienti dalla Giunta Sertori" che aveva invece "intimato di non procedere col rinnovo dei contratti". Cosa, fosse stato così, in generale da follia istituzionale pura, Statuto alla mano, e, per quanto riguarda il Presidente comportamento amministrativamente da deficiente. Ovviamente non è così e non perchè, ipse dixit, lo afferma il Presidente bensì perchè lo comprova la documentazione. La pongo a disposizione della collega di modo che abbia la possibilità di fare quello che non ha fatto prima ovvero di verificare lo stato delle cose e quindi correggere la propria imprevidente e sballata affermazione, sua e del giornale.
Alberto Frizziero, Presidente
Sondrio 28.4.2012