ARGOMENTO PROPOSTO DA Andrea GIROLDI:: RIFONDAZIONE SI SCHIERA CON I PICCOLI COMUNI

Il Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni italiani, libero e trasversale alle appartenenze partitiche, apprezza e sostiene tutte le iniziative politiche volte a migliorare le condizioni di vita delle famiglie che vivono nelle piccole comunità locali. In merito all¹iniziativa del Dipartimento Comunicazione ed Innovazione del Dipartimento Lavoro della Direzione Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista di un ordine del giorno avente per oggetto: ³Iniziative di contrasto alla chiusura degli uffici postali nei piccoli centri abitati e nei Piccoli Comuni², esprime un sentito ringraziamento ai dirigenti Peppe Pellegrino e Sebastiano Abbrescia per la grande sensibilità e si adopera affinché la lodevole iniziativa raggiunga tutti i gruppi consiliari dei piccoli Comuni, delle Comunità Montane, delle Province e delle Regioni e soprattutto la pubblica opinione nazione per trovare soluzioni positive al dramma della spoliazione dei servizi nei piccoli Comuni italiani. A tal proposito il Coordinamento dei Piccoli Comuni fa proprio l¹accordo Regione Piemonte-Poste Italiane e fa voti affinché anche le altre Regioni italiane si muovano nella stessa direzione per trovare in maniera unitaria una soluzione al disagio che mortifica dieci milioni di cittadini che vivono nei piccoli Comuni italiani.

L’Ordine del giorno sugli uffici postali del PRC

L¹odg. di Rifondazione Comunista recita testualmente: ³Il Consiglio ŠComunale, Comunitario , Provinciale , Regionale , di ŠŠŠPREMESSO che il Governo uscente, con la legge finanziaria 2006, ha predisposto ulteriori tagli alle aziende di servizio tra le quali Poste Italiane S.p.A; TENUTO CONTO che lo stesso gruppo dirigente di Poste Italiane S.p.A, azienda pubblica, con il piano industriale 2006-2008 prevede un risanamento degli uffici postali e del recapito nei piccoli centri; CONSTATATO che negli ultimi tempi il Coordinamento Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani registra nuove e preoccupanti segnalazioni provenienti da Sindaci dei Comuni di minore dimensione demografica circa il costante taglio di servizi postali nei piccoli centri; VERIFICATO che tali disservizi di determinano anche per carenza di personale addetto agli uffici postali; CONSIDERATO che a proposito di quanto detto ci sono state numerose manifestazioni di protesta dei cittadini- utenti insieme ai Sindaci di diversi Comuni e diverse Province, tra cuiŠ.; che tale situazione si trascina ormai da diverso tempo causando gravi ripercussioni sociali ed economiche senza peraltro ottenere alcuna garanzia da parte della dirigenza locale di Poste Italiane S.p.A; DECIDE di contrastare la chiusura degli uffici postali, soprattutto nelle zone montane e nei piccoli centri; PROPONE la istituzione di un tavolo tecnico-operativo con la partecipazione dei componenti della competente CommissioneŠ(comunale, provinciale, regionale), dei rappresentanti del Coordinamento Piccoli Comuni, dell¹ANCI, dell¹UNCEM, dell¹UPI, della Conferenza delle Regioni e dei dirigenti di Poste Italiane responsabili nazionali e per territorio al fine di evidenziare e monitorare i disservizi postali per verificare la possibilità di creare sinergie tra risorse e progetti per il rilancio del servizio pubblico².

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