NOTA DEL CCCVa: Interviene il CCC Va sul referendum del 15 giugno sugli elettrodotti
 
Pubblichiamo la nota inviata il 23 aprile 
 dal Comitato Cittadini Consumatori Valtellina alle Istituzioni (Provincia, BIM, CCIAA, Comunità Montane, 
 Comuni della provincia), alle Associazioni agricole e a quelle di categoria, 
 ai Sindacati. all’Unione Pesca Sportiva e a quant’altri di interesse.
 "Il voto referendario del 15 giugno per l’abrogazione della 
 servitù coattiva di elettrodotto (art. 119 del T.U. sulle acque 
 e art. 1056 del Codice Civile), così come da DPCM 9 aprile 2003, 
 è tema di grande importanza per la nostra provincia per via 
 della selva di linee esistenti. 
 Per quanto sia difficile ipotizzare un esito favorevole dato che 
 la questione non tocca direttamente la maggior parte degli 
 italiani, l’esito del voto in provincia può essere importante 
 con riferimento ad altri aspetti, in particolare la ventilata 
 “razionalizzazione” degli elettrodotti esistenti.
 Se per partecipazione degli elettori e per numero di SI 
 all’abrogazione, indipendentemente dall’esito nazionale 
 probabilmente negativo, la provincia di Sondrio dovesse 
 esprimersi in maniera massiccia il risultato potrebbe essere 
 inteso come un pronunciamento di fondo sull’intera tematica. Un 
 esito che agevolerebbe le Istituzioni impegnate su di essa, in 
 particolare sull’ipotesi di “razionalizzazione delle linee”.
 Per fare questo sarebbe auspicabile un impegno concorde e 
 coerente di molteplici soggetti. Innanzitutto le Istituzioni: 
 Provincia, BIM, Comunità Montane e, ai livelli locali, Comuni. 
 Poi le associazioni varie, a cominciare da quelle di categoria 
 che potrebbero esprimere la loro solidarietà a quelle 
 dell’agricoltura, principali interessate. Infine le forze 
 politiche che su un tema di questo genere non hanno alcuna 
 ragione razionale per dividersi.
 Sul piano operativo, sempre che non vogliano essere le 
 Istituzioni a scendere direttamente in campo, la forma migliore 
 potrebbe essere quella della costituzione, concordata, di un 
 Comitato per il SI, largamente rappresentativo, e affiancato da 
 un gruppo ristretto di carattere organizzativo, cui dovrebbe 
 essere dato di supporto un, sia pur modesto, finanziamento che 
 gli Enti avrebbero motivo di erogare data la finalità di 
 pubblica utilità locale, valtellinese e valchiavennasca, 
 dell’iniziativa.
 Superfluo aggiungere che questa è una idea ma potrebbero 
 essercene altre e migliori.
 Appare comunque allo scrivente Comitato importante invitare a 
 cogliere l’occasione per evidenziare una sensibilità particolare 
 di valtellinesi e valchiavennaschi ben oltre il problema 
 particolare delle servitù ma, cogliendo da questo l’occasione, 
 sulla tematica generale del settore".
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
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 GdS  28 IV 2003 - 
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