ANCHE QUESTA VOLTA…!!!

La disastrosa durata degli scrutini - Di nuovo la proposta per risolvere, una volta per tutte, il problema - Exit.polls, proiezioni, comunicazioni

La disastrosa durata degli scrutini

Ad ogni elezione si perpetua l’odissea della comunicazione dei risultati elettorali mancando ogni volta all’appello una certo numero di seggi nei quali la disorganizzazione l’ha fatta da padrone.

Ad ogni elezione si constata come in gran parte d’Italia le operazioni vadano spedite e in altre – che volta per volta cambiano latitudine e longitudine – procedano rovinosamente. A questo punto, venendo meno i dati viene neutralizzata l’organizzazione informatica pur di qualità eccelsa: complimenti in proposito al Ministero dell’Interno ed anche alla Prefettura di Sondrio .

Il disastro degli scrutini ha una prevalente ragione precisa: la composizione dei seggi. Presidente e segretario possono essere, anzi lo sono senz’altro, persone degnissime, professionisti, dirigenti e simili ma tale qualifica non coincide, in molti casi, con i requisiti che sono richiesti a chi deve dirigere e sovrintendere alle operazioni di voto e di scrutinio. Il Ministero dovrebbe fare un libro bianco sulle cause dei ritardi, in alcuni casi anche di parecchie ore come successo qualche volta in provincia di Sondrio. Ce n’è per i beati padri: addirittura errori nelle somme, compilazione errata di verbali, interpretazioni personali, tipologia delle contestazioni di validità delle schede eccetera. In un caso, di anni fa, persino chiusura del seggio con gli operatori a dormire senza aver comunicato i risultati e consegnato i verbali. E carabinieri alla loro ricerca per riaprire il seggio e completare il lavoro!

Di nuovo la proposta per risolvere, una volta per tutte, il problema

C’è un solo modo per risolvere, una volta per tutte, il problema: “professionalizzare” i ruoli di Presidente e segretario. Oggi i Presidenti sono scelti dalla Corte di Appello, di fatto dai cancellieri che nulla sanno delle attitudini o meno dei prescelti a svolgere in modo adeguato l’incarico. I segretari invece sono scelti direttamente dai Presidenti e non è detto lo siano in funzione della loro accertata capacità per quell’incarico.

La proposta è semplice. I Presidenti vengano scelti fra funzionari della Pubblica Amministrazione che svolgano tale attività come normale attività lavorativa, ma con l’obbligatoria partecipazione ad appositi corsi prima di ogni elezione in modo da essere aggiornati su ogni possibile modifica. In apposito ruolo vi siano dunque questi funzionari oltre a privati cittadini che abbiano fatto domanda, abbiano partecipato ai corsi citati ed abbiano superato un esame conclusivo.

Del pari i segretari, scelti per tempo dai Presidenti, partecipino obbligatoriamente ai corsi, con una valutazione delle loro capacità effettiva di svolgere con adeguatezza l’incarico. Breve corso di formazione infine anche per gli scrutatori. E questo in attesa del voto elettronico.

Exit.polls, proiezioni, comunicazioni

Non si riesce a capire come Istituti seri riescano a produrre tanta confusione come quella cui abbiamo assistito lunedì 10 aprile (scusanti come quelle addotte non sono accettabili in quanto magari impreviste ma non imprevedibili) Exit-polls talmente cervellotici da avere lo stesso risultato nella prima e nella seconda tornata. Proiezioni in crisi, questo oggettivamente in ragione del testa a testa. Aggiungasi poi però l’incapacità diffusa di lettura dei dati. Quasi nove ore dopo la chiusura dei seggi a situazioni consolidate in tutte le regioni meno tre, di fatto meno due, nessuno spiegava come stavano le cose e come avrebbero potuto evolvere. Vespa era idrofobo, per cui ci siamo sentiti in dovere, alle 23.44, di mandare a “Porta a Porta” una e-mail nella quale informavamo che contrariamente ai dati fasulli che da tempo venivano forniti in ordine al numero di seggi senatoriali il dato era acquisito: 154-155. E questo non scrutando una sfera di cristallo ma semplicemente elaborando i dati in continua evoluzione in tempo reale sull’ottimo sito del Ministero dell’Interno. A quell’ora infatti Piemonte, Lazio, Campania avevano un esito ormai scontato eppure ci sono volute altre due ore per averne notizia! (Per la cronaca l’e-mail non è stata accettata dal sito di Porta a Porta per questioni “di manutenzione o di sovraccarico”.).

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

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