LA RISPOSTA DI NERA ALLA NOTA DEL CONSORZIO TUTELA VINI VALTELLINA

Alla nota del Consorzio Tutela Vini così risponde il consigliere dello stesso Consorzio Pietro Nera:

"OGGETTO: Precisazioni e chiusura della polemica

Ho letto sulla stampa la nota a Vs. firma che prego di mettere agli atti unita alla presente.

Sono dovute alcune precisazioni.

In premessa mi si addebita di non avere esternato le "lamentele" nella sede opportuna e cioè il consiglio. Nel secondo periodo della mia nota dell'8 maggio scorso risulta chiaramente che le mie osservazioni erano proprio riferite alla seduta consigliare che ha all'ordine del giorno di stabilire la data per la convocazione dell'assemblea dei soci e il rinnovo delle cariche.

Nel periodo successivo ricordavo che in questa occasione si fa un bilancio dell'attività svolta.

Tutto parte dalla mia dichiarazione di una "realtà deludente che tutti possono toccare con mano".

Il problema non è quello citato delle manifestazioni svolte.

Il problema vero, e qui sta il termine "deludente", è che negli ultimi anni siamo arrivati a produrre un terzo di quello che si produceva e vendeva; il problema è che in una provincia turistica come la nostra, e con uno spiccato senso della valtellinesità, si consuma un numero di bottiglie dei nostri vini che raggiungono un numero veramente deludente in percentuale rispetto alle bottiglie consumate in valle.

Mi rivolgo a tutti i colleghi consiglieri, alla Camera di Commercio ed agli organi di informazione per chiedere se non ho ragione a definire deludente questa realtà.

Poi sappiamo tutti che non abbiamo la bacchetta magica, ma nessuno parla di questi problemi e se qualcuno ne parla, come il sottoscritto, viene duramente criticato.

Di passi avanti ne faremo pochi.

Allora: parlare, approfondire, proporre, fare squadra, sistema, rispetto reciproco, tenere fede alla parola data, fissare traguardi da raggiungere tutti uniti, proprio tutti. Questo è il compito del consorzio e di tutti noi, di quelli come me che spesso hanno toccato questi argomenti come pure tanti altri. Pur trovandomi, in seno al consiglio, in una posizione particolare, ho sempre dato la mia collaborazione chiara e decisa.

Come ho scritto nella mia nota facciamo un cambiamento a 360 gradi.

In un corretto rapporto, su un piano di uguaglianza per tutti, se il cambiamento ci deve essere, non può essere limitato a qualcuno.

Cambiamento adesso, si, anche all'assemblea per rinnovare le cariche.

Per favorire il cambiamento c'è però una cosa più importante che l'assemblea ha davanti a sè: valutare se è vero o no che la realtà sia deludente; se si ritiene che tutto vada bene andiamo avanti così. Se però mi si dà ragione sui tanti problemi esistenti: calo della produzione, abbandono dei vigneti, lavorazione onerosa in vigna scarsamente remunerata, richiesta deludente dei ns. vini in valle, allora all'assemblea bisogna arrivarci con proposte innovative.

Le persone indicate alla carica di consigliere devono dire che cosa intendono fare.

Da quanto sopra esposto spero che venga colto lo spirito con il quale ho scritto la nota dell'8 maggio scorso, uno spirito, anche al di là delle parole, assolutamente costruttivo in quanto mi pare che ogni polemica sia definitivamente chiusa.

Questo è il mio modesto contributo affinché i viticoltori e le aziende del comparto possano continuare a vivere, la loro attività, la loro presenza sarà la garanzia del mantenimento dei terrazzamenti dell'ammirata costiera retica.

Cordialmente"

Pietro Nera

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