DOMANDA: MA VOI DEL CCCVa PERCHE' CE L'AVETE CON IL CENTRO ISLAMICO? RISPOSTA: NON CE L'ABBIAMO AFFATTO E LO DIMOSTRIAMO

Una breve e-mail chiede lapidariamente al Comitato Cittadini Consumatori Valtellina "Ma perché ce l'avete con il Centro degli islamici?".

Avevamo inviato in risposta quanto segue ma è tornata indietro la solita frase "failed" per cui rispondiamo attraverso il giornale.

Il CCCVa non ce l'ha con nessuno. Richiesto di un parere sul progettato inserimento del Centro islamico, o "luogo di culto" secondo l'ultima dizione, lo ha dato. Ricordiamo all'ignoto lettore e comunque a tutti che il 3 novembre dello scorso anno citando Costituzione :

"Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge" e "….hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano". Così l'art. 8 della Costituzione italiana.

- fermo quindi il diritto di professare in Italia la propria religione per chiunque, e quindi anche per gli islamici (nonostante una razzista negazione della reciprocità, incompatibile con la Carta dell'ONU opportunisticamente silenziosa in proposito),

- fermo quindi il diritto di avere propri luoghi di culto,

- fermo anche il dovere che il culto non diventi occasione, come in qualche caso successo, di strumentalizzazione settaria,

l'apertura, ovunque, di un nuovo luogo di culto è soggetta, come per qualsiasi altra attività "italiana", al rispetto della normativa vigente".

E il 26 aprile ancora:

"1) il diritto degli interessati di avere l'autorizzazione alla realizzazione, ex novo o per ristrutturazione, di una moschea o comunque di un centro per l'esercizio del culto;

2) che tale diritto discende da spirito e lettera dei documenti riportati in appendice: Dichiarazione Universale (y), Costituzione italiana (yy), Statuto comunale (yyy)".

Noi siamo stati in tutte le prese di posizione rigorosamente sul terreno urbanistico-edilizio dando i pareri che ci erano stati richiesti. Se la comunità islamica avesse prestato attenzione tali pareri, tutti resi pubblici, a quest'ora il suo problema sarebbe stato probabilmente risolto. Non in Via Tremogge ma per esclusive ragioni di diritto. Da aggiungersi infine che queste ragioni prescindono dai soggetti che vorrebbero insediarsi nei locali ove si era insediata abusivamente una palestra, locali poi condonati e non come "attrezzature comuni" ma specificatamente come "palestra sportiva". La situazione non cambia se oggi i richiedenti sono gli islamici e se domani sono dei valtellinesi con attività che non siano le sole ammissibili, ossia sportive.

Quindi come si vede noi non ce l'abbiamo proprio per niente "con il Centro degli islamici". I quali oggi si sono affidati ad un legale quando la situazione è sostanzialmente senza vie d'uscita. Bastava che lo consultassero fin dal primo nostro, obiettivo e disinteressato, parere e che si pensasse di fare così come hanno fatto prima i cattolici con la Chiesa del Sacro Cuore e poi i Testimoni di Geova con la loro "Casa del Regno".

CCCVa

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