E adesso funghi! Come prenderli, come mangiarli

Vademecum per la raccolta

C'é una legge, la L.R. 31/2008, che regola la materia ma é meglio lasciare da parte il linguaggio giuridico e andare alla sostanza. Dunque ecco le solite raccomandazioni:

1) Prima di inoltrarsi nel bosco è bene dotarsi di un'idonea attrezzatura: scarponcini alti, bastone, coltello e di un cesto o di un contenitore aerato, evitando l'uso di sacchetti flosci di qualsiasi materiale, in particolare di plastica, poiché potrebbero facilitare processi di fermentazione, col risultato di trasformare i funghi commestibili in sostanze tossiche molto pericolose.

2) La raccolta dei funghi deve essere effettuata in maniera tale che l'esemplare sia estratto dal terreno "integro", con tutti gli elementi botanici che lo compongono e che ne permettano una sicura determinazione - mai tagliandoli alla base del gambo.

3) I funghi, sulla cui commestibilità non ci siano dubbi, vanno puliti sul posto. I funghi sui quali sorgano delle perplessità, vanno fatti esaminare da personale esperto; è opportuno raccoglierne 2 o 3 esemplari, sempre "integri" e in buono stato di conservazione, tenendoli nettamente separati dagli altri, perchè potrebbero appartenere a specie velenose e basterebbe un frammento di essi, tra quelli che si andranno a cucinare, a provocare serie conseguenze.

4) I funghi che non interessano non vanno assolutamente distrutti. Anche quelli più velenosi svolgono un ruolo importantissimo nell'equilibrio biologico e per la vita stessa del bosco.

5) Rispettate inoltre la natura e fate in modo che nessuno si accorga del vostro passaggio; plastica, lattine e vetro, oltre a rovinare l'ambiente possono costituire un serio pericolo per persone e animali.

Vademecum per il consumo dei funghi

I funghi considerati commestibili dovranno essere conservati in contenitori rigidi e aerati e mantenuti in luogo fresco.

Il consumo e le operazioni di conservazione dovranno avvenire nel più breve tempo possibile con l'osservanza delle eventuali modalità di utilizzo impartite degli esperti (cottura prolungata, ecc.)

Si sconsiglia di consumare funghi:

1) in caso di dubbio;

2) in grandi quantità e in pasti ravvicinati;

3) crudi (ad eccezione delle pochissime specie che si prestano all'uso) o non adeguatamente cotti. La maggior parte dei funghi mangerecci provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti;

4) alle donne in gravidanza o in allattamento;

5) alle persone con intolleranze verso particolari alimenti, farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi allo stomaco, fegato, intestino, pancreas, senza il consenso del medico;

6) ai bambini e alle persone anziane.

Nella malaugurata ipotesi di insorgenza di disturbi dopo il consumo di funghi:

- recarsi immediatamente al pronto soccorso al primo sospetto o ai primi sintomi di malessere;

- tenere a disposizioni eventuali avanzi del pasto e dei funghi consumati;

- fornire le indicazioni utili per l'identificazione delle specie fungine consumate e del loro luogo di raccolta.

Si ricorda infine che: non esistono metodi, ricette, oggetti, ortaggi, metalli od altro, in grado di indicare la tossicità del fungo.

L'unico metodo sicuro per stabilirne la commestibilità è quello di classificarlo, sulla base delle sue caratteristiche, come appartenente a specie di comprovata commestibilità.

Al minimo dubbio rivolgersi all'Ispettorato Micologico dell'A.S.L. della provincia di Sondrio

CCCVA