Il rischio in galleria e il modo per ridurlo con poca spesa

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina di Sondrio ha diffuso la nota che pubblichiamo:

Due anni e due mesi e tre
settimane e tre giorni fa Il Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina inviava una nota all'ANAS
e, p.c., al Prefetto, alla Provincia di Sondrio, alle Comunità Montane
dell'Alta Valle e di Tirano, avente per oggetto la sicurezza della “Strada della Rinascita”.

Omettiamo la parte relativa alla necessità di trovare il modo
(piazzole ecc.) di costringere i veicoli lenti a favorire il
sorpasso in presenza di code. Riportiamo ancora invece la prima
parte, tal quale:

LA NOTA
DEL 6.6.2004


La “Strada della Rinascita” è caratterizzata da una serie di
lunghe gallerie, soggette quindi alla normativa emanata dopo
l’incendio nel tunnel del Monte Bianco.

Preso positivamente atto degli interventi effettuati, campo
telefonico compreso, non si può dire che la condizione di
sicurezza oggi sia ottimale.

Richiamiamo all’attenzione di chi in indirizzo due problemi, il
primo in particolare di semplice e rapida risoluzione:

1) Nella deprecata ipotesi di un incidente grave in un tunnel
gli automobilisti non hanno la minima segnalazione sulla
distanza dai due imbocchi della galleria. Data la lunghezza,
poter scegliere la via più rapida per uscire all’esterno può
significare la salvezza. La soluzione è estremamente semplice
dato che basterebbe ogni cento o duecento metri mettere sulle
pareti l’indicazione, anche a vernice, con le due frecce e le
distanze rispettive dall’imbocco. Misura preventiva dal costo
irrisorio e con utilità massima nel caso, che ci si augura non
debba mai verificarsi, di qualche guaio.

L'ANAS
ATTUA LA NOSTRA IDEA (SULLA REGINA)


Tutti possono constatare come l'idea non fosse del tutto
peregrina, visto e considerato che l'ANAS l'ha attuata.
Sull'ultima lunga galleria realizzata, e recentemente entrata in
esercizio, sulla Strada Regina, nella sponda destra del Lago di
Como, é stata collocata su entrambe le pareti una successione di
pannelli luminosi - alcuni dei quali già spenti, ma questo é il
meno perché in caso di necessità ci sono i fari delle auto.

La realizzazione va anche oltre quello che si chiedeva, anche se
ovviamente tutti si augurano che nessuno abbia mai a dover
utilizzare quelle segnalazioni.

L'ANAS
ATTUI LA NOSTRA IDEA (IN ALTA VALLE)


Se l'intervento é stato fatto là a maggior ragione dovrebbe
essere fatto qua, e precisamente in Alta Valle, sulla Strada
della Rinascita, visto il numero e la lunghezza delle gallerie,
l'ultima delle quali épiù lunga del traforo dello Stelvio,
ultimo progetto, se fosse stato fatto.

L'ANAS
PERO' HA TANTE STRADE CUI BADARE


L'ANAS però ha tante strade cui badare, con circa 700 km di
gallerie.

L'ANAS classifica le gallerie come "brevi" se meno di 200 metri
(ce ne sono sulla rete attuale 606 per 70.490 m.); come "medie"
se comprese fra i 200 e 1000 metri (ce ne sono 480 per 215.360
m.); come "lunghe" se sopra il chilometro (ce ne sono 134 per
519.450 m.). In costruzione ce ne sono altri 200 km circa,
alcune molto lunghe perché é più facile ottenere il consenso se
la strada viene fatta sparire, anche se costa molto di più farla
e poi gestirla.

LA
SICUREZZA PERO' PRIMA DI TUTTO


Se l'ANAS ha tante strade cui badare, con tante gallerie (in
Italia i tratti ANAS in galleria rappresentano l'1,50% della
rete, nel Compartimento di Milano l'incidenza é del 5,3%. Dati
non paragonabili certamente a quelli relativi alla Valtellina,
soprattutto, appunto, per via dell'Alta Valle), gli interventi
devono naturalmente seguire un ordine di priorità. Vero, ma
quello che si chiede non richiede molte risorse. Bastano pochi
soldi èper una maggiore sicurezza.
Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina


GdS 30 VIII 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

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