TUTELA DEI CONSUMATORI: IMPOSTA DI PUBBLICITA': NIENTE SOSPENSIVA DAL TAR DEL LAZIO

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina ha diffuso il 10.7 u.s. il seguente comunicato:


Il TAR del Lazio - informa il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina - ha esaminato mercoledì 4 luglio la richiesta di sospensiva avanzata dalla FISPE, la Federazione delle Associazioni pubblicitarie, aderente alla Confcommercio per il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 16 febbraio ma pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale solamente il 17 aprile e cioè dopo la data ultima entro la quale i Comuni dovevano approvare i bilanci e contestualmente fissare le tariffe, fra cui l'imposta della pubblicità che riguarda cartelli, insegne ecc. Tale DCPM stabilisce l'aumento di 6000 £/mq per tale imposta e anche se nel comunicato ufficiale emesso al termine del Consiglio dei Ministri si parlava di "aumenti minimi", esso portando il valore base, su cui poi calcolare gli aumenti e le maggiorazioni, da 16.000 a 22.000 £/mq per i Comuni di classe quinta - tutti in provincia meno Morbegno e Sondrio, in realtà è del 37,5% (30% per Morbegno e 25% per Sondrio).

Nel giudizio si è costituita "contro", l'Associazione degli appaltatori, ANACAP mentre l'Avvocatura dello Stato non si è costituita.

Il TAR ha negato la sospensiva, com'era per la verità prevedibile. La sospensiva viene infatti concessa dai TAR per quei provvedimenti amministrativi contestati la cui attuazione potrebbe pregiudicare gli interessi del ricorrente vanificando di fatto un eventuale giudizio a lui favorevole. In questo caso la sospensiva avrebbe comportato il rimborso delle somme già pagate dagli utenti, salvo poi, nel caso che il giudizio di merito fosse sfavorevole ai ricorrenti, procedere nuovamente alla riscossione.

Il problema in definitiva resta impregiudicato e si dovrà attendere il giudizio di merito che non sarà certamente a breve. Se tale giudizio sarà favorevole ai ricorrenti vi sarà allora il rimborso delle somme pagate. Se sarà sfavorevole la partita sarà chiusa per chi ha già provveduto al versamento mentre toccherà ai cittadini di quei Comuni ove il pagamento è stato sospeso (Morbegno e altri della Bassa valle) di effettuare il pagamento.

Questo, va precisato, sempre che nel frattempo il Ministero delle Finanze non provveda a rispondere ai quesiti in materia che gli sono stati rivolti. In proposito da ricordare anche che il Presidente della Confcommercio, nel corso della sua relazione all'assemblea annuale, presenti vari Ministri, ha sollecitato l'abolizione di tale imposta definita arcaica, abolizione che comunque non si prospetta certamente facile, anche se in altri Paesi Europei non esiste, in quanto così facendo si dovrebbe trovare il modo di sostituire in altro modo l'introito che verrebbe meno per i Comuni.

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CCCVA