NOTA AL MINISTRO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE MARZANO SULLA QUESTIONE ELETTRODOTTI


Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina ha inviato al
Ministro delle Attività Produttive la nota che segue:



E. Prof. Marzano


Ministro delle
Attività Produttive

Roma

Oggetto: questione elettrodotti

Egregio Signor Ministro

Durante la sua recente conferenza a Sondrio Ella ha giustamente
sottolineato l'esigenza di accelerare la costruzione di centrali
elettriche, e strutture collegate, per dare la risposta che le
esigenze del Paese richiedono. Dopo le centrali Ella, con la collaborazione del Suo
Sottosegretario Dell'Elce, sta per provvedere anche per gli
elettrodotti on l’intenzione di operare per una semplificazione
burocratica dei procedimenti autorizzativi.

La cosa interessa molto da
vicino la provincia di Sondrio, attraversata in lungo e in largo
da una selva di elettrodotti (ENEL, AEM, SONDEL, EDISON) che
portano altrove oltre l'85% della imponente produzione di
pregiata energia idroelettrica, da bacini di accunulo che fanno
al caso Suo (punte di potenza), che viene dalla cinquantina di
centrali in provincia, oltre una serie di centraline minori.

E' inoltre di attualità l'annoso problema della linea Robbia
(Lago di Poschiavo)-San Fiorano (Sellero) destinata al
collegamento con la rete svizzera e quindi alla importazione di
energia.

Comprendiamo in premessa le Sue preoccupazioni per il pericoloso
avvicinarsi della richiesta di energia al massimo di potenza
disponibile  con il conseguente rischio di futuro black-out.

Riteniamo opportuno sottoporre alla Sua attenzione alcuni punti
che potrebbero essere utili per arrivare a decisioni finali tali
da consentire il raggiungimento del Suo obiettivo, ma anche di
eliminare preventivamente ragioni di contenzioso e problemi di
applicabilità reale delle norme oggi in gestazione. I punti sono
i seguenti:
1) Problemi legati agli emanandi decreti attuativi della
legge 22 febbraio 2001 n.36 (G.U. n. 55 del 7 marzo 2001), in
particolare secondo quanto previsto all’art. 4, comma secondo;

2) Problemi specifici della provincia di Sondrio:
     2a)  Costruendo elettrodotto di connessione tra
le reti Svizzera e Italiana Robbia-S.Fiorano;

     2b) “Razionalizzazione” – come da delibera del C.A.
dell’ENEL, della foltissima rete di elettrodotti in provincia di
Sondrio dalla quale il Paese riceve almeno l’85% dell’energia
ivi prodotta, pressoché tutta energia pregiata in quanto
idroelettrica da serbatoi di accumulo.

1) Problemi legati agli emanandi decreti attuativi della
legge 36/2001;
La nuova normativa che Ella sta predisponendo viene
necessariamente ad intrecciarsi con i problemi legati agli
emanandi decreti attuativi, a proposito dei quali si richiama la
Sua attenzione su un punto stranamente ignorato in sede di
approvazione della cit. legge 36 e in fase di istruttoria dei
decreti applicativi giunti in Consiglio dei Ministri il 9.5.2001
e “congelati” per via dell’opposizione dell’allora Ministro
della Sanità Veronesi
che negò il
concerto non trovandosi d'accordo con i valori previsti dal
collega, ritenuti troppo restrittivi.

Il problema riguarda le fasce di rispetto conseguenti alla
definizione dei nuovi limiti per campo elettrico e induzione
magnetica. Effettuando i calcoli secondo quanto previsto
all’art. 4 della bozza del decreto citato, veniva a determinarsi
uno spropositato allargamento delle fasce di rispetto, con
conseguente inedificabilità e quindi con le intuibili ed
inevitabili code, anche in termini di contenzioso.

Non è affatto vero che la tutela della saluta deve avere la
prevalenza su ogni altro problema.
Vero è invece che la tutela della saluta può essere
esercitata in forme che non comportino conseguenze negative di
tipo economico e patrimoniale, oltre a incidenza, in qualche
caso notevole, sulla pianificazione urbanistica dei Comuni.

Ssi pensi alle zone di montagna, alle zone industriali ecc. (Per
una valutazione più completa di questo aspetto si può trovare
idonea documentazione sul sito

www.gazzettadisondrio.it

CCCVA