ARGOMENTI PROPOSTI DA Mario PULIMANTI: 1) GIORNATA STORTA 2) TRISTEZZE

1) GIORNATA

Oggi è una giornata non tanto per la quale.

Vabbè, è stato un autentico shock scoprire che colleghi del mio ex ufficio ricevono reggenze a pioggia.

Devo ammettere che è duretto da sopportare: sto, infatti, alla canna del gas con i soldi.

E dire che il guadagnare bene era l’unica cosa che volevo fare in tutta la mia vita.

Inoltre, tanto per gradire, il mio secondogenito è vittima del bullismo scolastico.

Ed ancora: per dare un tocco mistico a quello che sto scrivendo, confesso di non sopportare gli integralismi religiosi.

Quelli all’Osama Bin Laden, tanto per intenderci. Comunque, non sopporto nemmeno Bush e Schwarzenegger. E…okay, potete anche aggiungere Hitler e Stalin. Anche se non è una grande furbata ammetterlo.

La morale è: problemi.

D’accordo, voi non mi conoscete, perciò se vi dico queste cose dovete credermi sulla parola.

Che state dicendo? Che non mi devo lamentare? Dovrei, infatti, sapere che medici africani, avvocati albanesi e chimici iracheni fanno i posteggiatori abusivi sul Lungomare di Ostia?

Non so cosa rispondervi.

Ma ora basta.

Ho la sensazione che è solo una totale perdita di tempo inseguire questi pensieri.

Mi hanno fatto nero.

Ho tanto bisogno di fermarmi.

Allora entro in un bar.

Prendo un caffè.

Il momento è passato.

Nessun problema: ora sto meglio.

Non c’è nient’altro da pensare. Non ho nient’altro da dire.

2) TRISTEZZE

Il breve pomeriggio di questo fine novembre sta spegnendosi in un prematuro crepuscolo.

La mia stanza è al buio.

Penso a mio padre.

Di che cosa è morto?

Della stessa cosa di cui muoiono tutti, alla fine: per una serie di circostanze.

Aveva una malattia che non poteva essere curata.

Non c’è stato nulla da fare.

Ma adesso è inutile parlarne.

Adesso.

Mmh. E allora dov’è il problema?

Mi chiedo: che c’è oltre la memoria?

Quasi soprappensiero ripulisco con il dito il caffè rimasto nella tazzina.

Mi allento la cinta dei pantaloni con una smorfia di piacere.

Raccolgo il telecomando e passo pigramente da un canale all’altro, fermandomi infine su un telegiornale che guardo per qualche minuto con annoiata disattenzione, consapevole che mi si stanno abbassando le palpebre.

Non sto male.

Sono solo stanco, stanchissimo.

Prima di scivolare nel sonno, all’improvviso scuoto il capo incredulo.

Una notizia sorprendente.

“Sono 10 milioni le che hanno subito molestie o ricatti sessuali nel corso della vita. Sono 900mila i ricatti sessuali che avvengono sul lavoro e 500mila gli stupri o i tentati stupri. Questi dati drammatici emergono dall'ultima indagine dell´Istat, in occasione della giornata parlamentare contro la violenza alle donne. Centomila donne hanno subito ambedue le violenze”.

Comunque, chi l’avrebbe detto, eh?

Cosa ne penso?

Castrazione... Ma non quella chimica...

Detto questo, detto tutto.

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